PUTIN SI AGGRAPPA A XI PER NON AFFONDARE – “MAD VLAD” E IL PRESIDENTE CINESE HANNO FIRMATO 14 ACCORDI SU GAS, COMMERCIO E HIGH-TECH. MA IL RAPPORTO TRA I DUE NON È PIU’ ALLA PARI E LA RUSSIA È ECONOMICAMENTE SEMPRE PIÙ DIPENDENTE DAL DRAGONE – LO ZAR ELOGIA LA “PROPOSTA EQUILIBRATA” DELLA CINA PER UNA PACE IN UCRAINA. MA LA CASA BIANCA REPLICA GELIDA: “VOGLIONO IMPORRE LE LORO REGOLE” – IN REALTA’ XI NON HA INTERESSE AD AFFRETTARE LA FINE DEL CONFLITTO, FINCHÉ GLI USA SONO IMPEGNATI SUL FRONTE UCRAINO…

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1 – RUSSIA: IL PRESIDENTE CINESE XI JINPING HA LASCIATO MOSCA

XI JINPING VLADIMIR PUTIN 3 XI JINPING VLADIMIR PUTIN 3

(ANSA) - Il presidente cinese Xi Jinping ha lasciato Mosca questa mattina: gli aerei presidenziale e della delegazione cinese sono decollati dall'aeroporto Vnukovo della capitale: lo riferisce il corrispondente di RIA Novosti. Xi è stato salutato da una guardia d'onore, che ha eseguito gli inni della Repubblica Popolare Cinese e della Federazione Russa. La delegazione è partita su due aerei.

 

 

2 – AFFARI MILIONARI E GASDOTTI XI ALL’INCASSO DA PUTIN

Estratto dell'articolo di Rosalba Castelletti e Gianluca Modolo per “la Repubblica”

 

XI JINPING VLADIMIR PUTIN XI JINPING VLADIMIR PUTIN

Vladimir Putin e Xi Jinping hanno aperto la cena di Stato nel Palazzo delle Faccette del Cremlino con vari brindisi. «Alla prosperità e al benessere dei popoli di Russia e Cina ». Allo «sviluppo delle relazioni russo-cinesi» da «prospettive illimitate». E alla «cooperazione in questa nuova era». Lo slogan è questo. Se nel febbraio 2022 a Pechino i due leader avevano suggellato una «partnership senza limiti», un anno dopo a Mosca hanno elogiato l’inizio di una «nuova era» del loro rapporto «speciale» dopo aver siglato una dichiarazione congiunta e 14 accordi. […]

 

xi jinping con vladimir putin a mosca xi jinping con vladimir putin a mosca

Quello tra Mosca e Pechino non è un rapporto alla pari. Se nel 20° secolo l’Urss vedeva la Cina come un cugino povero, la situazione si è ribaltata. E l’asimmetria è destinata a crescere. Il regime di Putin ha trovato nel suo vicino un salvagente vitale per tenere a galla la sua economia e finanziare la sua “operazione militare”, ma ora dipende dal Dragone per la sua sopravvivenza.

 

Xi lo sa bene ed è volato a Mosca per capitalizzare il suo sostegno assicurandosi contratti vantaggiosi. Il piano per la pace ucraina è fumo negli occhi.

 

XI JINPING VLADIMIR PUTIN XI JINPING VLADIMIR PUTIN

Che Putin sia diventato il nuovo vassallo di Pechino lo dimostra anche lo sfarzo in stile imperiale con cui ha accolto il suo signorotto. Xi ha salito la scalinata con tappeto rosso del Gran Palazzo del Cremlino, mentre guardie in uniformi da parata in stile 19° secolo scattavano sull’attenti. Putin lo attendeva nella maestosa Sala San Giorgio. […]

 

«Cina e Russia stanno costruendo un mondo multipolare», ha ribadito Xi. Putin si è detto soddisfatto dello «scambio di opinioni franco e sostanzioso» con il «caro amico» e «compagno Xi». E ha annunciato che aiuterà « le imprese cinesi a sostituire quelle occidentali che hanno lasciato il Paese». Che «lo yuan verrà utilizzato nei pagamenti in Asia, Africa e America Latina». Che c’è potenziale per sviluppare una rotta settentrionale marittima insieme nell’Artico russo. E che «tutti i parametri» per la costruzione del gasdotto “Forza della Siberia 2” «sono stati concordati »: una volta ultimato, potrebbe fornire alla Cina fino a 50 miliardi di metri cubi di gas aggiuntivi l’anno.

XI JINPING VLADIMIR PUTIN 2 XI JINPING VLADIMIR PUTIN 2

 

Nella dichiarazione congiunta, in linea con i 14 accordi siglati, Putin e Xi si sono impegnati a rafforzare ulteriormente la loro «cooperazione strategica» nell’energia, nelle industrie high-tech e a espandere l’uso delle loro valute nel commercio reciproco. Hanno anche attaccato l’Occidente con toni da guerra fredda, accusando gli Usa di «minare» la sicurezza internazionale. Una guerra nucleare, hanno detto, «non dovrebbe mai» aver luogo.

