ndrangheta gennaro pulice

LA STORIA DI GENNARO PULICE, CLASSE 1978, KILLER DI ‘NDRANGHETA DETTO “IL PROFESSORE” - AVEVA DUE LAUREE, APRÌ UN UFFICIO DI CONSULENZA GIURIDICA A CATANZARO, INSEGNANDO AGLI AFFILIATI COSA FOSSE IL CREDITO D’IMPOSTA - SPIEGÒ LORO COME UTILIZZARE I FONDI UE E RIUSCÌ A COMPILARE I MODULI PER OTTENERLI - LA SUA ASCESA CRIMINALE RACCONTATA NEL LIBRO “I KILLER DELLA ‘NDRANGHETA” DI KLAUS DAVI

Estratto del libro “I killer della ‘Ndrangheta” di Klaus Davi - Edizioni Piemme

 

Gennaro Pulice, il “Killer Professore”

 

klaus davi i killer della ndrangheta

[…] in un’ideale classifica dei killer di ’ndrangheta, Gennaro Pulice sarebbe presente nella fascia alta, per talento e per meriti. Gennaro nacque nel 1978 in una famiglia dalla radicata tradizione mafiosa. Suo padre, Pietro, fu ammazzato il 23 maggio 1994, nell’ambito di una faida iniziata negli anni Settanta. I suoi nonni e i suoi avi erano collegati con i Torcasio, e percio lui apparteneva a una famiglia di ’ndrangheta “tradizionale” […]

 

[…] Gennaro […] e gia passato alla storia della ’ndrangheta […] per la sua cultura e il suo spiccato senso per gli studi […] dopo le scuole medie si iscrisse al liceo classico […] e si diplomo quasi con il massimo dei voti. […] durante i suoi numerosi e ripetuti soggiorni in carcere consegui ben due lauree: una in giurisprudenza e una in scienze giuridiche. Non sostenne mai l’esame di stato come avvocato, pero a un certo punto apri un ufficio di consulenza giuridica a Catanzaro. […] insegno agli affiliati che cosa fosse il credito d’imposta. Spiego loro i fondi ue e riusci a compilare perfettamente i moduli per chiederli, in modo da ottenere vari finanziamenti dagli enti pubblici.

gennaro pulice

 

La sua formazione criminale, invece, fu molto canonica. La sua famiglia lo uso fin da quando era preadolescente per compiere piccole estorsioni e per collocare bottiglie incendiarie davanti ai negozi; a lui spettava il lavoro manuale, quello di una sorta di operaio mafioso. […] Ma per fare il salto di qualita bisognava essere pronti a tutto. E lui decise di diventare un killer: il “killer professore”.

 

Il primo omicidio lo commise nel 1995 a soli 15 anni, quando un giorno suo nonno gli mise una pistola in mano e gli disse: «Vai ad ammazzare l’assassino di tuo padre, tu sei piccolo e non possono farti niente». E lui ando. Era il giorno dell’anniversario dell’uccisione di suo padre, il 23 maggio. La vittima era un commerciante di Lamezia e Gennaro Pulice l’ammazzo senza esitare davanti a un supermercato in via Colelli, nel centro di Lamezia Terme.

 

gennaro pulice

Da quel momento il giovane Gennaro Pulice inizio la scalata nelle cosche […] La svolta, o il vero “salto di qualita”, arrivo nel 1995 […]: «[…] Io stavo con i Cannizzaro, […] per loro mi occupavo degli omicidi, ero il loro killer. Ero giovane e affidabile: loro mi davano un incarico, mi davano le armi e io colpivo. Abbiamo ammazzato uno dopo l’altro tutti i Torcasio e i loro amici, ci siamo presi la citta. Il 12 maggio del 1996, in localita Carra-Frasse di Lamezia, ho sparato con una pistola calibro 7.65 parabellum e ammazzato Antonio Dattilo; poi ho sotterrato il cadavere. Eravamo molto amici con Dattilo, per questo mi e stato facile fissare un appuntamento con lui. […] Dattilo e dovuto morire perche aveva rubato un’auto senza il permesso del clan […]».

 

[…] Nel 1998 Giuseppe Cannizzaro fu ammazzato dai Torcasio. Di conseguenza la consorteria Cannizzaro-Da Ponte-Iannazzo decreto la condanna a morte di tutti i Torcasio, e a Pulice dettero l’incarico di eliminare gli esponenti piu importanti. Ecco il suo racconto:

gennaro pulice

«Il 23 maggio del 2003 ammazzai Antonio Torcasio proprio davanti alla porta del commissariato perche non era facile prenderlo. […] tre volte a settimana andava in commissariato per firmare perche sottoposto a sorveglianza speciale e che, sentendosi in pericolo, quando andava a firmare adottava una strategia: prima si nascondeva nel bagagliaio della Peugeot di sua sorella che lo portava da un altro fratello, poi indossava un casco e raggiungeva il vicino commissariato in Vespa. Dopo tantissimi appostamenti decidemmo che quello era il momento giusto. A bordo di una moto, io insieme con un’altra persona lo ammazzammo. Indossavamo il casco, appena lo vedemmo uscire dal cancelletto del commissariato lo crivellammo di colpi e mori proprio li». […]

 

Dal punto di vista strettamente mafioso, Pulice era un tipo abbastanza spregiudicato ma era sempre lucido. […] non si e mai drogato prima di compiere i suoi delitti, cosa che invece succede molto spesso nelle cosche, soprattutto negli ultimi anni, mentre una volta non accadeva mai. Adesso invece i killer assumono cocaina per farsi coraggio, pero cosi facendo non sono molto lucidi nell’esecuzione.

 

colpo alla ndrangheta

Aveva una grande confidenza con le armi. Come tanti, Gennaro Pulice era cresciuto con la pistola; sapeva come si spara, come funziona un caricatore, come funziona un mitragliere. […]

 

Lo stesso rigore e precisione che Pulice poneva nello studio scolastico e in quello delle armi caratterizzavano i suoi rituali nell’uccidere. Anzitutto, per recarsi sul luogo in cui avrebbe commesso il delitto si serviva di un mezzo rubato […] che non doveva appartenere ne a qualcuno riconducibile alla cosca ne a qualche amico. Dopo l’omicidio, il mezzo veniva sistematicamente incendiato.

 

ndrangheta

La pianificazione e l’esecuzione di un delitto di ’ndrangheta si avvalgono […] del controllo capillare del territorio. Di conseguenza la cosca di cui Pulice era il killer conosceva perfettamente la collocazione di tutte le telecamere in citta; con questa mappa precisa, tutti i mezzi utilizzati per gli omicidi venivano abbandonati e incendiati in zone dove non c’erano telecamere. […] il controllo del territorio avveniva anche grazie a un’attivita affidata a ragazzini, che vengono ancora chiamati “specchietti”, e armati di telefonini avvisano i loro superiori quando passa un nemico, o nel momento in cui individuano la vittima designata da abbattere.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."