fabio nicola riva nichi vendola

"LA FABBRICA GESTITA IN MANIERA CRIMINALE" - LA SENTENZA DI PRIMO GRADO SULL'INQUINAMENTO DELL'EX ILVA A TARANTO E' UNA LEGNATA PER TUTTI GLI INDAGATI: AI RIVA 22 E 20 ANNI PER DISASTRO AMBIENTALE, TRE ANNI E MEZZO A NICHI VENDOLA - UNA SERIE DI DECRETI HANNO CONSENTITO ALL'EX ILVA DI CONTINUARE A PRODURRE. MENTRE LE PERIZIE EPIDEMIOLOGICHE PARLAVANO DI 90 MORTI L'ANNO, ELEVATA PRESENZA DI TUMORI PEDIATRICI CON UNA "FORTE ASSOCIAZIONE TRA INQUINAMENTO DELL' ARIA ED EVENTI SANITARI" - CONFISCATI GLI IMPIANTI

Valeria D' Autilia per "la Stampa"

 

NICOLA RIVA

Un «abbraccio mortale che ha stritolato la città». Anche con la complicità della politica. A Taranto, dal 1995 al 2013, fu disastro ambientale. A 9 anni dal sequestro degli impianti più inquinanti e 5 dall' inizio del maxi processo, c' è la sentenza di primo grado di «Ambiente Svenduto». Condanne per la famiglia Riva, i vertici dello stabilimento e le istituzioni dell'epoca. E poi la confisca - con facoltà d' uso in attesa della Cassazione - dell' area a caldo. Quell' insieme di parchi minerali, cokerie, altiforni su cui dovrà esprimersi anche il Consiglio di Stato per una possibile chiusura.

 

FABIO E NICOLA RIVA

La sentenza scrive una nuova pagina nella storia della fabbrica, «gestita in maniera criminale» quando era nelle mani degli industriali lombardi. I fratelli Fabio e Nicola Riva hanno appreso a Milano la notizia dei 22 e 20 anni di carcere. All' esterno dell' aula, una manifestazione di cittadini e associazioni. Applausi e striscioni: «Giustizia è fatta». In 300 udienze, ricostruiti anche i rapporti tra siderurgico e politica. Figura chiave Girolamo Archinà- responsabile relazioni esterne del gruppo- condannato a 21 anni e 6 mesi.

 

FABIO RIVA

E poi «la pesantissima intercessione in favore dell'Ilva da parte di Nichi Vendola per vantaggio politico»: 3 anni e mezzo per l'ex presidente della Puglia accusato di pressioni su Assennato, ex direttore dell' Agenzia per l' ambiente (per lui 2 anni), affinché attenuasse le sue posizioni verso l' azienda. E poi 3 anni per l' ex presidente della Provincia Florido e il suo assessore Conserva per aver avallato la richiesta di autorizzazione di una discarica di rifiuti pericolosi con notevole risparmio per il gruppo. Nelle carte anche una falsa perizia sull' inquinamento del consulente della procura Liberti (condanna a 15 anni).

 

nichi vendola

«Questa sentenza è un macigno sulle azioni del Governo che ora deve avviare una vera transizione ecologica» commenta l'attuale sindaco Melucci. Il comune di Taranto è tra le circa mille parti civili. «Qui una strage per il profitto». Una serie di decreti hanno consentito a quella fabbrica di continuare a produrre. Mentre le perizie epidemiologiche parlavano di 90 morti l' anno, elevata presenza di tumori pediatrici con una «forte associazione tra inquinamento dell' aria ed eventi sanitari».

 

Infine, una «compromissione della salute degli operai». In quell' estate del 2012 scesero in strada cittadini e metalmeccanici contro il ricatto occupazionale. Per la difesa, «i Riva hanno costantemente investito ingenti capitali per migliorare gli impianti e produrre nel rispetto delle norme». In totale 4 miliardi e mezzo di euro. «Sono state adottate le migliori tecnologie. Non c' è mai stato dolo, limiti sempre rispettati».

 

NICOLA RIVA

Nata negli anni '60 a ridosso del quartiere Tamburi, l' acciaieria fu prima pubblica, poi privata nelle mani dei Riva. Durante le indagini, venne commissariata e affidata, nel 2018, ad ArcelorMittal.

 

Oggi dalla partnership tra Invitalia e il colosso franco-indiano, è nata Acciaierie d' Italia.

Due anni fa, la Corte europea per i diritti umani ha condannato l' Italia per «non aver protetto i cittadini» che vivono nelle aree delle emissioni tossiche. Intanto, nella vicenda irrisolta della più grande acciaieria d' Europa, sono partiti altri esposti contro il Governo e l' attuale gestore.

 

ILVA

Nelle carte della magistratura tarantina, associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale, avvelenamento di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro e la morte di due operai: Claudio Marsella, schiacciato da una motrice e Francesco Zaccaria, precipitato da una gru. Ai fiduciari dell' acciaieria inflitti oltre 18 anni, altri 21 per l' ex direttore dello stabilimento Capogrosso. A 4 è stato condannato Buffo, ora direttore di Acciaierie d' Italia.

 

L' allevatore Vincenzo Fornaro, all' inizio di questa battaglia, ha perso tutto. Centinaia di capi di bestiame abbattuti nei terreni vicino al siderurgico. Pieni di diossina, entrata nella catena alimentare. Era il 2008. Dalla sua denuncia e dalle analisi di laboratorio su un campione di formaggio contaminato, prese il via l' inchiesta «Ambiente Svenduto». «Oggi si dice chiaramente che quello stabilimento inquina e uccide. Finalmente possiamo immaginare una città libera dai veleni».

ilva 1

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...