UN PUNTO PER TARALLO – I GIUDICI CIVILI HANNO ACCORDATO AL PRODUTTORE I 300MILA EURO DELLA POLIZZA SULLA VITA, CHE TEO LOSITO DIROTTÒ SUI CONTI DELL’EX COMPAGNO DOPO AVERLI DESTINATI AL FRATELLO – LA VITTORIA GIUDIZIARIA RIDIMENSIONA ANCHE L’INCHIESTA SULLA PRESUNTA FALSIFICAZIONE DEL TESTAMENTO: I DUE PROCEDIMENTI SONO SEPARATI, MA INTANTO, VIENE CERTIFICATO CHE SULLA POLIZZA “TABOO” HA DETTO IL VERO

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Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della sera – ed. Roma”

 

ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO

Lontano dai riflettori, in un'aula qualunque del Tribunale di Milano il produttore Alberto Tarallo guadagna un punto nella (tribolata) contesa sull'eredità di Teo Losito, sceneggiatore scomparso l'8 gennaio 2019 a Zagarolo, nella villa-dimora di attori di fiction e giovani leve della recitazione.

 

Infatti i giudici della VI sezione civile accordano a Tarallo il beneficio della polizza «Taboo» (Zurigo Assicurazioni), trecentomila euro di fondo post mortem che lo sceneggiatore dirottò sui conti del suo ex compagno dopo averli inizialmente destinati al fratello Giuseppe Losito.

 

Si ridimensionano, forse, con questa vittoria giudiziaria (e al netto di eventuali ricorsi), i presupposti dell'inchiesta romana che si sforza di far luce sul lascito testamentario di Losito ipotizzando il falso e l'istigazione al suicidio ma indicando anche la strada di una possibile bancarotta per quei conti in rosso della fu Ares film (partecipata da Mediaset).

 

teodosio losito teodosio losito

Non sappiamo se Tarallo, momentaneamente risarcito dal Tribunale del Riesame che ha annullato il sequestro da 5 milioni di euro ottenuto dai pm romani, abbia davvero mentito sull'eredità come la perizia calligrafica su lettere e testamento dello sceneggiatore farebbe supporre, ma intanto, per i giudici milanesi, su quella polizza avrebbe detto il vero.

 

Le due faccende - il testamento e «Taboo» - sono state trattate separatamente dai giudici. Prima però è opportuno fare un passo indietro all'indomani della morte di Teo Losito. La compagnia di assicurazione, in presenza di due contendenti, fratello ed ex partner, l'uno e l'altro legittimati a pretendere i 300mila, ricorre ai giudici.

tarallo losito tarallo losito

 

In parallelo esplode l'inchiesta penale con le lunghe audizioni di vip protagonisti delle storiche fiction targate Ares, fra i quali Gabriel Garko, Manuela Arcuri, Nancy Brilli, Adua Del Vesco, Eva Grimaldi (ma anche la conduttrice Barbara D'Urso) e i colpi di scena a partire dalla perizia grafologica condotta su lettere e testamento di Losito e che attesta la manipolazione del testo. Scatta il sequestro dei beni di Tarallo ma questi, assistito dai difensori Franco Coppi e Daria Pesce, ricorre e vince (la Cassazione si pronuncerà definitivamente giovedì prossimo).

 

gabriel garko adua del vesco gabriel garko adua del vesco

Quanto all'assicurazione sulla vita i giudici di Milano scrivono che la controversia «ha natura contrattuale», non riguarda cioè in alcun modo il resto della querelle giudiziaria. Pochi dubbi poi sul fatto che il beneficiario della polizza sia l'ex partner, considerato che Losito anticipò con una telefonata al dipendente della compagnia il cambio di destinatario.

 

alberto tarallo alberto tarallo

Giuseppe Losito, assistito dall'avvocato Stefano De Cesare, aveva sollevato dubbi sulla autenticità della mail utilizzata per comunicare alla Zurigo il nuovo beneficiario? Ebbene ecco la risposta dei giudici: «In merito alla sicurezza della firma attribuita a Teodosio Losito è rilevante notare che il teste Briani (Nicola Briani, ndr ), sentito all'udienza del 28/10/2021, ha dichiarato che, come indicato nella stessa mail, quella comunicazione elettronica è stata preceduta da una telefonata di Teodosio Losito che comunicava la volontà di voler cambiare il beneficiario della polizza in Alberto Tarallo».

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