IL PORNO È FEMMIINA! - AI MASCHIETTI CHE SI AMMAZZANO DI VIDEO HARD VENGONO UN SACCO DI PATURNIE PERCHÉ SCATTA IL CONFRONTO CON GLI ATTORI STALLONI: SECONDO UNA RICERCA DELL'UNIVERSITÀ DI GINEVRA PENSANO DI ESSERE MENO CAPACI, MENO DOTATI E DI AVERE PARTNER MENO BELLE - ALLE FEMMINE INVECE FA L'EFFETTO OPPOSTO: PIÙ GUARDANO FILMATI ONLINE, MAGGIORE È LA LORO SENSAZIONE DI COMPETENZA SESSUALE, MINORE È IL NUMERO DI PROBLEMI A LETTO...

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Paolo Travisi per www.leggo.it

 

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Che paradosso. Il porno, nato per soddisfare gli istinti sessuali degli uomini, da alleato del desiderio diventa quasi un... nemico. Infatti più video porno si guardano e meno gratificanti diventano le prestazioni sessuali, mentre diminuisce di pari passo l’insoddisfazione della partner femminile.

 

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A sostenerlo è una ricerca condotta da Nicolas Sommet dell’Università di Losanna e Jacques Berent dell’Università di Ginevra, che hanno reclutato oltre 100 mila uomini e donne, 8 mila coppie eterosessuali che per 3 anni sono stati sottoposti ad un questionario per valutare tre indicatori: la percezione delle loro capacità sessuali, il livello di funzionamento sessuale, la soddisfazione del proprio partner. Ma c’è di più.

 

VIDEO PORNO SUL TELEFONINO VIDEO PORNO SUL TELEFONINO

Come un boomerang del piacere - se è stato l’uomo a creare l’industria del sesso, per placare i suoi ardori inconfessabili - oggi nell’era del porno di massa e gratuito della rete, quel boomerang torna indietro, ma ad afferrarlo, stavolta, sono le donne: “più guardano porno, maggiore è la loro sensazione di competenza sessuale, minore è il numero di problemi sessuali e per le coppie etero, il partner maschile è più soddisfatto di alcuni aspetti della sessualità di coppia” dicono i due ricercatori svizzeri, sottolineando il tramonto dell’industria machista del porno solo appannaggio della soddisfazione maschile. Anzi. È proprio il contrario, quando il consumo si fa elevato.

 

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«L’uomo riferisce di avere dubbi sulle sue prestazioni e problemi come l’erezione ed il funzionamento biologico», precisa Sommet, mentre le donne traggono il maggior benefico dal ricorso alla pornografia.

 

Non è la prima volta che ricercatori accademici, hanno rivolto il loro interesse scientifico al porno e sono gli stessi relatori a sostenerlo: «Alcuni studiosi sostengono che l’uso del porno stabilisca standard irraggiungibili di confronto generando ansie per le proprie prestazioni, mentre altri studiosi sostengono che il porno possa essere una fonte di ispirazione e potrebbe essere utilizzato per diventare un partner sessuale migliore».

 

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Fino ad oggi il campione di riferimento era piccolo e le conclusioni poco affidabili, mentre i due svizzeri hanno condotto uno studio su oltre 100mila persone provenienti da cinque diversi Paesi, di età 21-45 anni.

 

Ma attenzione, ribattono i ricercatori, «il porno non è il principale fattore da incolpare per problemi sessuali degli uomini e non può essere considerato una sorta di panacea sessuale per le donne».

 

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