daniele guidi mario benotti francesca chaouqui

L’AFFARE SI INGROSSA - L’INCHIESTA SULLA MAXI-COMMESSA DI MASCHERINE DIVENTA UN INTRIGO INTERNAZIONALE TRA VATICANO,  SAN MARINO ED ECUADOR: INDAGATO ANCHE IL BANCHIERE DEL TITANO PIUTTOSTO CHIACCHERATO DANIELE GUIDI – A CASA DELLA “PAPESSA” FRANCESCA CHAOUQUI I FINANZIERI HANNO TROVATO SOLO CARTE VATICANE E PERGAMENE PREGIATE CON IN FILIGRANA LA PAROLA “SECRETUM”, E SI SONO SCERVELLATI SU UN QUADERNO DI APPUNTI CON VERSI DI POESIE RIPETUTI CENTINAIA DI VOLTE. FRASI CHE NASCONDEVANO, ATTRAVERSO LA SEQUENZA DI FIBONACCI, UN CODICE SEGRETO. MEJO DI DAN BROWN!

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

MARIO BENOTTI

Dai misteri di San Marino a quelli vaticani, nell'inchiesta delle mascherine acquistate da tre ditte cinesi dal Commissario straordinario per l'emergenza sanitaria Domenico Arcuri sta entrando davvero di tutto.

 

La vicenda è nota ai nostri lettori: la Procura di Roma ha aperto un fascicolo (il 37684 del 2020) per traffico illecito di influenze nei confronti di sei persone accusate di aver portato a casa commesse per 1,25 miliardi di euro grazie ai rapporti con Arcuri di Mario Benotti, a sua volta indagato.

 

daniele guidi 1

Quest' ultimo è un giornalista Rai in aspettativa considerato «esposto politicamente» e con importanti entrature in Vaticano (il padre era il vicedirettore dell'Osservatore romano, Teofilo Benotti). Benotti, difeso dagli avvocati Alessandro Sammarco e Giuseppe Ioppolo, ha incassato attraverso la sua Microproducts It Srl ben 12 milioni di commissioni.

 

Gli uomini del Nucleo speciale di polizia valutaria a casa sua, un bell'appartamento con vista su Castel Sant' Angelo, hanno portato via computer e faldoni relativi ai contratti con le aziende cinesi produttrici di mascherine. Perquisizione anche a casa del banchiere sammarinese Daniele Guidi, difeso dall'avvocato Massimo Dinoia, lo stesso, per citare qualche cliente, di Marco Carrai e Cecilia Marogna.

francesca chaouqui

 

I pm romani, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, nei decreti di sequestro hanno scritto: «Risulta altresì che partner di Tommasi sia stato Guidi che, unitamente a Tommasi, ha curato l'aspetto organizzativo e, in particolare, i numerosi voli aerei per convogliare in Italia un quantitativo così ingente (di mascherine, ndr), compiendo i necessari investimenti».

 

MARIO BENOTTI - ROMANO PRODI - SANDRO GOZI

Il cinquantaquattrenne originario del Monte Titano è un manager piuttosto chiacchierato. Nel 2019 è finito sotto indagine per la gestione della Banca Cis (Credito industriale sammarinese), di cui era amministratore delegato e direttore generale, nonché socio della stessa attraverso una società lussemburghese, la Leiton.

 

Guidi è sotto inchiesta con l'accusa di associazione per delinquere, concorso in amministrazione infedele, compartecipazione in truffa aggravata ai danni della Repubblica, corruzione e ostacolo alle funzioni di vigilanza. Il procedimento è ancora in fase di indagini preliminari. L'istituto che Guidi dirigeva è stato messo in risoluzione con un buco di oltre 400 milioni, di cui si sta facendo carico lo Stato. Oggi il manager ha lasciato la piccola Repubblica e vive in Italia dove ha intrapreso nuovi business.

mario benotti (ri)costruzione

 

Quando era alla guida dell'istituto l'Aif, l'agenzia antiriciclaggio di San Marino, aveva denunciato, tra i tanti, un prestito anomalo al fratello di Romano Prodi, Vittorio. Per entrare più nel dettaglio, Banca Cis aveva finanziato con 730.000 euro la società Laboratori Protex Spa a fronte di un pegno su alcuni titoli pari a un valore di 10.000 euro.

