lago d'orta cannavacciuolo giorgio angeleri oreste primatesta

SCAZZI IN PASSERELLA – IL SINDACO DI ORTA SI METTE DI TRAVERSO AL PROGETTO LANCIATO DALLA FAMIGLIA DELLO CHEF CANNAVACCIUOLO CHE SUL LAGO HA PRESO MOGLIE E CONSOLIDATO LA SUA FORTUNA: IL SUOCERO, ALBERGATORE CON L’OCCHIO LUNGO PER GLI AFFARI, VUOLE FAR COSTRUIRE UNA PASSERELLA SULL’ACQUA COME QUELLA DI CHRISTO SUL LAGO D’ISEO – L’OBIETTIVO È FAR ABBOCCARE I TURISTI E ALLUNGARE LA STAGIONE FINO A OTTOBRE. MA IL PRIMO CITTADINO FRENA: “NON VOGLIAMO DIVENTARE UN PARCO GIOCHI…”

Niccolò Zancan Per “la Stampa”

 

oreste primatesta 2

Il nome del progetto, se non altro, ha il pregio della sincerità: «Azione artistica di impatto mediatico». Una passerella sul Lago d'Orta. Un'altra passerella, dopo quella di grande successo allestita da Christo Vladimirov Javacheff sul Lago d'Iseo nell'estate del 2016. Una passerella artistica, con il dichiarato obiettivo di attirare l'attenzione dei mezzi di informazione e suscitare curiosità, nella speranza finale di portare più turisti sul più romantico dei laghi italiani. Insomma: un piano per allungare l'alta stagione. «Che c'è di male? », dice Oreste Primatesta affacciato dalla terrazza dell'hotel ristorante «Giardinetto».

antonino cannavacciuolo e la moglie cinzia primatesta 3

 

È stato lui, come presidente dell'Unione turistica del lago, a lanciare l'iniziativa. Da Pettenasco, patria adottiva dello chef Antonino Cannavacciuolo, a una frazione del comune di Orta che si chiama Bagnera. Questo sarebbe il tracciato. Settecento metri di lunghezza, 4, 5 metri di larghezza, corrimano illuminato, al centro una piazzola con l'opera artistica di Valerio Berruti chiamata «Sei bambini». Grande parcheggio da realizzare, ma accesso contingentato: al massimo tre mila persone al giorno. «La montiamo a fine agosto, la smontiamo a fine ottobre», spiega Oreste Primatesta.

giorgio angeleri 5

 

«Due mesi. Così teniamo gli alberghi aperti e facciamo vivere più a lungo il lago. Con la crisi dell'industria, in questa zona il turismo vale ormai il 50% di tutta l'economia. Dobbiamo fare delle bellissime piste ciclabili, ma dobbiamo avere anche un po' di inventiva. A noi l'idea di questa passerella mobile piace molto. Dopodiché, se qualcuno non è d'accordo, non importa, lasciamo stare, ce ne faremo una ragione». Il lago è tutto un fiorire di «top roof garden» e «relax bar».

lago d'orta

 

Dopo i turisti italiani, quest' anno gli svizzeri sono al primo posto delle presenze. Seguono: tedeschi, francesi, olandesi, danesi. «Ci mancano tantissimo i viaggiatori in arrivo dall'Inghilterra, erano una grande presenza qui, ma hanno disdetto per paura della quarantena. Nonostante questo, stiamo vivendo una stagione da record. Ieri non abbiamo trovato in tutto il lago due stanze per accogliere quattro turisti francesi. Siamo stati costretti a farli andare a dormire a Novara». Ma allora perché, chiediamo al signor Primatesta, una passerella acchiappa turisti quando è già tutto pieno di turisti? «Perché la vita al lago dura tre mesi. Quella passerella allungherebbe la stagione. Non è bello vedere gli alberghi già chiusi alla fine di settembre. È così dappertutto, anche sul Lago Maggiore».

antonino cannavacciuolo e la moglie cinzia primatesta 2

 

Ogni tanto qualcuno si tuffa dal pontile: l'acqua è fredda e trasparente. Piccoli traghetti e motoscafi retrò tagliano la prospettiva. Dopo gli anni tragici degli scarichi industriali, adesso il Lago d'Orta è pulito. Il signor Primatesta, figlio di un ristoratore, ha costruito qui un piccolo impero. Con i suoi figli gestisce «Il Giardinetto» e «L'approdo».

