la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco

PROTESTA ANTI ITALIANA IN ALTO ADIGE - LE ASSOCIAZIONI DEGLI SCHUTZEN COPRONO LE SCRITTE DAI CARTELLI STRADALI PER POLEMIZZARE SULLA TOPONOMASTICA E LA PROGRESSIVA SPARIZIONE DEL TEDESCO: “IL DIRITTO A USARE LA MADRELINGUA IN MOLTI SETTORI PUBBLICI NON VIENE RISPETTATO, DALLA SANITÀ ALLE ISTITUZIONI STATALI. QUELLO CHE IL FASCISMO NON È RIUSCITO A FARE, VIENE PORTATO A TERMINE DAL BENESSERE…”

Marco Guerra per “la Verità”

 

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco

In Alto Adige il toponimo tedesco su oltre 600 cartelli stradali è stato coperto con la scritta Dna-Seit 97J, Deutsch nicht amtlich, che in italiano significa: «Il nome tedesco non è ufficiale da 97 anni». La spettacolare quanto capillare provocazione è stata messa in atto dagli Schützen altoatesini, che in questo modo hanno voluto richiamare l' attenzione sull' annosa questione della toponomastica. Gli eredi delle milizie popolari che difendevano militarmente il Sud Tirolo e che oggi sono riconosciuti come associazione culturale hanno scelto per la loro iniziativa il compleanno di Ettore Tolomei, autore del prontuario dei toponomi altoatesini, nato appunto il 16 agosto 1865.

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco 3

 

«Da 97 anni la questione della toponomastica è irrisolta. Siamo su un' altalena, che è in movimento, ma non fa passi avanti», ha affermato in una nota il comandante degli Schützen, Jurgen Wirth Anderlan. «In questa ferita aperta della nostra storia», ha proseguito, «le associazioni turistiche e le aziende gettano sale utilizzando l' opera di Tolomei e le sue invenzioni pseudo italiane». Il comandante Anderlan è poi andato oltre «la questione irrisolta della toponomastica», denunciando una progressiva sparizione del tedesco. «Il diritto a usare la madrelingua in molti settori pubblici non viene rispettato, dalla sanità alle istituzioni statali», ha detto ancora.

 

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco 2

«Quello che il fascismo non è riuscito a fare, viene portato a termine dal benessere». I discendenti delle truppe di Andreas Hofer hanno infine invitato a prendere la Svizzera come esempio: «Lasciamo essere gli italiani italiani, i tedeschi tedeschi e i ladini ladini».

la legge del 1972In realtà il bilinguismo in Alto Adige-Sud Tirol è applicato al cento per cento in tutti i comuni del territorio, in special modo nel campo della toponomastica, come dall' altra parte ha potuto notare qualsiasi turista abbia messo piede nella provincia di Bolzano.

 

Quello che gli Schützen contestano è piuttosto la mancanza di una legge che ufficializzi i nomi in tedesco. In realtà l' uso della lingua tedesca in tutti i settori della società, dalla scuola alla pubblica amministrazione, è garantito dalla legge costituzionale del 1972 sullo Stato dell' Autonomia, al quale però non è mai seguita una norma d' attuazione locale sul tema della toponomastica.

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco 5

 

LA POLEMICA POLITICA

Nella cornice di questa controversia, che va avanti da più di quattro decenni, il consigliere provinciale di Fratelli d' Italia Alessandro Urzì respinge le rivendicazioni degli Schützen, imputando proprio a questi ultimi e alla Südtiroler Volkspartei (Svp) la mancata approvazione di una legge provinciale sulla toponomastica bilingue: «Una patetica messinscena che vorrebbe ancora una volta fare passare per vittime i carnefici. Da decenni sono proprio loro, assieme alla classe politica di governo della Provincia, a rifiutare ogni legge che metta sullo stesso piano e riconosca lo stesso diritto (come riconosciuto peraltro dallo statuto di autonomia) ai nomi tedeschi e a quelli italiani».

 

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco 4

«Hanno rifiutato il diritto per tutti», ha spiegato ancora Urzì, «pretendendo una legge o una norma di attuazione che sostituisse i nomi italiani con quelli tedeschi. Ora però la pazienza deve avere un termine: nessuno tocchi l' idea stessa del bilinguismo, facendo intendere che per avere nomi ufficiali in lingua tedesca si debba passare per la cancellazione di quelli italiani».

 

L' esponente di Fdi ha quindi annunciato la presentazione di una denuncia formale per perché sia accertata la responsabilità nella grave manomissione della segnaletica stradale da parte degli Schützen, «ma soprattutto sul grado di pericolosità sociale di una organizzazione con struttura paramilitare che in poche ore, in un' intera provincia, riesce a mobilitare decine se non centinaia di persone per una azione di danneggiamento di beni pubblici».

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco 6

 

Dal canto suo la Procura di Bolzano ha informato che verrà aperto un fascicolo su atti non costituenti reato. Dalla Procura informano infatti che «al momento non si ravvisano reati» nell' iniziativa messa in atto dai cappelli piumati. Resta il fatto che l' iniziativa sulla toponomastica è solo una delle tante provocazioni antitaliane che si sono verificate in questi anni in Alto Adige, dalla rimozione della segnaletica in lingua italiana sui percorsi di montagna e dei tricolori dalle sedi istituzionali fino alle richieste di riconoscimento della cittadinanza austriaca per tutti gli appartenenti del gruppo linguistico tedesco.

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco 8

 

«8.000 nomi Falsificati»E proprio in questi giorni alla Verità sono stati segnalati anche dei cartelli turistici apparsi in Valle Aurina (in cui tra l' altro la bandiera italiana viene rappresentata a strisce orizzontali anziché verticali) in cui, in un italiano sgrammaticato, si afferma che oltre 8.000 toponimi sono stati «falsificati» durante il periodo fascista e si condanna «questo crimine culturale».

 

la protesta degli schutzen in alto adige per difendere il tedesco 7

Non bisogna essere dei fanatici irredentisti italiani per sapere che, malgrado tutto, l' autonomia dell' Alto Adige (statuto speciale compreso) è considerata un modello per tutte le minoranze etnico-linguistiche del mondo, visto le garanzie stabilite sull' applicazione del bilinguismo e sulla rappresentanza politica locale e nazionale. Nulla a che vedere con i processi di assimilazione che si sono verificati in altre regioni europee come la Corsica e l' Istria.

Ultimi Dagoreport

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)