psicosetta

SE C'È UNA PSICO-SETTA CI SONO DEGLI PSICOLOGI - UN CENTRO SPECIALIZZATO FACEVA DA ''COLLETTORE'' PER LE PREDE DEL ''DOTTORE'', INSIEME A UNA SERIE DI ATTIVITÀ COMMERCIALI CHE FACEVANO DA FRONT OFFICE: DALLA CASA EDITRICE ALLE ERBORISTERIE, DAL CENTRO OLISTICO ALLA BOTTEGA ARTIGIANA E DUE SCUOLE DI DANZA, UNA SCUOLA DI «SPADA CELTICA». PRIMA RECLUTAVANO LE MADRI, POI LE FIGLIE, O VICEVERSA. L'OBIETTIVO ERA RENDERLE SUDDITE. ECCO COME FUNZIONAVA IL PROCEDIMENTO E CHI LO HA SVELATO

Marco Benvenuti e Chiara Baldi per ''la Stampa''

 

LA CASETTA DI CAMPAGNA FUORI NOVARA DOVE SI RIUNIVA LA PSICOSETTA

Un centro psicologico in cui le professioniste erano adepte del «Dottore», e poi una lunga serie di attività commerciali riconducibili al gruppo, tutte a Milano, dalla casa editrice alle erboristerie, dal centro olistico alla bottega artigiana e due scuole di danza, una scuola di «Spada Celtica». Erano questi il front-office della psico-setta delle «bestie» (con questo nomignolo erano soliti chiamarsi i membri) scoperta dalla polizia di Novara in due anni di indagini, i canali con cui l'organizzazione riusciva a individuare bambine, ragazze e giovani da avvicinare e coinvolgere nella parte più nascosta, segreta, ovvero gli incontri sessuali di gruppo col capo.

 

I collettori di prede

Gran parte degli indagati - 26 in tutto, fra cui tre uomini e fra loro il leader, fra le province di Novara, Milano e Pavia - sono persone che gestiscono queste attività. Erano dei veri e propri collettori di «prede», in particolare il centro psicologico a ridosso del centro di Milano, con quattro esperte che organizzano sportelli di ascolto ed eventi divulgativi come conferenze, laboratori, seminari, sportelli e interventi nelle scuole. Si veniva immersi in un modo fatato, avulso dalla realtà. Il passo successivo era l'annullamento della persona, dell'«io pensante».

 

psicosetta piemontese

Spesso l'introduzione alla filosofia della setta avveniva proprio nel contatto con queste professioniste, nell'attività di meditazione, o di consulenza, di cura della persona e dei suoi problemi, oppure in quella fisica e sportiva, collegata al benessere psico-fisico. Impressionanti gli intrecci fra le diverse realtà, nomi e indirizzi che ritornano.

 

Il blitz della polizia nella bottega celtica di via Vigevano annessa alla libreria-casa editrice legata al gruppo ha stupito tutti nel quartiere: «Questo negozio è aperto da sempre - dicono i vicini -. Prima c'era un uomo, poi è arrivata una donna e spesso ci sono due commesse». Ieri la bottega «Celtic Siopa» era chiusa. Tra le persone che si sono ritrovate invischiate in questa brutta storia c'è Fulvio Martini, pittore ed erborista: gestisce una piccola erboristeria in via Pisanello 8 a Milano.

 

Il negozio farebbe parte della rete di «Quintessentia», un laboratorio di fitocosmesi e oli essenziali in via Osoppo, a meno di 300 metri. «Sono due giorni che non mangio - dice Martini, che da lunedì ha anche assunto un legale -. Mi è caduta sulla testa questa tegola e io mai avrei immaginato di trovarmi un giorno in una situazione simile». Gli inquirenti hanno perquisito la sua abitazione. Ma, assicura l'avvocata torinese che lo segue, «il mio cliente è cascato dal pero: si ritiene assolutamente estraneo ai fatti».

 

Tanto che Martini avrebbe confessato al legale di non conoscere nessuna delle persone coinvolte. Nelle scorse settimane l'uomo avrebbe fatto richiesta di cambio di residenza, da Milano a Cerano, il piccolo paese in provincia di Novara da cui tutto è partito. La logica seguita dai collaboratori del «Dottore» era quella della facilità con cui la preda poteva allinearsi. Non appena c'era il dubbio che la neofita potesse creare problemi, allora le si diceva che non era adatta.

psicosetta piemontese

 

O, in caso di tentennamenti, c'erano minacce e punizioni. In base a quanto raccontato dalla vittima «fuoriuscita», la donna che due anni fa ha denunciato quanto ha subito in tenera età, le prime a essere inglobate nel sistema erano giovani donne. Da loro si arrivava poi a catturare le figlie minorenni. Capitava tuttavia anche il contrario: c'erano situazioni in cui veniva adocchiata una bambina e allora, se non si riusciva a staccarla dalla famiglia di origine, allora si faceva di tutto anche per far entrare nel gruppo anche la madre. Un racconto impressionante il suo, così lontano dalla realtà da non sembrare nemmeno verosimile.

 

E invece la Squadra Mobile di Novara, coordinata dalla Dda di Torino e dal pm novarese Silvia Baglivo, è andata a fondo. Ha trovato almeno due testimoni che hanno confermato il quadro descritto dalla vittima, una situazione di vera e propria schiavitù che andava avanti dalla fine degli anni Ottanta.

 

Le indagini

novara la sede della psicosetta

Nessuno si era accorto di nulla, sia nelle città sia fra i boschi del Ticino a Cerano, dove qualche residente aveva sì visto delle ragazze in cerca di funghi e erbe, ma nessuno ha mai immaginato che potesse trattarsi del centro logistico di una setta. Grazie alla testimonianza della vittima che ha deciso di rompere il muro di silenzio, la polizia di Novara ha ricostruito il passato della setta. E, grazie ai sequestri e alle perquisizioni di domenica, ha potuto verificare che fino a pochi giorni fa l'organizzazione era ancora operante. Il materiale deve essere esaminato e andrà ad arricchire il materiale probatorio già raccolto in due anni.

psicosetta

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…