 

Una quota di questa società (7,84%) era di proprietà di Vittorio Prodi.Questo cognome è noto a Benotti, il quale, oltre a conoscere personalmente il Professore, è stato un collaboratore del figlioccio politico dell'ex premier, Sandro Gozi. Nell'inchiesta ci sono anche due indagate per ricettazione.

 

mario benotti 4

Una di queste è Francesca Chaouqui, la «papessa» del caso Vatileaks, accusata per la firma di alcuni contratti di consulenza con Benotti. Anche le perquisizioni negli uffici e in casa della trentanovenne calabrese hanno riservato sorprese. Tra giganteschi spezieri del '600 e gabbie con colorati pappagalli, i finanzieri sono andati alla ricerca di documenti riguardanti le società cinesi o contenenti i nomi di pubblici ufficiali, e, invece, hanno trovato solo carte vaticane, cassetti pieni di incenso con il sigillo pontificio, timbri con stemmi della Santa sede e della Cosea (Pontificia commissione referente di studio e di indirizzo sull'organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa sede), pergamene pregiate con in filigrana la parola «secretum».

 

francesca chaouqui foto di bacco

Nei due appartamenti della View point strategy, società di comunicazione della Chaouqui, non sono passate inosservate le altissime pile di «(Ri)costruzione», l'ultima fatica letteraria di Benotti. La papessa, in base a un contratto di promozione firmato con il giornalista, ha infatti acquistato 1.500 copie del tomo da regalare ai clienti. Durante le operazioni i finanzieri hanno tentato inutilmente di aprire una cassaforte a muro, di cui l'indagata non possiede le chiavi, come confermato dal locatore.

 

CHAOUQUI COL FIGLIO NEONATO IN TRIBUNALE

In un forziere bianco gli investigatori hanno trovato un archivio di documenti vaticani, distinte, bilanci, lettere e faldoni di documenti su Vatileaks, Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica), Papa Francesco, Cosea, nonché diversi faldoni sul palazzo di Londra al centro di un'inchiesta vaticana. I militari hanno solo dato uno veloce a questa mole di materiale, non essendo pertinente all'inchiesta e detenuto dalla Chaouqui in veste di commissario Cosea. Infine i finanzieri si sono scervellati su un quaderno di appunti con versi di poesie ripetuti centinaia di volte.

 

Frasi che nascondevano, attraverso la cosiddetta sequenza di Fibonacci, il codice segreto di uno scrigno. A casa della donna hanno trovato antiche copie della Divina commedia e una frase anch' essa scritta ossessivamente su antichi diari in pelle: «La pace è solo un nemico che ti sta studiando». Anch' essa nascondeva una sequenza alfanumerica.

 

CHAOUQUI 1

Venerdì le Fiamme gialle hanno bussato pure al dipartimento della Protezione civile. «Siamo totalmente estranei ai fatti» hanno fatto sapere da via Ulpiano, sottolineando che «i documenti acquisiti» dalla Guardia di finanza «non riguardano commesse del Dipartimento». In effetti a interessare gli investigatori erano i pareri (e i relativi documenti) del Comitato tecnico scientifico sulle forniture al centro dell'indagine.

 

I finanzieri si sono presentati con una richiesta di esibizione atti anche in via Calabria, sede della struttura del Commissario straordinario per l'emergenza Covid. I funzionari hanno messo a disposizione la documentazione richiesta. Le perquisizioni sono state il primo atto concreto di ricerca della prova a carico degli indagati, non essendo consentite le intercettazioni per il reato di traffico illecito di influenze. Se l'esito sarà fruttuoso l'inchiesta potrebbe avere nuovi sviluppi, portando al coinvolgimento di altri soggetti e all'accertamento di ulteriori reati.

 

chaouquichaouqui nei giochi di luce del vaticano

 

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...