no vax

TUTTI NEGAZIONISTI FINO A QUANDO NON CI SI AMMALA – LE NOTIZIE DEGLI EVENTI AVVERSI DEI VACCINI NON FANNO DIMINUIRE LA FETTA DI ITALIANI CHE NON INTENDE VACCINARSI: IL 12% RIFIUTA IL SIERO E SI CONCENTRATA NEL NORD EST - I PIÙ INCLINI AL VACCINO SONO I PIÙ BENESTANTI (77%) MENTRE TRA I MENO ABBIENTI IL DATO SI ATTESTA AL 50% - LA PERCENTUALE PIÙ ELEVATA DI NO-VAX TRA GLI ELETTORI DELLA LEGA (18%) E DI FRATELLI D'ITALIA (16%), MENTRE SORPRENDE LA QUOTA LIMITATA TRA I PENTASTELLATI (6%)…

Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

NO VAX

Le notizie riguardanti gli eventi avversi causati da alcuni vaccini stanno determinando inquietudine in una parte della popolazione, basti pensare che, rispetto a due settimane fa, al crescere del numero delle persone vaccinate non accenna a diminuire la quota di coloro che non sono sicuri di volersi vaccinare o preferirebbero valutare quale vaccino fare tra quelli disponibili (20%), e aumenta la quota di coloro che dichiarano esplicitamente di rifiutare il vaccino (dall'8% al 12%). La preoccupazione è più diffusa tra le persone di condizione economica medio-bassa e bassa: tra costoro, infatti, i «cauti» e i «no-vax» rappresentano rispettivamente il 38% e il 41%, contro il 32% del dato medio nazionale e il 22% delle persone abbienti, nonché il 27% di quelle di condizione medio alta.

 

no vax e negazionisti

Riguardo agli elettorati, si registra una percentuale più elevata di no-vax tra gli elettori della Lega (18%) e di Fratelli d'Italia (16%), mentre sorprende la quota limitata tra i pentastellati (6%), che in passato avevano espresso posizioni critiche nei confronti dei vaccini. Nel complesso il 62% è già stato vaccinato (19%) o intende farlo senza indugio (43%); i più inclini al vaccino sono dunque i più benestanti (77%) mentre tra i meno abbienti il dato si attesta al 50%. E tra gli elettori primeggiano quelli del Partito democratico (84%) e delle altre forze del centrosinistra (80%), seguiti dagli elettori di Forza Italia e delle forze minori del centrodestra (69%).

 

coronavirus vaccino 11

Le opinioni sulla gestione della campagna vaccinale da parte di Regioni e governo si dividono nettamente: in entrambi i casi prevalgono, sia pure di poco, le valutazioni negative (44% per il governo e 43% per le Regioni), ma è interessante osservare le differenze nelle diverse aree geografiche: nel Nordovest vengono bocciate le Regioni e promosso il governo; nel Nordest si registra il contrario, mentre nelle regioni del Centronord (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche) prevalgono i giudizi positivi sia sull'operato delle Regioni sia su quello dell'esecutivo, e nel Centrosud (Lazio, Campania, Abruzzo e Molise) come pure nelle restanti regioni meridionali, il governo ne esce male, mentre le Regioni deludono soprattutto nel Sud e nelle Isole.

 

no vax 3

Va sottolineato che i giudizi negativi sul governo prevalgono più tra i pentastellati (65%), presumibilmente nostalgici del governo Conte, che tra gli elettori del principale partito di opposizione (FdI: 56%) e tra gli astensionisti (45%). Le difficoltà che sta incontrando la campagna vaccinale sono attribuite dagli italiani alla scarsa disponibilità dei vaccini (32%) o ai problemi di distribuzione degli stessi in tutti i territori (11%), mentre il 27% ritiene che non vi sia chiarezza tra i ruoli del governo e delle Regioni e il 9% è del parere che queste ultime non sempre siano disponibili ad applicare le direttive dell'esecutivo; da ultimo, l'11% attribuisce le responsabilità maggior ai cittadini che sono spaventati e non vogliono vaccinarsi.

 

no vax in piazza

Le opinioni non sono affatto univoche riguardo alle possibili strategie per aumentare l'efficacia della campagna: poco più di un terzo auspica una maggiore centralizzazione (37%), un po' meno di un terzo (31%) al contrario vorrebbe un maggior decentramento, assegnando più poteri alle Regioni, e un ultimo terzo (32%) non ha un parere in proposito. I sostenitori del decentramento prevalgono solo nelle regioni del Nordest (46%) e tra gli elettori della Lega (57%). Oltre otto italiani su dieci (82%) sono persuasi che per riaprire tutte le attività e tornare ad una vita normale sia necessario vaccinare almeno il 70%-80% della popolazione.

 

code per il vaccino astrazeneca a palermo 9

A questo proposito il 17% si dichiara ottimista riguardo al raggiungimento dell'obiettivo entro il prossimo settembre e il 34% entro la fine dell'anno; un altro 34% invece si aspetta tempi più lunghi (un anno e oltre). Lo scenario che si sta delineando è piuttosto complesso: la preoccupazione per il Covid si mantiene elevata a causa delle varianti del virus e del numero quotidiano di decessi che non diminuisce in misura significativa, e coesiste con la preoccupazione sul fronte economico; la campagna vaccinale, nonostante l'apprezzato cambio di passo apportato dal generale Francesco Paolo Figliuolo, procede a rilento rispetto alle elevate aspettative espresse dai cittadini; gli eventi avversi e le decisioni di alcuni Paesi di sospendere l'utilizzo di un paio di vaccini hanno aumentato l'allarme e la confusione; le competenze concorrenti tra Stato e Regioni in materia di sanità aumentano il disorientamento.

 

no vax

E sono i ceti popolari e i residenti nelle regioni meridionali a mostrare più sconcerto rispetto alla situazione attuale e più delusione nei confronti del governo. Insomma, ora più che mai sembra opportuno comunicare obiettivi raggiungibili, in termini di numero di somministrazioni quotidiane (fissando un obiettivo realistico, dato che quello di 500.000 vaccinati da raggiungere in aprile è stato disatteso) e percentuale della popolazione vaccinata, obiettivi a fronte dei quali definire i diversi termini di apertura delle attività. Sarebbe la classica luce in fondo al tunnel.

NO VAX code vaccino cataniavaccino astrazenecavaccino astrazeneca 2coronavirus vaccino vaccino astrazeneca vaccinatori 8code per il vaccino astrazeneca a palermo 7VACCINO COVIDcode per il vaccino astrazeneca a palermo 6regione lombardia vaccino 3code per il vaccino astrazeneca a palermo 4no vax

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...