 

Accenno anche al documento cinese sulla pace in Ucraina. «Il piano può servire come base per una soluzione pacifica, quando l’Occidente e Kiev saranno pronti», ha detto Putin, accusandoli però di rifiutarlo. Mentre Xi ha ripetuto che la Cina ha «una posizione neutrale» e che è «per la pace e il dialogo ». Parole già sentite, segnale che non c’è stato alcun progresso importante su questo fronte.

 

matrioske di xi jinping e putin a mosca matrioske di xi jinping e putin a mosca

A Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver «invitato» la Cina a partecipare alla soluzione del conflitto e di «attendere la sua risposta», aggiungendo di aver ricevuto «segnali, ma niente di concreto». Mentre John Kirby delConsiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha accusato la Cina di non poter «essere considerata imparziale» su Kiev.

 

Xi, del resto, non ha interesse ad affrettare la fine del conflitto. Putin sta tenendo impegnati gli Usa sul fronte ucraino, distogliendoli dal Pacifico, e per di più dissanguandosi, diventando perciò sempre più disposto a cedere a Pechino le sue preziose risorse energetiche a prezzi scontati. Davanti a una politica estera russa così aggressiva, la Cina inoltre guadagna punti e rispetto agli occhi dei partner nei Paesi in via di sviluppo dove i due leader hanno interessi opposti. E anche in Asia centrale. […]

 

3 – I «GEMELLI DIVERSI», GRANDI AMICI E ALLEATI

Estratto dell'articolo di Guido Santevecchi per il “Corriere della Sera”

 

VLADIMIR PUTIN. VLADIMIR PUTIN.

[…] È chiaro che è anzitutto il peso economico a determinare il rapporto di forza tra i due gemelli disuguali. Il Pil cinese vale 18 mila miliardi di dollari, dopo una crescita «deludente» del 3% nel 2022. Quello russo si è ristretto a meno di 1.800 miliardi l’anno scorso, tra guerra e sanzioni.

 

Putin esulta perché l’interscambio commerciale con la Cina sta per raggiungere i 200 miliardi di dollari: buona parte dell’export russo viene pagato in yuan, il che rende ancor più dipendente Mosca dal socio di maggioranza. Quando fa i suoi calcoli, Xi ha bene in mente che i rapporti tra Cina e Stati Uniti valgono 690 miliardi di dollari all’anno e quelli con l’Unione europea 850 miliardi di euro: in entrambi i casi Pechino vanta un notevole surplus.

 

Riassumendo in parole povere: il petrolio e il gas in arrivo dalla Siberia a prezzi scontati sono importanti, ma l’economia cinese deve ancorarsi almeno alla sponda europea. Quindi, Xi e Putin sono lontani nei conti economici e nell’attenzione alle prospettive di crescita delle loro nazioni.

 

VLADIMIR PUTIN XI JINPING - ILLUSTRAZIONE FINANCIAL TIMES VLADIMIR PUTIN XI JINPING - ILLUSTRAZIONE FINANCIAL TIMES

Resta il fatto che i due si sono incontrati 40 volte, si stimano, si chiamano «amico del cuore» (copyright Xi), «grande vecchio amico» (parola di Putin). Il rapporto umano sembra solido, coltivato con cura: lo zar fa calorose telefonate di auguri a ogni compleanno, si è presentato in Cina una volta portando un grande frigorifero pieno di gelati che a quanto si dice piacciono molto al collega presidente, in un’altra occasione ha voluto esagerare facendo recapitare a Zhongnanhai (quartier generale di Xi accanto alla Città Proibita) una sauna di legno di cedro dell’Altaj invecchiato tre secoli. […]

 

xi jinping con vladimir putin a mosca xi jinping con vladimir putin a mosca

La differenza psicologica più grande tra i due, secondo i politologi, è stata dettata dall’inizio delle loro carriere. Putin ha cominciato nell’intelligence sovietica e ha vissuto come un trauma il declino e il crollo dell’Urss. Il giovane funzionario di Partito Xi ha servito in una Cina sempre in ascesa dagli Anni 80, ha conosciuto la fase di trasformazione della Repubblica popolare dal pauperismo maoista alla superpotenza economica.

 

Il gemello di Mosca vorrebbe tornare al passato imperiale. Quello di Pechino guarda avanti, ragiona in tempi lunghi. Putin gioca d’azzardo, Xi è un attendista. «Possono credere che l’ordine internazionale sia ingiusto, anche irragionevole», ha detto Zhao Long, vicedirettore dell’Istituto cinese per gli studi sulla governance globale a Guancha.cn, pubblicazione nazionalista di Shanghai. «Ma l’approccio dei due allo status quo è marcatamente differente. La Cina punta a una riforma a proprio favore, non a distruggere. È ovvio che Putin sognava una rifondazione sovversiva del sistema dell’ordine mondiale».

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