colletti bianchi

SE PENSATE CHE I CRIMINALI SIANO PUSHER E LADRUNCOLI E’ SOLO PERCHE’ NON SAPETE QUANTO SIANO SPORCHI I "COLLETTI BIANCHI" - LO SVELA IL SAGGIO “BIG DIRTY MONEY” CHE PUNTA L’INDICE CONTRO L’INDIFFERENZA DEI CITTADINI VERSO I REATI COMMESSI DAI MALVIVENTI IN GIACCA E CRAVATTA - I CRIMINI “DA STRADA” COSTANO AGLI AMERICANI 16 MILIARDI DI DOLLARI. MA IL VALORE DEI REATI FINANZIARI E’ TRA I 300 E GLI 800 MILIARDI - IL CASO THERANOS

Giuliano Aluffi per “il Venerdì – la Repubblica”

 

JENNIFER TAUB

Dietro l' aspetto rassicurante e anonimo dei colletti bianchi, possono nascondersi voragini in cui spariscono denaro, sia privato che dei contribuenti, e posti di lavoro. Lo racconta nel saggio Big Dirty Money: the Shocking Injustice and Unseen Cost of White Collar Crime (Denaro sporco: la scioccante ingiustizia e il costo invisibile dei crimini dei colletti bianchi, ed. Viking, pp. 298, euro 25,75) Jennifer Taub, docente di Giurisprudenza alla Western New England University.

 

JENNIFER TAUB - Big Dirty Money - the Shocking Injustice and Unseen Cost of White Collar Crime

Puntando l' indice su un aspetto comune a quasi tutti i reati - non solo finanziari - commessi dalle aziende: la loro difficoltà a suscitare un genuino allarme sociale. «Negli Stati Uniti i crimini finanziari costano alle vittime tra 300 e 800 miliardi di dollari all' anno, secondo stime dell' Fbi. E non si tratta nemmeno di tutti i crimini finanziari: la stima comprende solo la frode e l' appropriazione indebita.

 

Invece i crimini "da strada" come furti e rapine costano agli americani molto meno: circa 16 miliardi di dollari» spiega Taub. «Quello che è molto meno quantificabile è il danno che i reati dei colletti bianchi apportano alla nostra fiducia verso le imprese e verso il governo che ci rappresenta. Ad esempio il fatto che diverse grandi compagnie farmaceutiche siano state incriminate per falsi proclami riguardanti i loro prodotti oggi alimenta il movimento antivaccinista, e questo è un problema particolarmente grave in periodo di pandemia».

 

Wells Fargo

Uno scandalo in cui i reati finanziari sono stati così estesi da gettare un' ombra di sospetto su tutto il settore, in questo caso quello creditizio, è la frode su vastissima scala perpetrata ai danni degli americani da Wells Fargo. «È una grande banca che nel 2009, per iniziativa dell' amministratore delegato John Stumpf, lanciò una campagna (Eight is great) il cui intento era affibbiare a ogni cliente almeno 8 prodotti o servizi bancari. Ad esempio: se qualcuno aveva stipulato un mutuo con Wells Fargo, allora bisognava cercare di indurlo a richiedere una carta di credito, un altro mutuo per l' auto, e così via».

 

John Stumpf

Sotto la forte pressione esercitata dei manager, gli impiegati finirono per aprire 3,5 milioni di conti e di carte di credito all' insaputa dei clienti. I dipendenti onesti che avevano remore nell' eseguire questi ordini dall' alto venivano puniti duramente. «Quando nel 2016 scoppiò lo scandalo, Stumpf venne torchiato in due audizioni nel Congresso e costretto a dimettersi».

 

Si scoprì che molti impiegati, con Stumpf al comando dell' azienda, avevano solo due opzioni: agire in modo disonesto o essere licenziati. Basta leggere cosa scrisse l' Occ, l' Agenzia federale del governo preposta alla vigilanza sulle banche per farsi un' idea: «La banca aveva sistemi e strumenti migliori per identificare impiegati che non raggiungessero irrealistici obiettivi di vendita, di quelli che aveva per identificare chi volesse truffare i clienti».

 

Theranos - Elizabeth Holmes

Le conseguenze per Stumpf? «Non c' erano prove che lui sapesse dei conti aperti all' insaputa dei clienti, e il consiglio d' amministrazione gli pagò lo stesso 134 milioni di dollari di buonuscita» chiosa Taub. Non male per essere stato alla guida di un' azienda che ha commesso una frode massiccia.

 

Pratiche fraudolente, soprattutto a livello di comunicazione, sono quelle che hanno portato all' ascesa repentina e poi al crollo di una delle startup più chiacchierate del nuovo millennio, l'americana Theranos, fondata dalla giovane Elizabeth Holmes.

Nel 2015 Theranos raggiunse una valutazione di 9 miliardi di dollari millantando una rivoluzionaria tecnologia in grado di diagnosticare una vasta serie di malattie da una goccia di sangue.

 

elizabeth holmes, fondatrice di theranos

«Elizabeth Holmes nelle pubblicità sosteneva che la sua tecnologia fosse usata dall' esercito in Afghanistan e che l' azienda, nel 2014, avrebbe ricavato 100 milioni di dollari» spiega l'autrice del libro. «In realtà la Holmes non possedeva nessuna tecnologia innovativa. L'esercito Usa non commissionò nulla a Theranos e i guadagni del 2014 furono di appena 100 mila dollari. Nel 2018 si scoprì la verità e Theranos fallì. Lasciando sul campo molte vittime.

 

Oltre agli investitori anche gli americani che avevano ricevuto esami del sangue fittizi e quindi dal responso ingannevole rispetto al reale stato di salute».

theranos 5

Ancora più ingannevoli - e con effetti assai più dannosi per i consumatori - le pratiche seguite da Purdue, l' azienda farmaceutica che ha lanciato l' antidolorifico OxyContin (un derivato della morfina), dando il via alla diffusione di massa della dipendenza da antidolorifici.

 

«OxyContin fu sviluppato, in origine, per le cure palliative dei tumori, ma Purdue immaginò un mercato molto più grande: quello degli americani che soffrivano di dolore cronico, ovvero quasi il 20 per cento della popolazione adulta». Iniziarono allora le falsità: «Purdue sosteneva che a differenza di tutti gli altri derivati dalla morfina, il loro prodotto non dava dipendenza». Nel 2000 le vendite di OxyContin superarono il miliardo di dollari. Solo nel 2007 intervenne la leg tre dirigenti dell' azienda vennero riconosciuti colpevoli per avere mentito sulle caratteristiche del farmaco.

COLLETTI BIANCHI

 

I dirigenti sborsarono 34,5 milioni di dollari di penale a cui si se ne aggiunsero altri 600 dell' azienda. «Ma gli unici a finire in carcere furono i più disagiati tra i consumatori di Oxycontin» conclude Taub. «Una contea in Virginia stimò che la dipendenza da OxyContin era la ragione di almeno l' 80 per cento dei crimini che erano stati commessi lì nel 2000».

COLLETTI BIANCHI

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."