ponte genova morandi

UNA TRAGEDIA CHE SI POTEVA EVITARE - TROVATO UN REPORT DEL 2014 IGNORATO DA ATLANTIA: “IL PONTE MORANDI È A RISCHIO CROLLO” - ERA NEL REGISTRO DIGITALE NONOSTANTE LA SOCIETÀ HA FINORA DICHIARATO CHE NESSUN REPORT DI SPEA (SOCIETÀ DELEGATA AL MONITORAGGIO DELLA RETE AUTOSTRADALE) AVEVA CREATO ALLARME - PER OLTRE DUE ANNI È PASSATO PER I CDA DEL GRUPPO MA DAL 2017 LA DICITURA DIVENTA "PERDITA DI STABILITÀ" - LA PROCURA DI GENOVA INDAGA SUGLI ALLARMI SOTTOVALUTATI…

Giuseppe Filetto e Marco Lignana per “la Repubblica”

 

crollo ponte morandi genova 19

Lo hanno scovato all' interno del registro digitale di Atlantia: un documento che per la prima volta svela il «rischio crollo» per il Ponte Morandi. Anche se finora i dirigenti di Autostrade per l' Italia davanti ai magistrati e ai media hanno dichiarato che per il viadotto genovese sul torrente Polcevera nessun report di Spea (società delegata al monitoraggio della rete autostradale) aveva mai messo in allarme, scritto nero su bianco del pericolo di crollo.

 

crollo ponte morandi genova 17

E però adesso, dopo 14 mesi dal disastro che fece 43 morti, si scopre che quell' attestato c' era. Lo hanno sequestrato lo scorso marzo i finanzieri del Nucleo operativo metropolitano (guidati dal tenente colonnello Giampaolo Lo Turco) e del Primo gruppo di Genova (diretto dal colonnello Ivan Bixio) nella sede di Atlantia, a Roma. E anche in quella di Autostrade per l' Italia. Quel "documento di programmazione del rischio", stilato dall' apposito Ufficio Rischio di Aspi, è passato dai vari consigli di amministrazione, sia di Autostrade che di Atlantia, la capogruppo che in Italia e in Europa controlla 14 mila chilometri di autostrade.

crollo ponte morandi genova 18

 

Dal 2014 al 2016 del "Morandi" si parla di «rischio crollo»; dal 2017, a sorpresa, la dicitura è trasformata in «rischio perdita stabilità». Che non è la stessa cosa. Lo spiega Alfio Leonardi, ingegnere oggi in pensione, ma che per 36 anni ha lavorato per il ministero delle Infrastrutture e per il provveditorato alle Opere pubbliche della Liguria e del Piemonte: «La perdita di stabilità non significa che crolli, ma si può risolvere con una lesione che si apre e che comporta la limitazione del traffico; il rischio crollo comporta invece l' immediata chiusura della struttura ».

 

crollo ponte morandi genova 15

Secondo fonti di Atlantia e di Aspi l' attestato viene presentato ai cda sia per informare gli azionisti, sia per programmare gli interventi, chiedere consulenze tecniche e studi a ditte esterne, come quello prodotto nell' autunno del 2017 dal Cesi di Milano. Va ricordato che la società di ingegneria aveva segnalato le criticità sugli stralli corrosi dall' acqua piovana e dal salino. E suggerito alcune soluzioni: controlli trimestrali mirati, applicazione di sensori e prove riflettometriche. Indicazioni che secondo le indagini sarebbero state disattese.

crollo ponte morandi genova 16

Ma non è questo il punto centrale.

 

I pm Massimo Terrile e Walter Cotugno piuttosto vogliono capire perché mai il progetto di retrofitting (di consolidamento del ponte) soltanto nel febbraio del 2018 sia stato sottoposto alla valutazione del provveditorato alle Opere pubbliche e nel giugno sia giunto al Mit, nonostante quel «rischio crollo» fosse certificato già quattro anni prima. I lavori sarebbero dovuti iniziare in autunno. Troppo tardi. Il disastro è arrivato la vigilia di Ferragosto.

 

crollo ponte morandi genova 22

Inoltre, magistrati ed investigatori chiedono ai 73 indagati di omicidio e disastro colposo plurimi come mai da una parte il ponte veniva classificato con voto inferiore a 50 (oltre questo livello si applicano misure di limitazione del traffico o chiusure).

 

Quindi con rischio basso. È però ormai chiaro dalle intercettazioni telefoniche che i monitoraggi di Spea fossero edulcorati: appunto per evitare chiusure di alcuni tratti autostradali. E soprattutto per risparmiare sui costi. Come diceva Michele Donferri Mitelli, responsabile della Manutenzioni di Aspi, ai suoi al telefono: «Che sono tutti questi 50... me li dovete toglie tutti... adesso riscrivete e fate Pescara a 40». Si riferiva al viadotto Moro di Pescara, uno dei dieci ponti entrati nell' inchiesta bis.

crollo ponte morandi genova 21

 

Eppoi, con tono perentorio: «... Devo spendere il meno possibile, sono entrati i cinesi, sono entrati i tedeschi, devo ridurre al massimo i costi... Lo capisci o non lo capisci?». I cinesi e i tedeschi entrano nell' azionariato di Atlantia nel maggio del 2017. E però c' è un altro dato che fa riflettere gli inquirenti: dal 2014 in poi le polizze assicurative sul viadotto genovese erano aumentate notevolmente.

 

CROLLO PONTE MORANDI GENOVA

Il documento finora è stato tenuto nascosto dalla procura e dalla Gdf. Un asso nella manica, da tirare fuori al momento opportuno, in sede di chiusura delle indagini e di richiesta di rinvio a giudizio. Domani chiederanno conto di quelle variazioni inspiegabili ad Antonino Galatà, ex ad di Spea, uno degli undici dirigenti raggiunti dalla misura cautelare (sospensione dal servizio per un anno). Il primo di una serie di interrogatori in procura.

 

crollo ponte morandi genova 28crollo ponte morandi 2crollo ponte morandi genova 23

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…