sciopero amazon black friday

SHOPPING? NO, SCIOPERO! - I DIPENDENTI AMAZON IN ITALIA PROTESTANO I CARICHI DI LAVORO ECCESSIVI E I TURNI DI LAVORO INCONCILIABILI CON LA VITA PRIVATA, MENTRE QUELLI DEI CORRIERI HANNO ANNUNCIATO SCIOPERI PER QUESTIONI LEGATE AI BONUS E AI SALARI - IN TUTTA EUROPA SI PREVEDONO PROTESTE DI LAVORATORI IN DIVERSI SETTORI, CHE POTREBBERO METTERE A RISCHIO IL "BLACK FRIDAY" E LE SPESE PER LE FESTE…

Arcangelo Rociola per “la Stampa”

 

sciopero amazon black friday

Scioperi ad Amazon. Scioperi a Zara. Scioperi tra i lavoratori dei trasporti. Il Black Friday diventa occasione di rivendicazione nel settore del commercio e della logistica. A cominciare dall'azienda simbolo delle giornate dei super sconti. I lavoratori di Genova di Amazon hanno aperto lo stato di agitazione e mobilitazione per protestare contro «i carichi di lavoro eccessivi e i turni di lavoro inconciliabili con la vita privata dei dipendenti», fanno sapere in una nota congiunta le sigle sindacali dei trasporti (Filt Cgil, Fit Uil e Uilt).

 

sciopero dipendenti zara

I sindacati annunciano iniziative davanti ai cancelli del sito di Genova Campi, dove si conta una ottantina di lavoratori. Ma altre azioni ci saranno un po' in tutti i centri di Amazon in Italia, dove intanto la Filt Cgil avvierà in questi giorni una campagna di volantinaggio con l'obiettivo di sindacalizzare i lavoratori. In Liguria invece hanno annunciato scioperi le sigle dei corrieri di Brt, Sda, Gls e Tnt per questioni legate ai bonus e ai salari.

sciopero dipendenti zara

 

Una ricerca di una società di analisi dei dati, Scandit, ha evidenziato come il 68% dei corrieri italiani lamenti un aumento del numero di consegne medie negli ultimi cinque anni, arrivate a dieci pacchi all'ora. A cambiare sarebbe la natura stessa del lavoro: più consegne, in più punti, e tutto da fare più velocemente. La pandemia ha accelerato questo processo, che però è rimasto invariato quando si è tornati in condizioni più normali.

sciopero amazon black friday

 

Aumenta lo stress percepito. E il Black Friday è un'ulteriore occasione di sovraccarico di lavoro.

Nel venerdì di sconti sciopereranno gli addetti di Zara Torino, con un presidio davanti al punto vendita di via Roma. Un'iniziativa che però potrebbe estendersi in altre parti d'Italia. In una nota la Filcams Cgil ha denunciato «un comportamento discriminante verso i dipendenti italiani da parte del gruppo», che avrebbe dato in Italia la metà dei buoni spesa concessi ai lavoratori di altri paesi europei.

black friday 2

 

Anche in questo caso, il Black Friday è un pretesto. L'obiettivo è dare un segnale sia all'azienda che all'opinione pubblica. In un'azione che probabilmente non ha alcun coordinamento, ma che si svolge in contemporanea con centinaia di proteste di lavoratori in ogni angolo d'Europa.

 

Quella del Black Friday sarà una settimana di scioperi in tutte le grandi città del Vecchio Continente. Incroceranno le braccia i lavoratori in Spagna, nel Regno Unito, in Francia, in Austria.

Tutte nei giorni del Black Friday. Proteste diverse, ma tutte motivate da una stessa ragione di fondo: la riduzione degli stipendi e dei premi durante un periodo reso più complicato dall'impennata del costo della vita non è sostenibile.

 

black friday

Tutti i lavoratori coinvolti, a livello europeo, chiedono un adeguamento dei salari. Da AirFrance alla Royal Mail, da Walmart alle società dei servizi aeroportuali, chiedono alle aziende di adeguare i salari colpiti dalla perdita del potere d'acquisto. In un'ondata di iniziative che minaccia di prolungarsi fino alle festività natalizie.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI CERTO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"