juan carlos

TANA DEL REY – DOV’È SCAPPATO JUAN CARLOS? FORSE IN PORTOGALLO O NELLA REPUBBLICA DOMINICANA - DEL RESTO IL RE È ABITUATO AD ANDARE ALL’ESTERO, SOPRATTUTTO PER INCONTRI INFORMALI CON LE AMANTI – MA CHE SUCCEDE SE LE INDAGINI SI METTONO MALE? L’AVVOCATO RASSICURA: “RESTA A DISPOSIZIONE DELL’AUTORITÀ” – COSA SAPEVA IL FIGLIO FELIPE DELLE TANGENTI? C’ERA ANCHE LUI COME BENEFICIARIO DEL FONDO PANAMENSE LUCUM…

 

 

 

felipe e juan carlos

1 - L'ULTIMA FUGA DI JUAN CARLOS IN ESILIO PER SALVARE LA MONARCHIA

Francesco Olivo per “la Stampa”

 

La fuga di Juan Carlos ora è completa: «Ti comunico la mia meditata decisione di trasferirmi fuori dalla Spagna». Il destinatario della lettera del re emerito è il figlio Felipe, il vero artefice di queste mossa clamorosa, ma non inaspettata: mandare in esilio il padre per provare a salvare la monarchia.

 

juan carlos e la regina sofia

Quando la Casa Reale diffonde il comunicato, Juan Carlos, 82 anni, è già all'estero, praticamente nascosto, forse in Portogallo o nella Repubblica Domenicana dove alcuni amici gli hanno già da tempo offerto ospitalità. La moglie Sofia, invece, ora a Maiorca, resterà nel palazzo della Zarzuela.

 

salman bin abdulaziz al saud juan carlos

D'altronde il re simbolo della transizione, che aveva difeso la democrazia dopo essere stato investito da Franco, non poteva restare un minuto in più nel Paese che tanta gloria gli aveva attribuito. Ormai non passava giorno senza che arrivassero dettagli sulla sua spregiudicata ultima fase del trono, sulla quale la giustizia dopo molti anni di indulgenza preventiva aveva cominciato a mettere gli occhi.

 

JUAN CARLOS CORINNA

Le accuse sul tavolo sono gravi, anche volendo prescindere dagli standard etici minimi richiesti a un monarca: aver ricevuto commissioni per 65 milioni dai sauditi per gli appalti dell'alta velocità ferroviaria da Medina a La Mecca e soprattutto possedere conti milionari in Svizzera, che amministravano fondi nei paradisi fiscali, gestiti attraverso prestanomi.

 

mohammed bin salman con felipe e la moglie

Di queste vicende, raccontate, magari con malanimo, dalla sua ex amante Corinna Larsen, lui, il sovrano emerito non ha mai parlato. Tanto assurde però non devono essere sembrate al figlio Felipe, che lo scorso 16 marzo, nelle ore più drammatiche della pandemia, aveva pubblicamente rinunciato all'eredità del padre, evidentemente considerata poco pulita.

 

Formalmente il re emerito non è indagato né in Svizzera, né in Spagna, dove gode dell'immunità fino al 2014. Ma il Tribunale supremo di Madrid ha cominciato a investigare, convocando Corinna Larsen per il prossimo autunno. Insomma, niente di buono all'orizzonte. La formula trovata per giustificare l'autoesilio è abbastanza diretta per il linguaggio di corte: «Alcuni fatti del passato della mia privata che stanno generando ripercussione».

juan carlos e corinna zu sayn wittgenstein 1

 

La «ripercussione», è in realtà una indignazione generalizzata e condivisa dalla grande maggioranza degli spagnoli e non soltanto quelli apertamente repubblicani. Passino le amanti, ma l'idea che il sovrano avesse ricevuto commissioni milionarie per una gara d'appalto era troppo anche per i tanti che vedono la monarchia come un pilastro dello Stato, da non mettere in discussione.

 

corinna zu sayn wittgenstein

Persino il governo socialista (tutt' altro che ostile alla Casa Reale) si era dovuto esprimere: «Leggiamo queste storie con inquietudine», aveva detto un mese fa il premier Pedro Sánchez, consapevole che Felipe sarebbe corso ai ripari. Così, ieri sera fonti del governo sottolineavano «il senso di esemplarità e di trasparenza che ha sempre guidato sua maestà». L'operazione è chiara: Felipe ha sacrificato il padre per difendere la corona. Ma se cambiare la costituzione oggi pare impossibile, la legittimità dell'istituzione scricchiola.

 

SANCHEZ IGLESIAS

Il vice di Sánchez, Pablo Iglesias, leader di Podemos lo dice apertamente: «Fuggire all'estero è un comportamento indegno di un ex Capo di Stato che lascia la monarchia in una posizione molto compromessa. Per rispetto dei cittadini e della democrazia, Juan Carlos dovrebbe rispondere delle sue azioni in Spagna e davanti al suo popolo».

 

L'avvocato del monarca prova a rassicurare: «Resta a disposizione dell'autorità giudiziaria». La fuga di Juan Carlos in fondo era cominciata molto prima. All'estero d'altronde il re andava spesso e volentieri e non solo per visite ufficiali, ma soprattutto per quelle informali con amici (e "amiche", come la stampa nazionale chiamava le amanti).

