ramy elgaml

"MA COSA VOGLIONO, SCAPPAVANO DAI CARABINIERI E PENSANO DI AVERE RAGIONE?" - CHI VIVE NEL QUARTIERE CORVETTO DI MILANO NE HA LA PALLE PIENE DELLE PROTESTE PER LA MORTE DI RAMY ELGAML,19ENNE EGIZIANO DECEDUTO CADENDO DA UNO SCOOTER DURANTE UN INSEGUIMENTO CON I CARABINIERI - DI NOTTE, GLI AMICI DEL RAGAZZINO HANNO MESSO A FERRO E FUOCO LA "BANLIEUE MILANESE" CHIEDENDO GIUSTIZIA PER IL LORO "FRATELLO MARANZA": SECONDO LORO E' STATO UCCISO DAI MILITARI - INDAGATI L'AMICO DI RAMY, ALLA GUIDA DEL MOTORINO, E IL CARABINIERE CHE POTREBBE AVER SPERONATO IL MEZZO...

 

I FRATELLI MARANZA E L’EFFETTO BANLIEUE «L’HANNO AMMAZZATO, ORA COPRONO TUTTO»

Estratto dell'articolo di Cesare Giuzzi per il “Corriere della Sera”

 

proteste a corvetto per ramy elgaml 2

«Justice pour Ramy». Per capire cos’è oggi il Corvetto bisogna «scrollare» centinaia di video su TikTok dove gli hashtag per il 19enne morto domenica notte, rimbalzano tra le periferie d’Italia e l’Egitto. Ramy come Nahel, il 17enne ucciso un anno e mezzo fa dalla polizia a Parigi.

 

Corvetto come le banlieue, dove si bruciano barricate di rifiuti, dove ad ogni angolo c’è un lenzuolo bianco che chiede «verità e giustizia».Non è tutto così. Perché la maggioranza silenziosa del Corvetto, già provata da carovita, problema della casa e del lavoro, sporcizia, droga, vandalismi, filma dalle finestre con i telefonini per poi condividere tutto sui social «dei vecchi».

 

Nei gruppi Facebook diventati una sorta di «Radio Londra»: «Si ricomincia in via Barabino con guerriglia»; «Cosa sono questi boati?»; «Ma cosa vogliono, scappavano dai carabinieri e pensano di avere ragione?». Non sono solo italiani quelli che invocano più polizia e interventi «risoluti» coi manganelli. Perché l’esasperazione non nasce domenica notte, ma è il risultato di una «stratificazione di problemi»: povertà, marginalità, disagio psichico, case occupate.

 

ramy elgaml

Compresa la presenza di una piccola enclave «anarchica» tra piazzale Gabrio Rosa e via Mompiani, proprio dove viveva Ramy Elgaml. E i centri sociali adesso sono gli osservati speciali, perché hanno le capacità di trasformare la protesta in guerriglia. Il Corvetto è da sempre l’avanguardia dell’immigrazione.

 

[…] I «fratelli di Ramy» sono egiziani, marocchini, algerini, albanesi, montenegrini, kosovari, italiani di prima, seconda e terza generazione. Spesso minorenni. Hanno la divisa «maranza» (tute nere, scarpe Nike, sacoche a tracolla, passamontagna). La stessa dei trapper nei video su Youtube, che a loro volta hanno il look dei ragazzi delle banlieue parigine o spagnole. Parlano arabo, francese, italiano, qualcosa d’inglese, alcuni hanno l’accento slavo, altri del Sud America. Non c’è una leadership anche perché nella terra dei «reietti» sono tutti «uguali». Tutti «bro», fratelli.

proteste a corvetto per ramy elgaml 1

 

La democrazia della povertà unisce vite modeste, casini familiari, teste calde e teste dritte. Storie raccontate già 15 anni fa nell’ Insolita rumba , affresco del Corvetto dell’educatore di strada Biagio Autieri.

 

La rabbia per la morte di Ramy è un sentimento covato in una città in cui questi ragazzi si sentono estranei e per questo padroni del loro unico spazio. La scintilla che ora rischia di trasformare le periferie in banlieue non poteva che partire da qui, o dal quartiere gemello di San Siro, quasi dieci chilometri più in là, ma speculare per problemi, storie e architettura.

