vito crimi borre

"VITO CRIMI, CON LE SUE DICHIARAZIONI ("CONTE NON SAPEVA DEL REGOLAMENTO, MI SONO DIMENTICATO DI DIRGLIELO"), SI CONFERMA IL PIU' FORMIDABILE, INVOLONTARIO ALLEATO DEI RICORRENTI" - LORENZO BORRE', L'AVVOCATO DEGLI ATTIVISTI CHE HANNO FATTO RICORSO OTTENENDO L'ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI NAPOLI CHE HA DECAPITATO I VERTICI DEI 5STELLE, COMMENTA L'INTERVISTA RILASCIATA DALL'EX REGGENTE A "REPUBBLICA" - E ANNUNCIA UN INTERPELLO AL GARANTE DELLA PRIVACY...

Dalla bacheca Facebook di Lorenzo Borre'

 

Post Lorenzo Borre'

Vito Claudio Crimi, con le sue dichiarazioni, si conferma il più formidabile, involontario alleato dei ricorrenti. 

Già in altri procedimenti, ricordo tra gli ultimi quello relativo all'espulsione di Carla Cruccu, le sue "dichiarazioni, azioni, omissioni" sono state la chiave di volta dei successi delle impugnazioni. 

Confido quindi nel trend.

 

Ma al di là della consistenza di queste dichiarazioni, che saranno esaminate in contradditorio in Tribunale allorché si terrà l'udienza di discussione dell'istanza di revoca (ad oggi non fissata), presenteremo un interpello al Garante della Privacy (gli esperti della materia che mi leggono comprenderanno al volo l'oggetto dell'interpello).

Scritto questo, mi chiudo in silenzio stampa, accogliendo - da iscritto al m5s - l'invito del Garante Beppe Grullo (rivolto erga omnes) a cessare con le esternazioni sul caso. Almeno fino al giorno della prossima udienza. 

 

 

CRIMI

Lorenzo De Cicco per la Repubblica

 

vito crimi

«Neanche mi ricordo di tutti i regolamenti che abbiamo approvato nel M5S, ne facevamo tanti ». Vito Crimi è tornato al centro della scena stellata. Perché dall'archivio mail dell'ex viceministro dell'Interno, capo politico ad interim del Movimento nell'interregno tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, è spuntato l'atto che può mettere al riparo dalle beghe legali la leadership dell'ex premier, sospesa dall'ormai famosa ordinanza del Tribunale di Napoli.

 

I giudici contestano un passaggio della votazione che ha incoronato Conte presidente del M5S, ad agosto del 2021: a quella tornata di clic sono stati ammessi solo gli iscritti con più di 6 mesi di anzianità. Non tutti gli altri. La sforbiciata alla platea elettorale, sostiene il presidente sospeso con i suoi avvocati, è perfettamente legittima, perché prevista da un regolamento approvato dal M5S nel 2018. Averlo saputo prima, ha commentato con i suoi, si sarebbero potuti evitare molti guai.

 

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

«Quel regolamento era noto a tanti attivisti», racconta Crimi.

 

Conte lo conosceva?

«No, non glielo avevo detto. Era una prassi talmente consolidata, che lo davamo tutti un po' per scontato. Mi sono dimenticato di farlo presente a Giuseppe, mi sembrava superfluo». Ai magistrati la "prassi" non è bastata. Serve una carta. Per questo Conte, chiedendo la revoca della sospensione, ha allegato il regolamento del 2018. «Si è scatenata una caccia alle streghe su questo documento, mi pare tanto rumore per nulla».

 

Ma è il documento chiave, a cui si aggrappa Conte per tornare leader.

CUPIO DISSOLVI - IL POST CRIPTICO DI BEPPE GRILLO SULLA GUERRA DI MAIO CONTE

«Infatti sono rimasto basito quando ho visto l'ordinanza. A quel punto ho detto a Giuseppe: ora mi metto a cercarlo, ho fatto il ripristino del backup, ho dovuto richiamare il mio ex segretario che lavorava con me quando ero sottosegretario all'Editoria, all'epoca dei fatti. Mi sono messo a spulciare migliaia di mail. L'indirizzo del comitato di garanzia era aperto a tutti gli iscritti, ogni giorno arrivavano lettere di ogni tipo, i reclami... Non mi ricordavo nemmeno se il regolamento fosse del 2018 o del 2019. Ho riscoperto alcuni regolamenti di cui nemmeno ricordavo l'esistenza».

luigi di maio giuseppe conte meme by carli

 

Col regolamento del 2018 com' è andata?

«Di Maio ci mandò una mail in cui chiedeva di fissare questa regola: che le convocazioni online degli iscritti fossero aperte a chi avesse più di 6 mesi di anzianità. Ho telefonato ai colleghi del comitato di Garanzia che presiedevo, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, e ho risposto: diamo parere favorevole».

 

 Il regolamento è una mail, dopo una telefonata?

«No, c'è stato anche un verbale. Ma stiamo parlando di legalese, davanti a un fatto politico inattaccabile: il riconoscimento plebiscitario degli iscritti del M5S verso Conte. Nessuno può mettere in dubbio che sia il punto di riferimento di un Movimento che si sta rinnovando».

 

Roberto Fico ieri ha attaccato gli attivisti che hanno presentato il ricorso a Napoli. Sostiene che avendo perso la battaglia politica, ora si divertano con le cause in tribunale. Condivide?

conte di maio

«Mi sembra scontato che sia così. E mi chiedo una cosa: se per caso, e non me lo auguro, seguissimo le regole che questi attivisti considerano le uniche corrette, poi loro che farebbero? Rimarrebbero nel Movimento con Conte leader? Tanto rivincerebbe lui. La verità è che vogliono solo trasferire nelle aule giudiziarie una battaglia politica persa». Si dice che Conte, parlando con i suoi, se la sia presa con chi «in maniera subdola avrebbe forse voluto sfruttare questo momento per riaprire fronti politici interni, quando qui di politico non c'è niente».

 

Nel M5S c'è una guerra tra bande?

«Dico questo: dato che qualcuno sta provando a portare lo scontro politico a livello giudiziario, tutti quanti, al di là delle diversità di opinioni, dobbiamo essere compatti. Non c'è nulla da strumentalizzare. C'è solo un attacco a Conte e non dobbiamo prestare il fianco a chi ci vuole male».

 

 

 

 

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