raffaele guadagno

L’EX CANCELLIERE RAFFAELE GUADAGNO E’ ACCUSATO DI ESSERE LA TALPA DELLA PROCURA DI PERUGIA: SAREBBE STATO LUI A PASSARE INFORMAZIONI RISERVATE AI GIORNALISTI SULLA LOGGIA UNGHERIA - IL 58ENNE GUADAGNO È SOSPETTATO DI ESSERSI INTRUFOLATO NEL SISTEMA ANCHE IN ALTRE OCCASIONI, SCARICANDO DOCUMENTI RISERVATI - LA SUA PASSIONE PER I GIALLI LO HA PORTATO A SCRIVERE UN ROMANZO, “LA SCOMPARSA DI ADINOLFI”, CON LA PREFAZIONE DELL’INVIATO DEL “CORRIERE”, GIOVANNI BIANCONI - LO STESSO CHE HA PUBBLICATO UN ARTICOLO CHE CONTENEVA ALCUNE PARTI DELLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE SULLA COSIDDETTA LOGGIA UNGHERIA CHE ERANO ANCORA COPERTE DA SEGRETO - E CANTONE HA PURE PARTECIPATO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GUADAGNO…

Giacomo Amadori per “la Verità”

 

RAFFAELE GUADAGNO

La storia della presunta talpa della Procura di Perugia vede come unico indagato (per il momento) un saggista che nei suoi libri si occupa di cold case rimasti irrisolti. Ma lui, forse, potrebbe aver lasciato qualche traccia. Ieri nella libreria Feltrinelli di corso Vannucci era rimasta solo una copia del libro La scomparsa di Adinolfi, firmato dal già cancelliere della Procura Raffaele Guadagno, sospettato di essere la gola profonda di alcuni quotidiani, e dall'ex giornalista Rai Alvaro Fiorucci.

 

Al primo sfoglio quello che salta all'occhio è l'autore della prefazione, l'inviato del Corriere della Sera Giovanni Bianconi, lo stesso cronista che, insieme con due colleghi della Repubblica con cui non di rado opera in pool, domenica ha pubblicato un articolo che conteneva alcune parti della richiesta di archiviazione sulla cosiddetta loggia Ungheria che, a giudizio del procuratore Raffaele Cantone, erano ancora coperte da segreto.

 

RAFFAELE GUADAGNO CON PIERO GRASSO

E a scaricare illecitamente i file, non essendo collaboratore dei pm che indagavano, sarebbe stato proprio Guadagno, cinquantottenne originario di Santa Maria di Vico (Caserta), ma da anni trapiantato in Umbria. Attualmente lavora all'ufficio esecuzione della Procura e non ha più nulla a che fare con le indagini.

 

È sospettato di essersi intrufolato nel sistema anche in altre occasioni, scaricando ulteriori documenti riservati. Al momento gli inquirenti non sono riusciti a trovare tracce di intrusioni riferibili alla tarda primavera del 2019, quando esplose il Palamara gate e sui giornali finirono decine di intercettazioni e atti di indagine non ostensibili. Una rivelazione del segreto investigativo senza precedenti di cui la Procura di Perugia, all'epoca non ancora guidata da Cantone, non riuscì a trovare i responsabili.

 

Questa volta, invece, i magistrati potrebbero aver scoperto l'autore in meno di 48 ore.

IL LIBRO DI RAFFAELE GUADAGNO

Le investigazioni dovranno innanzitutto accertare se sia stato proprio il funzionario a fornire le carte ai giornalisti e in caso di risposta affermativa se lo abbia fatto anche in altre occasioni.

 

In città le perquisizioni nei confronti di Guadagno rappresentano un piccolo choc essendo l'ex cancelliere molto stimato in Procura e non solo per il suo eclettismo e la sua cultura.

Un uomo intelligente e fisicamente fragile. Da anni è presidente di un'associazione per la lotta all'ictus cerebrale, di cui è stato vittima. E le ultime vicende lo hanno ulteriormente provato. Ma l'inchiesta prosegue. Come è normale che sia. L'avvocato Chiara Lazzari ci spiega di non avere novità sulle indagini e che la sua nomina non è ancora stata depositata.

 

Sulla quarta di copertina del suo ultimo lavoro Guadagno è definito «studioso di indagini e di processi» ed è specificato che «ha seguito i maggiori casi di cronaca giudiziaria in Italia e all'estero». Nel 2018 ha pubblicato Il Divo e il giornalista. Giulio Andreotti e l'omicidio di Carmine Pecorelli: frammenti di un processo dimenticato, un procedimento che Guadagno conosce a menadito e la cui conclusione senza colpevoli ritiene un'ingiustizia.

Ma è il «mistero irrisolto» sulla scomparsa del giudice romano Paolo Adinolfi l'opera che ci collega maggiormente alla vicenda della talpa.