 

Dopo la morte di Ramy è stato stabilito dalla prefettura che per almeno una settimana la vigilanza sul Corvetto venga affidata solo alla polizia. La cautela spinge a tenere lontano macchine dei carabinieri come benzina dal fuoco. […]

 

I 70 RAGAZZINI, ROGHI E BARRICATE LA RIVOLTA PER RAMY AL CORVETTO

Estratto dell'articolo di Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”

 

incidente a milano dove e morto ramy elgaml 4

L’autista del bus «93» guarda quel che rimane del «suo» mezzo Atm. Il cruscotto è sfondato, i vetri bucati. Una lunga scritta blu è la «firma» della rabbia: «Ramy vive». La mezzanotte di martedì è passata da 49 minuti: inizia l’assalto. «C’erano passeggeri a bordo. Una macchina spostata in mezzo alla strada ci ha bloccati.

 

Siamo scappati tutti». Sono in 70, tutti giovanissimi, «maranza», tutti a volto coperto. Lungo viale Omero, al Corvetto, quartiere della periferia sud est di Milano s’assiste a scene da guerriglia urbana.

Roghi di rifiuti. Cassonetti rovesciati. Segnaletica abbattuta.

 

Un panorama da banlieue in salsa milanese tra i caseggiati popolari, come già successo domenica notte e lunedì pomeriggio. È la terza protesta in due giorni tra i palazzi dove viveva Ramy Elgaml, 19enne egiziano morto domenica cadendo da un Tmax dopo un inseguimento dei carabinieri di otto chilometri per le vie della città in cui aveva perso il casco.

 

incidente a milano dove e morto ramy elgaml 1

Alla guida c’era un amico, Fares B., tunisino di 22 anni senza patente, arrestato per resistenza, denunciato per danneggiamento, e da ieri iscritto nel registro degli indagati per omicidio stradale.

 

Stessa accusa rivolta anche al carabiniere di 37 anni al volante dell’auto che tallonava i due amici in fuga dai posti di blocco: un atto di garanzia per svolgere gli accertamenti e chiarire la dinamica dell’incidente. L’autopsia sul corpo di Ramy è fissata per venerdì.

 

Oltre a uno spray al peperoncino, addosso i ragazzi, entrambi con precedenti per rapina e il 22enne anche per droga, avevano una collana spezzata e duemila euro. Sono in corso accertamenti per capire se sia il bottino di qualche colpo della notte.

 

incidente a milano dove e morto ramy elgaml 2

Resta da verificare cosa sia successo. Se i due mezzi si siano toccati. O se il Tmax perda aderenza nella svolta a sinistra sulle strisce. Nell’unico video che riprende in modo nitido l’impatto, lo scooterone è però coperto dall’auto. I vigili, dopo averlo visto, nella prima informativa scrivono che «a causa dell’urto il Tmax si è ribaltato sul lato sinistro». L’impatto, se c’è, potrebbe essere avvenuto anche in un secondo momento, mentre la moto scivola.

 

Il pm Marco Cirigliano, che coordina le indagini dei carabinieri, affiderà una consulenza tecnica per chiarire l’accaduto. La dinamica accidentale dello schianto non convince amici e parenti di Ramy. Sostengono che lo scooter sia volato dopo essere stato investito. Da qui la scelta della «rivolta» per chiedere giustizia.

ramy elgaml

 

Nella notte della rivolta la polizia ha dovuto usare i lacrimogeni per disperdere i ragazzi. Un 21enne montenegrino è stato arrestato per i disordini. […]

ramy elgaml 1incidente a milano dove e morto ramy elgaml 5proteste a corvetto per ramy elgaml 9proteste a corvetto per ramy elgaml 8proteste a corvetto per ramy elgaml 4proteste a corvetto per ramy elgaml 3proteste a corvetto per ramy elgaml 5proteste a corvetto per ramy elgaml 7proteste a corvetto per ramy elgaml 6incidente a milano dove e morto ramy elgaml 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…