L’AMERICA (E NON SOLO) PARALIZZATA DALLA NEVE E DAL GELO – UNA TORMENTA HA COLPITO L’AERA NORDORIENTALE DEGLI STATI UNITI - NEL MASSACHUSETTS SI SONO TOCCATI I 26 GRADI SOTTO ZERO, CON 100MILA FAMIGLIE SENZA LUCE ELETTRICA E VENTI CHE HANNO TOCCATO PUNTE DI 150 CHILOMETRI ORARI, MA IL FREDDO HA COLPITO ANCHE LA FLORIDA, CON PUNTE DI DUE O TRE GRADI SOTTO ZERO - ALLERTA ANCHE IN EUROPA: LA TEMPESTA MALIK HA PRIMA VISITATO LA GRAN BRETAGNA E LA SCANDINAVIA, ARRIVANDO IERI IN GERMANIA…

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Anna Guaita per "il Messaggero"

 

E dopo la neve venne il gelo. Per 24 ore fra venerdì e sabato la costa orientale degli Stati Uniti è stata colpita da una violenta tempesta di neve che ha paralizzato 10 Stati, dalla Virginia al Maine. E ieri mattina 57 milioni di americani si sono svegliati con una giornata di sole e cielo limpidissimo e temperature polari. Nelle zone più nordiche del Massachusetts si sono toccati i 26 gradi sotto zero, nel Maine 17 sotto zero, a New York 10 sotto zero. 

 

I governatori dei dieci Stati hanno raccomandato cautela, perché spalare la neve e fare sforzi fisici con temperature tanto sotto lo zero può essere «molto pericoloso» come ha ammonito la governatrice di New York Kathy Hochul. Un manto di quasi 30 centimetri di neve ha coperto i quartieri periferici di New York, mentre a Central Park si è arrivati a 20 centimetri, abbastanza da attirare centinaia di appassionati di sci e intere famiglie con bambini e slitte: «Fa freddo ma mi sto divertendo molto» ha detto un bambino. 

 

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A Providence, nel Rhode Island, è stato battuto il record storico, con una coltre di 45 centimetri, mentre a Boston si è arrivati a un metro di neve. La città del Massachusetts è stata la più colpita di tutte le città nel nord-est, nonostante i 900 camion spazzaneve messi in servizio dal sindaco Michelle Wu: «Devo procedere a passo d'uomo ha spiegato all'alba di sabato l'autista di uno spazzaneve - La neve viene giù troppo spessa, non vedo neanche a un metro di distanza». 

 

IL VENTO 

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A complicare la situazione ci si è messo il vento, che ha spirato con punte di 150 chilometri orari. Neve e vento hanno creato il pericoloso fenomeno del white out, cioè l'accecamento totale. Numerosi incidenti sono avvenuti lungo le autostrade, per gli automobilisti e i camionisti che non hanno obbedito alla richiesta di non circolare. 

 

Il vento ne ha spinti a decine fuori dalla carreggiata. Lungo la costa, già alle prese con un'alta marea particolarmente invadente, il vento di burrasca ha contribuito a causare inondazioni fino nelle strade di varie città. Lungo la Baia di Boston le strade erano diventate dei torrenti, e ieri mattina si sono viste persone circolare a bordo di canoe. Fra la notte di venerdì e l'alba di domenica sono stati cancellati quasi cinquemila voli e sono stati chiusi tutti i collegamenti ferroviari e via autobus. 

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Ancora nella mattina di ieri i voli cancellati sono stati oltre 1.500, ma le piste stavano tornando normali e alcuni collegamenti ferroviari stavano rientrando in funzione. Invece almeno 100mila famiglie erano ancora senza luce elettrica nel Massachusetts. Il gelo continuerà per vari giorni. È possibile che oggi alcuni distretti scolastici debbano restare chiusi e che i disagi si allunghino nella settimana. 

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SOTTOZERO IN FLORIDA 

Il freddo ha colpito addirittura la Florida, con punte di due o tre gradi sotto zero, fenomeno alquanto raro, che è noto nello Stato come «falling frozen iguana» perché con queste temperature gli iguana letteralmente congelano e cascano dai rami degli alberi. La raccomandazione comunque è di non toccarli, perché appena la temperatura risale si sciolgono e tornano in vita come se nulla fosse. 

 

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Se gli Stati Uniti sono stati bersagliati dalla «bomba ciclonica» e ora sono nella morsa di un freddo polare, l'Europa del nord non è stata da meno, colpita dalla tempesta Malik che ha prima visitato la Gran Bretagna e la Scandinavia e ieri stazionava sulle regioni nordiche della Germania. Almeno quattro sarebbero le vittime finora, due di queste in Scozia, un bambino e una donna di 60 anni. La tempesta ha poi proseguito verso la Scandinavia, portando con sé distruzione. 

 

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Ha interrotto strade, divelto alberi, distrutto case e coperto di neve Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, per poi abbattersi sul nord della Germania, dove Amburgo è stata particolarmente colpita, con una parte della città sott' acqua, e molti veicoli trascinati via dalle inondazioni. Centinaia sono stati gli interventi dei servizi di emergenza per i danni causati dal vento, che in certe località ha quasi raggiunto i 160 chilometri orari. 

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In Danimarca un'anziana signora è morta dopo essere caduta spinta dal vento, mentre un uomo ha perso la vita in Germania perché una folata aveva staccato un cartellone pubblicitario da una parete e gliel'aveva sbattuto violentemente addosso.

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