 

Soprattutto: è stato lui il primo a credere nelle qualità dello chef Cannavacciuolo, il quale ha sposato la figlia Cinzia Primatesta, ha aperto qui un ristorante stellato e ha appena inaugurato un nuovo albergo di lusso per famiglie. Cosa risponde, adesso, Oreste Primatesta, a chi lo accusa di volere quella passerella per interessi personali? «Che siamo tutti d'accordo. Tutti i sindaci del lago. La Provincia. Anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, mi ha scritto ieri per dirmi che apprezza il progetto. Guardi qui il suo messaggio, non racconto storie. Siamo tutti favorevoli alla passerella, tranne uno: il sindaco di Orta».

lago d'orta

 

Eccolo, allora, Giorgio Angeleri, gestore di un campeggio, sindaco e volontario, il grande oppositore. «Dire sì è più facile, lo capisco. Ma noi dobbiamo stare molto attenti al nostro ambiente. È una cosa che vediamo bene in questo tempo di alluvioni e di sconvolgimenti climatici che attraversano l'Europa. Non si può caricare troppo il territorio per una ragione puramente economica. Non bisogna intaccare l'equilibrio dell'ecosistema. Noi siamo fortunati.

giorgio angeleri

 

Abbiamo i turisti. Ho letto tutti i dati, ma faccio l'esempio che conosco meglio. Orta: 1300 abitanti, 130 mila presenze all'anno nelle strutture ricettive, 450 mila persone in visita. Non ci serve un evento attrattivo. Io voglio un paese che sia una comunità, negozi veri e scuole. Non vogliamo diventare un parco giochi. Nel nostro piccolo abbiamo gli stessi problemi di Venezia».

 

antonino cannavacciuolo e la moglie cinzia primatesta 4

Sono due visioni diverse del futuro. Mancano, in ogni caso, alcune risposte. Chi si occuperebbe della sicurezza lungo la passerella? Cosa ne sarebbe della navigazione in quel tratto? I materiali reggerebbero alle correnti di questo lago, che è diverso dal lago di Iseo? L'istallazione di Christo, «The Floating Piers», solo nei primi due giorni portò 100 mila visitatori.

 

Lungo la riva di Pettenasco, proprio alla partenza ipotizzata della passerella, adesso c'è un campeggio. Sull'altra sponda, nel punto d'arrivo, una villa rossa. «L'unica cosa che mi piacerebbe della passerella è che limiterebbe il passaggio dei motoscafi e quindi il rumore», dice un residente. Lo storico Cesare Bernami, di casa a Orta e cantore del lago, fa un distinguo: «Un conto è una passerella fatta da un grande artista, un altro conto è un'imitazione in tono minore. La qualità è importante. Detto questo, non ne capisco il senso: io sono decisamente contrario. I sindaci dovrebbero interessarsi ai problemi del lago. Ai sentieri, alle fognature, agli scarichi illegali, alla limpidezza dell'acqua. Non può essere tutto in funzione del turismo». Piccolo caso di scuola, che riguarda tutta l'Italia: cosa fare di tanta bellezza?

giorgio angeleri 1giorgio angeleri 3oreste primatesta 2oreste primatesta lago d'orta 6lago d'orta 5lago d'orta 4giorgio angeleri 4lago d'orta 2antonino cannavacciuolo e la moglie cinzia primatesta 1

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…