cena ristoranti

RISTORANTI APERTI LA SERA IN ZONA GIALLA DAL 5 MARZO? SPERANZA FRENA (IL MINISTRO FORSE NON SA O NON RICORDA CHE LA LA PANDEMIA HA BRUCIATO QUASI 38 MILIONI NEL COMPARTO) - IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO COSTRETTO A PRECISARE: DA NOI NESSUN VIA LIBERA, LA DECISIONE SPETTA ALLA POLITICA. MA I GOVERNATORI VANNO IN PRESSING…

STEFANO LANDI per corriere.it

 

 

CENA RISTORANTI

Il pressing delle Regioni parte da lontano. Da mesi di sabbie mobili economiche in cui bar e ristoranti stanno sprofondando. Dice laFederazione italiana dei pubblici esercizi (Fipe), che solo l’anno scorso la pandemia ha bruciato quasi 38 milioni nel comparto del bere e del mangiare. I primi due mesi del 2021 hanno caricato la cifra. Così hanno chiesto al Cts, sulla scia delle domande già avanzate dal Mise, di valutare l’apertura dei ristoranti a cena nelle zone gialle e a pranzo in quelle arancione.

conte speranza

 

Il Cts apre uno spiraglio che sembra un portone a gran parte delle Regioni. La sintesi è che i ristoranti, molto più dei bar, ad esempio, possono garantire la sicurezza dei posti a sedere. «Tenendo alta l’attenzione, evitando il consumo al banco, obbligando a indossare le mascherine nei luoghi di passaggio e garantendo il distanziamento di almeno un metro tra i tavoli, dove possono sedere al massimo quattro persone non conviventi», scrivono gli scienziati nel loro parere tecnico.

 

Esultano i governatori delle zone gialle, in particolare quelli di Liguria, Emilia-Romagna e Lombardia. Ma l’interpretazione a mo’ di via libera preoccupa non poco il ministro della Salute Roberto Speranza. Che chiede subito al Cts di fare un passo indietro, specificando che per ora nulla cambia nella gestione delle regole dei ristoranti.

giuseppe conte roberto speranza

 

 

La decisione alla fine sarà politica. E per questo il destino delle cene fuori degli italiani resta sospeso, in attesa della linea del nuovo governo e della scadenza del Dpcm il 5 marzo. La giornata di ieri e quindi il dibattito intorno ai tavoli dei ristoranti si erano aperti con la lettera, con toni da appello (disperato), del governatore lombardo Attilio Fontana in direzione governo. «Alla luce dei dati dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale ormai entrata nel vivo, chiediamo che ristoranti e attività assimilabili possano svolgere la loro attività nel locale fino alle ore 22. È importante che tale decisione venga presa al di là della crisi politica in atto in relazione alla situazione di estrema emergenza in cui versa un’intera categoria», scrivono dal Pirellone. Una mossa per andare oltre il vincolo delle 18, quando anche nelle Regioni gialle si passa tassativamente in modalità asporto. I conti intanto li hanno fatti le categorie di settore, spiegando come, dopo mesi vissuti a sopravvivere tra delivery e ristori, non si possa rimandare la questione se si vuole rimanere a galla.

 

 

RISTORANTI

Per restare alla Lombardia, la riconquista della cena consentirebbe a oltre 45 mila imprese della ristorazione di incrementare le attività. «È un risultato significativo che arriva grazie a un confronto non certo urlato, ma molto intenso e propositivo — spiega il presidente della Fipe Lino Stoppani —. Dopo un anno in cui le nostre aziende sono state costrette a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo fatti portavoce del grande disagio del settore, dimostrando che è possibile tornare al lavoro in sicurezza». Per questo chiedono di non essere trattati da interruttori che si accendono e spengono a settimane alterne.

 

«La chiusura alle 22 salverebbe l’80 per cento del fatturato della gran parte dei ristoranti», fanno notare da Coldiretti. Anche se a considerare Milano la capitale delle pause pranzo, la prima settimana di riaperture di bar e ristoranti ha dato risultati incoraggianti: «Molta gente è tornata in ufficio e di conseguenza qualche segno di ripresa si intravede», racconta Marco Barbieri, segretario di Confcommercio MilanoL’appello di tanti governatori, in particolare di Attilio Fontana e di Giovanni Toti, arriva alla vigilia di un weekend che preoccupa le prefetture, che annunciano maggiori controlli per evitare assembramenti.

ristoranti

 

Ma qualcosa sembra cambiato. E un’importante apertura di credito arriva dal viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: «Lo sostengo da molti mesi, credo che i ristoranti possano essere riaperti, in zona gialla, in sicurezza e con controlli rigidi fino alle 22», spiega. Al nuovo governo, l’ardua sentenza.

 

 

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…