uomo gambizzato

A "ROTA" LIBERA - A NETTUNO UN 36ENNE HA DATO DI MATTO PERCHÉ IN CRISI D’ASTINENZA: PRIMA SI È ACCANITO CONTRO LA MOGLIE PICCHIANDOLA SELVAGGIAMENTE, HA DISTRUTTO L’APPARTAMENTO E POI HA SCAGLIATO DEI VETRI ADDOSSO A UN POLIZIOTTO, COLPITO AL PETTO - PER SEDARLO GLI AGENTI HANNO DOVUTO SPARAGLI ALLE GAMBE, FERENDOLO AL POLPACCIO - L’UOMO, CON PRECEDENTI, LA SERA PRIMA SI ERA PRESENTATO IN OSPEDALE CHIEDENDO DI AVERE DEL METADONE...

Ivo Iannozzi per "Il Messaggero"

 

polizia

I poliziotti gli hanno sparato a una gamba per fermarlo dopo che li aveva colpiti con un pezzo di vetro. Si è sfiorato il dramma la mattina dell'1 maggio in un'abitazione di via Colle Giove nella zona del cimitero, a Nettuno.

 

Protagonista della violenza Emanuele Galli, 36 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e per detenzione e spaccio di stupefacenti, arrestato dagli agenti del Commissariato di polizia con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

 

uomo gambizzato

Tutto comincia la mattina di sabato: l'uomo è in crisi di astinenza, litiga con la compagna, che è proprietaria dell'abitazione, e la picchia selvaggiamente. Non è la prima volta che accade.

 

La sera del 29 aprile la donna era stata infatti già malmenata dal convivente tanto da essere trasferita in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina per ferite alle braccia che si era procurata per difendersi dai pugni del compagno.

 

ERA UBRIACO

Il nuovo episodio di violenza domestica supera il limite e spinge la donna ad allontanarsi dal villino e ad andare a denunciare Galli alla Stazione dei carabinieri di Nettuno.

 

Carabinieri alla stazione di Nettuno

Rimasto solo in casa, ubriaco e in crisi di astinenza, il pregiudicato va completamente fuori di testa mettendo a soqquadro tutte le stanze, spaccando mobili, sedie e i vetri di alcune finestre tanto da procurarsi delle ferite ad una mano.

 

Richiamati dal trambusto, sono i vicini di casa, anche loro esasperati dalle continue intemperanze del vicino, a dare l'allarme alla 112. Sul posto interviene una volante del Commissariato di polizia di Anzio e Nettuno.

 

Quando i due agenti arrivano, trovano Galli con le braccia insanguinate seduto nel patio del villino. «Uscite da casa mia sennò vi ammazzo», si rivolge senza mezzi termini agli agenti che cercano di calmarlo, ma senza risultato considerato che l'altro dà di nuovo in escandescenza.

 

La situazione prende subito una brutta piega: il pregiudicato afferra infatti uno spezzone di vetro di una porta finestra che aveva mandato in frantumi, si avventa sui poliziotti riuscendo a sferrare alcuni fendenti che lacerano il giubbotto di uno dei due all'altezza del petto e all'avambraccio sinistro; in difesa del collega interviene l'altro poliziotto, ma Galli è una furia scatenata e cerca di colpire anche lui.

 

polizia a nettuno

A quel punto un agente impugna la pistola, intima ancora una volta all'uomo di fermarsi, ma davanti al comportamento fuori controllo esplode tre colpi di pistola che raggiungono il pregiudicato al polpaccio destro.

 

Emanuele Galli cade in terra, continuando ad inveire contro i poliziotti: «Mi ha sparato, sei contento», si rivolge all'agente che aveva esploso i colpi di pistola. In Colle Giove arrivano anche i carabinieri di una pattuglia della Stazione di Nettuno a dare manforte. Con grande fatica i poliziotti riescono alla fine a bloccarlo e a tamponargli la ferita al polpaccio in attesa dell'arrivo del 118.

 

IL RICOVERO

ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno

I sanitari riescono a sedare l'uomo immediatamente trasferito in ambulanza al Nuovo Ospedale dei Castelli ad Ariccia dove viene medicato, ricoverato e piantonato dalla polizia in stato di arresto con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale.

 

Le indagini accertano anche che tra le due aggressioni alla convivente - quella del 29 aprile e l'altra dell'1 maggio - c'è un altro episodio che risale alla sera del 30 aprile quando Galli, ancora in crisi di astinenza, si reca al pronto soccorso dell'ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno dove chiede ai medici di avere del metadone: davanti al diniego, non esita a mettere a soqquadro la sala d'attesa tanto che si rende necessario l'intervento della polizia che in qualche modo riesce a calmare l'uomo, poi sedato dai sanitari. Ma sarà solo per poche ore.

Ultimi Dagoreport

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…