maiali litigio

SO' MAIALI MA NON SONO BESTIE - UNO STUDIO DELL'UNIVERSITÀ DI TORINO HA RIVELATO CHE IN CASO DI LITI TRA DUE SUINI, UN TERZO PUÒ DECIDERE DI INTERVENIRE PER CALMARE GLI ANIMI - A SECONDA DELLA SITUAZIONE, UN MAIALE POTREBBE ANDARE A CONSOLARE L'AGGREDITO OPPURE CERCARE DI CALMARE L'AGGRESSORE - QUESTI COMPORTAMENTI SONO PIÙ COMUNI TRA ANIMALI NON IMPARENTATI, VISTO CHE...

Simone Valesini per www.today.it

 

Maiali

Può dispiacere ammetterlo, visto che sono sul menù della nostra specie da migliaia di anni, ma i maiali ci somigliano molto. Sul fronte biologico, tanto che i trapianti di organi e tessuti di maiale nell'uomo è considerata una delle più promettenti frontiere della chirurgia per i prossimi anni.

 

Ma anche su un piano più profondo: i maiali sono infatti animali intelligenti, che costruiscono gruppi sociali con rapporti complessi e intricati, molto simili ai nostri. Un esempio? In caso di liti, un maiale “spettatore” può decidere di intervenire per sedare gli animi, consolando l'aggredito o rabbonendo l'aggressore per evitare che persista nei suoi atteggiamenti violenti.

 

Maiali 3

La scoperta arriva da uno studio dell'Università di Torino, pubblicato negli scorsi giorni sulla rivista Animal Cognition. La ricerca, guidata dai socio-biologi Giada Cordoni e Ivan Norscia, ha coinvolto 104 maiali domestici allevati allo stato semi-brado in un agriturismo etico sulle colline torinesi.

 

Per sei mesi gli scienziati hanno monitorato le interazioni all'interno del branco di suini, prendendo nota dei conflitti avvenuti, e degli esiti che hanno avuto. Grazie a un campionamento genetico sono stati anche ricostruiti i legami di parentela tra gli animali, in modo da verificare se i legami di sangue influenzassero le relazioni e la risoluzione dei conflitti.

 

Maiali 2

E in effetti, una prima somiglianza con la nostra specie è emersa proprio nel comportamento che hanno in caso di litigi con i propri familiari: i comportamenti indirizzati alla riconciliazione sono infatti molto più comuni tra animali non imparentati, rispetto a quanto non avvenga tra consanguinei.

 

In qualche modo, i maiali non sembrano badare tanto alla forma quando si tratta di fare la pace con i propri familiari (con i quali un buon rapporto è probabilmente dato per scontato anche al termine di un conflitto), mentre si impegnano al contrario in atteggiamenti pacificatori quando i conflitti coinvolgono esemplari con cui non sono imparentati, e con i quali i rapporti potrebbero rimanere tesi, compromettendo a lungo andare la coesione del branco.

maiale

 

Guardano al comportamento degli altri membri del branco esterni al conflitto, i ricercatori hanno notato esiti differenti legati a quale dei due esemplari coinvolti nella lite viene approcciato dall'esemplare spettatore. Se il maiale esterno al conflitto decide di interagire con l'aggredito, il suo intervento sembra avere un effetto consolatorio, riducendo l'ansia della vittima (calcolata in termini di comportamenti come scuotere il corpo o la testa, masticare a vuoto, grattarsi o sbadigliare, che esprimono una condizione di stress dell'animale).

maiale 4

 

Se invece decide di approcciare l'aggressore, il risultato è una riduzione di nuovi comportamenti violenti nei confronti della vittima o di altri maiali del branco. In qualche modo, insomma, l'intervento dello spettatore sembra indirizzato a calmare l'aggressore, così da stroncare sul nascere nuove potenziali tensioni.

 

maiale 1

Entrambi i tipi di intervento di maiali estranei al conflitto (sia quelli indirizzati a consolare la vittima che quelli per calmare l'aggressore) sono risultati molto più comuni se uno dei due esemplari coinvolti nel litigio era imparentato direttamente con l'animale spettatore. Come interpretare i risultati? Gli autori della ricerca ammettono che si tratta di uno studio svolto su un unico gruppo di maiali, in condizioni di semi cattività, e i risultati potrebbero quindi non risultare veri in situazioni diverse, o in caso di branchi di maiali selvatici.

maiale 5

 

Pur con questi limiti, i comportamenti osservati lascerebbero supporre che questi animali possiedano capacità di regolazione socio-emozionale, con cui possono intervenire per modificare le conseguenze emotive di un conflitto. Proprio come noi, insomma, dopo un litigio anche un maiale può avere bisogno di una spalla su cui piangere, o di un amico che lo aiuti a calmarsi.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?