SOTTO SCORTA IL DIRETTORE DI REPUBBLICA CARLO VERDELLI A SEGUITO DELLE REITERATE MINACCE RICEVUTE NEL CORSO DEGLI ULTIMI DUE MESI – “VERDELLI NON È SOLO, A PROTEGGERLO NON SARANNO SOLTANTO GLI AGENTI ADDETTI ALLA SUA SICUREZZA, MA TUTTI I 360 GIORNALISTI DI REPUBBLICA. PERCHÉ METTERE SOTTO SCORTA IL DIRETTORE, SIGNIFICA METTERE SOTTO SCORTA L’INTERO NOSTRO GIORNALE” - LA NOSTRA SOLIDARIETA'

-

Condividi questo articolo


Carlo Verdelli Carlo Verdelli

Comunicato del Cdr di Repubblica

 

In uno dei momenti più difficili per il Paese, in redazione è arrivata una notizia che speravamo di non ricevere. Il nostro direttore, Carlo Verdelli, da sabato scorso è stato messo sotto scorta. Il dispositivo di protezione è stato deciso dal Viminale a seguito delle reiterate minacce ricevute nel corso degli ultimi due mesi, tali da rappresentare un pericolo grave e attuale per la sua incolumità.

carlo verdelli federica angeli foto di bacco carlo verdelli federica angeli foto di bacco

 

Una misura, la tutela disposta dallo Stato, che riporta agli anni più bui del terrorismo.

 

Pertanto, nel ringraziare le forze dell’ordine per le indagini che stanno svolgendo, la Redazione si stringe intorno al suo direttore e manda un messaggio chiaro agli autori delle minacce: Verdelli non è solo, a proteggerlo non saranno soltanto gli agenti addetti alla sua sicurezza, ma tutti i 360 giornalisti di Repubblica. Perché mettere sotto scorta il direttore,  significa mettere sotto scorta l’intero nostro giornale.

carlo verdelli eugenio scalfari foto di bacco (1) carlo verdelli eugenio scalfari foto di bacco (1)

 

La solidarietà di Renzi

L'ex premier e leader di Iv Matteo Renzi solidarizza con il direttore di Repubblica. "Solidarietà al direttore Verdelli. E a tutte le giornaliste e i giornalisti non solo di Repubblica". Lo ha scritto l'ex premier e leader di Iv su twitter.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…