 

RAFFAELE CANTONE E RAFFAELE GUADAGNO

Destino vuole che lo scorso settembre alla presentazione in una sala dell'Archivio di Stato abbia presenziato anche Cantone, che nell'occasione auspicò che il libro potesse «contribuire a individuare nuovi elementi utili a riaprire il caso sulla scomparsa del giudice». Sarà anche per il ricordo di quella serata che, non appena è stato aperto il fascicolo, il procuratore ha parlato di un vero e proprio «tradimento».

 

Comunque a Perugia non c'è avvocato o magistrato che non spenda parole di stima per Guadagno. Giuliano Mignini, il pm del caso Meredith, si è limitato a dire: «Non so se sia di destra o di sinistra, di certo è una persona molto attenta al tema della legalità».

Sui social Guadagno è molto critico con quasi tutta la classe politica, a partire dalla Lega e dal Movimento 5 stelle.

 

giovanni bianconi foto di bacco (2)

«Salvini, Conte e Letta un triumvirato che mi "agita"» ha scritto. Non ha risparmiato stilettate neppure alle signore della destra Giorgia Meloni e Marine Le Pen («Io sto con Macron senza se e senza ma»). Mentre esprime grandissima stima per il presidente Sergio Mattarella («Un gigante») e il premier Mario Draghi, che ringrazia per aver salvato l'Italia.

 

Ha nostalgia della Prima Repubblica: fa sapere di rimpiangere Bettino Craxi e Claudio Martelli e si è schierato contro il taglio dei parlamentari, da lui considerato «una via reazionaria». Nei suoi post non mancano neppure le citazioni di Ernesto Guevara, «un grande condottiero».

 

piero grasso con i giornali del gruppo espresso

Il rapporto con magistrati e giornalisti è più lineare rispetto a quello con la politica.

Sia gli uni che gli altri affollano le presentazioni dei suoi libri. In un'immagine pubblicata su Fb si trova a fianco dell'ex toga ed ex presidente del Senato Piero Grasso. Il Divo e il giornalista contiene la prefazione dell'ex procuratore generale di Perugia e presidente della Fondazione Umbria anti usura Fausto Cardella, un magistrato a cui Guadagno è molto legato. Per esempio l'indagato ha organizzato con lui nel proprio paese natale un evento sulla strage di Capaci.

 

A dicembre, alla presentazione romana del suo secondo libro, sono intervenuti il campione della magistratura non allineata Nino Di Matteo e una giornalista della Rai.

Nella locandina era indicato tra i relatori pure Antonio Massari, inviato del Fatto Quotidiano, che, però, alla fine non prese parte alla serata.

Si limitò a scrivere un articolo sul libro.

 

raffaele cantone foto di bacco

Massari è il cronista che per primo ha pubblicato il contenuto della richiesta di archiviazione. Ma, al contrario dei colleghi di Repubblica e del Corriere della Sera, non si è concentrato sul caso Palamara. L'unico collegamento tra Guadagno e l'ex pm radiato dalla magistratura (che ha presentato denuncia a Firenze per la fuga di notizie) lo abbiamo trovato sul profilo Facebook dell'indagato. In un post del primo aprile 2021 riprendeva l'annuncio di un'intervista all'ex presidente dell'Anm, sul best seller Il Sistema, ospitata dal sito Darkside del suo editor, Gianluca Zanella. Sotto il post, un suo amico, G.M., commentava: «Forse non è molto etico che questo indagato debba arricchirsi con le sue malefatte».

 

antonino di matteo

E ricordava che l'ex pm era diventato «il vessillo dei media del noto piduista» Berlusconi, «acerrimo nemico della magistratura tutta». E si stupiva anche per «la grande attenzione per i fatti disvelati dai trojan palamareschi» e definiva l'ex pm «solo una gran bella faccia di tonno», rubando una citazione all'ex presidente Francesco Cossiga.

 

Guadagno gli rispondeva in modo sibillino: «Caro amico mio, le tue parole, come sempre, sono "piene". Purtroppo ahinoi "dobbiamo stare muti"... e tu sai perché». Il motivo del forzato silenzio non è esplicitato, ma lascia intravedere in filigrana il giudizio del dipendente sotto inchiesta su Palamara. E anche se, tra i suoi numerosi amici giornalisti, c'è chi ipotizza che Guadagno possa essere un «capro espiatorio», restano aperti alcuni quesiti: è stato lui a selezionare per i giornalisti il capitoletto contro l'ex consigliere di Palazzo dei marescialli? Oppure sono stati i cronisti a scegliere quella parte della richiesta? Ma soprattutto Guadagno, sempre che sia lui il «colpevole», ha fatto tutto da solo? La risposta dovrà darla la Procura di Perugia.

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…