 

le regine sofia e letizia con le figlie sotto lo sguardo di juan carlos e felipe

L'ultima di queste trasferte spensierate però era finita malissimo: nel 2012, con la Spagna sul bordo del precipizio finanziario, il sovrano va a caccia in Botswana, al termine di una battuta si fa ritratto fucili alla mano, con accanto Corinna e alle spalle un elefante abbattuto.

 

La macabra soddisfazione dura poco dopo: Juan Carlos cade e si rompe l'anca, viene trasportato in aereo a Madrid e la storia diventa pubblica. Lo scandalo è tale che il re è costretto a dichiarazione inedite: «Mi dispiace molto, ho sbagliato e non succederà più». Non basta, qualcosa si rompe con la società spagnola. Quello che tutti chiamavano il "re campechano" (il re alla mano), improvvisamente aveva smesso di essere in sintonia con il suo Paese.

 

intervento tv di Juan Carlos contro Tejero

Quell'esuberanza nello stile di vita, tanto apprezzata da molti sudditi, era sfociata in qualcosa di perverso. Prima di abdicare, due anni dopo, altri guai gli arrivano dalla figlia Cristina e dal genero Iñaki Urdangarin, l'ex olimpionico di pallamano che a causa di consulenze poco trasparenti, oggi esce dal carcere solo grazie a dei permessi per buona condotta.

 

Lasciare il trono però non basta, perché nel frattempo Corinna comincia a parlare, prima con un commissario di polizia con il vizio del ricatto e poi con i giudici svizzeri che aprono un'inchiesta per riciclaggio. Una bella tempesta istituzionale in mezzo a quella economica e sanitaria. Tutte cose che Juan Carlos osserverà da lontano.

 

juan carlos

2 - AMANTI, YACHT E DENARO COSÌ I VIZI DEL PADRE POSSONO TRAVOLGERE IL FIGLIO

Vittorio Sabadin per “la Stampa”

 

La madre della regina Elisabetta, Elizabeth Bowes-Lyon, alla fine della Seconda Guerra Mondiale aveva detto alla figlia che con il conflitto era finito anche il tempo nel quale le monarchie giustificavano la loro esistenza con il diritto divino. Da quel momento il diritto a regnare andava giustificato ogni giorno, con un comportamento esemplare al servizio del paese.

 

Re Juan Carlos lo ha fatto una sola volta, il 23 febbraio 1981, quando ha fermato con un discorso in tv il golpe del tenente colonnello Antonio Tejero. Per il resto solo donne e soldi, soldi e donne. L'approccio con Diana I francesi dicono "cherchez la femme", gli inglesi "follow the money.

 

Seguendo entrambe le piste, e arrivando nel punto in cui a volte si uniscono, si poteva incontrare l'ex re di Spagna, una patetica figura che ha umiliato la moglie Sofia con decine di amanti. Ci provò anche con la principessa Diana, regalandole sul suo yacht un orologio da centinaia di migliaia di euro.

 

re juan carlos con lady diana

Forse di queste avventure gli spagnoli lo avrebbero perdonato. Ma Juan Carlos ha sottratto risorse al proprio Paese, intascando tangenti dai sauditi e da chissà quanti altri. Deve esserci qualcosa nel Dna della famiglia, dato che anche l'infanta Cristina, la sua figlia minore, è stata privata del titolo di duchessa ed è in esilio a Ginevra, accusata con il marito di truffa.

 

Il regno dei Windsor ha resistito a molti scandali, perché non riguardavano i soldi. Il regno dei Borbone sprofonda invece nel ridicolo. Re Felipe non poteva reggere ancora le pressioni che arrivavano al palazzo della Zarzuela perché prendesse finalmente una decisione, magari l'espulsione di Juan Carlos dalla famiglia reale.

felipe, juan carlos e letizia

 

Felipe aveva già annunciato di rinunciare all'eredità personale del padre e gli aveva tolto l'appannaggio di soldi pubblici, ma non è bastato a placare gli animi. Ora si fa finta che sia stato l'ex re a decidere di lasciare il paese «de momento», come ha scritto nella lettera, per salvaguardare il suo «retaggio e la sua dignità».

 

juan carlos abdica e incorona re il figlio felipe

La parola esilio è tabù in Spagna dai tempi del Franchismo, e non si può più pronunciare. Ma tutti sanno che questo è un esilio dal quale Juan Carlos non tornerà, altro che «per il momento». Gli spagnoli sono arrabbiati, semplificano dicendo che i soldi che ha preso per sé potevano servire agli ospedali per fermare la crisi del covid.

 

Ma dopo l'ennesimo scandalo, nelle manifestazioni si sente anche a dire «ní virus ní corona», e Felipe comincia a temere che le colpe dei padri possano ancora una volta ricadere sui figli. E' successo a Umberto II di Savoia, può capitare anche a lui.

juan carlos lady diana principe carlo e juan carlos juan carlos abdullahJUAN CARLOS 4juan carlosCRISTIANO RONALDO SILVIO BERLUSCONI JUAN CARLOSjuan carlos sofia juan carlos abdullahjuan carlos mohammed bin salmanfelipe e mohammed bin salmansalman bin abdulaziz al saud juan carlos 1juan carlos 23juan carlos e la regina sofia in un ritratto ufficiale del 2020felipe vi con juan carlos e leonor juan carlos 2juan carlos con papa francesco

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?