denise pipitone

SI RIAPRONO LE INDAGINI SULLA SCOMPARSA DI DENISE PIPITONE: CI SONO STATI DEPISTAGGI O ERRORI NELL’INCHIESTA? - LA PM CHE SI OCCUPO' DELLA VICENDA CONFIDO' DI AVER AVUTO GROSSE DIFFICOLTÀ NELLE INDAGINI POICHÉ "DOPO TRE GIORNI TUTTE LE PERSONE SOTTOPOSTE A INTERCETTAZIONI GIÀ SAPEVANO DI ESSERE SOTTO CONTROLLO’’ – L'IPOTESI DI OCCULTAMENTO DELLE PROVE - L'EX PROCURATORE DI MARSALA: "UNA NUOVA INCHIESTA PUÒ AVERE UN SENSO SE C'È UN FATTO RILEVANTE, MA SE LA SITUAZIONE RESTA IMMUTATA A COSA SERVE?’’

Tiziana Lapelosa per "Libero quotidiano"

 

DENISE PIPITONE PIERA MAGGIO 2

«Cercate vicino», andava ripetendo Piera Maggio. «Cercato vicino». E vicino si cercò, ma poco e male nelle ore e nei giorni che seguirono quel primo settembre del 2004, quando di sua figlia, quattro anni, si persero le tracce da Mazara del Vallo, Trapani. Ora, a diciassette anni di distanza, dopo speranze più volte riaccese e altrettante spente di riabbracciare una bimba ormai donna, il caso Denis Pipitone si riapre.

 

E le indagini del nuovo fascicolo della procura di Marsala riguardano eventuali depistaggi e fughe di notizie che avrebbero condizionato le ricerche e di conseguenza, il mancato ritrovamento della bambina. Ad occuparsi per prima della vicenda fu la pm Maria Angioni, oggi giudice a Sassari.

olesya rostova piera maggio denise pipitone

 

All' indomani della "messa in scena" alla televisione russa, quasi un mese fa, su tale Olesya Rostova che si sperava essere Denise Pipitone ma che poi si è rivelato essere una montatura, la Angioni aveva confidato di «aver avuto grosse difficoltà» nel corso delle indagini sulla scomparsa di Denise, che «dopo tre giorni tutte le persone sottoposte a intercettazioni già sapevano di essere sotto controllo».

 

Ed è da qui che, sotto la supervisione del procuratore capo Vincenzo Pantaleo e dei sostituti procuratori Roberto Piscitello e Giuliana Rana, la procura siciliana è ripartita per aprire un nuovo fascicolo.

 

Come primo atto ha chiamato a testimoniare proprio la Angioni, che all' epoca coordinò le indagini, misti a fatti "strani". Non sappiamo se ieri mattina abbia detto qualcosa in più rispetto a quel che già si sapeva e che è emerso al processo che ha visto imputata Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise.

DENISE PIPITONE 2

 

Quando venne lasciata in una stanza insieme alla madre Anna Corona (contro di lei era stato aperto un fascicolo per omicidio chiuso poi con un' archiviazione) i dialoghi tra le due donne risultano "stranamente" sporcati dal rumore del condizionatore sotto il quale era stata messa la cimice, lasciando la finestra aperta. Coincidenza? Errore?

 

Jessica Pulizzi viene assolta e pure il suo fidanzato Gaspare Ghaleb accusato di false dichiarazioni, nulla avrà a che fare con la giustizia. Jessica, lo ricordiamo, è la sorellastra di Denise, e all' epoca dei fatti aveva 17 anni. Insieme alla madre e alla sorella Alice nutriva un odio profondo nei confronti di Piera, mamma di Denise, che le avrebbe portato via il padre, Piero Pulizzi.

DENISE PIPITONE PIERO PULIZZI

 

Quest' ultimo, infatti, quando il marito di Piera Maggio era in Germania per lavoro, si innamorò di Piera e dalla loro relazione nacque Denise, che però verrà riconosciuta dal marito di DENISEFPU che di cognome fa Pipitone. Entrambi lasceranno poi i rispettivi partner. Gli elementi per una vendetta ci sarebbero stati tutti, ma non le prove.

 

È possibile - e questa è l' ipotesi sulla quale si lavora dopo 17 anni - che qualora fossero esistite, sarebbero state viziate. Inoltre, all' epoca dei fatti, voci di paese parlavano di una relazione tra un esponente delle forze dell' ordine e un' amica della Corona. Da qui la possibile fuga di notizie. Ma sono tutte ipotesi.

 

DENISE PIPITONE

Il timore è che il nuovo filone di indagini possa essere un ulteriore buco nell' acqua. Almeno stando alle parole dell'ex procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa. Dice: «Una nuova inchiesta sul caso Denise può avere un senso se c' è un fatto rilevante, cioè se qualcuno dice una cosa che all' epoca non fu detta, ma se la situazione resta immutata a cosa serve una nuova indagine della Procura? Per accertare eventuali negligenze della Polizia o della Procura? A cosa approda?».

 

denise pipitone PIERA MAGGIO

E su eventuali depistaggi dice: «Ammesso che si accerti che sia stato fatto un depistaggio, con dolo, qui sembra invece si tratti di casi di negligenza, forse della Polizia, dopo 17 anni è tutto prescritto. Non c' è il reato di depistaggio ma di abuso d' ufficio o calunnia, che si prescrive dopo sei anni». «L' indagine che andava fatta», conclude il magistrato, «era quella di Milano, su quel video girato da un metronotte in cui si vedeva una bimba. Era sicuramente Denise, al 99 per cento, ci metto la mano sul fuoco».

PIERA MAGGIO A CHI L'HA VISTO

 

Intanto il sindaco di Mazara, Salvatore Quinci, fa sapere che l' intera giornata di domani sarà dedicata a Denise, con appuntamenti televisivi e manifestazioni. Presenti i genitori, Piera Maggio e Piero Pulizzi. Ancora una volta messi a dura prova.

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