coltello 18enne accoltella madre pavia

UOMINI CHE ODIANO LE DONNE – OMICIDIO HORROR A PORDENONE DOVE UN INFERMIERE DI 33 ANNI HA UCCISO LA COMPAGNA 34ENNE E SI È PRESENTATO IN QUESTURA CON LE MANI SPORCHE DI SANGUE: DOPO AVERLA ACCOLTELLATA, COLPENDOLA RIPETUTAMENTE AL COLLO, HA MENTITO AGLI AGENTI DICENDO DI AVER LOTTATO CONTRO UN LADRO CHE SI ERA INTRUFOLATO IN CASA – MA SOTTO TORCHIO È CROLLATO RACCONTANDO CHE…

Alessio Ribaudo per "www.corriere.it"

 

violenza sulle donne 1

La scena che si è presentata agli agenti della questura di Pordenone è quella di un film horror: un infermiere di 33 anni, con le mani ancora sporche di sangue, citofona intorno all’una di notte. Entra e racconta che, poco prima, nella sua abitazione di Roveredo in Piano, ha sorpreso un ladro e lui, coraggiosamente, lo ha affrontato a mani nude.

 

Il poliziotto che raccoglie la denuncia, però, non crede alla versione dell’uomo perché le ferite sulle mani più che da colluttazione sembrano da arma da taglio. Così lo inizia a torchiare sino a quando Giuseppe Forciniti non crolla e ammette di aver avuto una lite con la compagna Aurelia Laurenti, 34 anni e di averle inferto alcune coltellate mortali al collo.

 

accoltella compagna

Il sopralluogo

Gli agenti della Volante e della Squadra Mobile sono subito corsi nell’abitazione dove l’omicida aveva raccontato di aver ucciso la donna e l’hanno ritrovata in casa riversa su un fianco, in camera da letto, senza vita. Lascia due figli di 8 e 3 anni che non hanno assistito alla tragedia perché dormivano dai nonni. Poco dopo è arrivato anche il pubblico ministero Federico Facchin che poi si è recato in questura per interrogare l’uomo che è stato arrestato omicidio volontario pluriaggravato. La casa è stata posto sotto sequestro in attesa dei rilievi da parte dei tecnici dell’Ert (Esperti Ricerca Tracce) della Polizia Scientifica di Padova.

 

Le reazioni

violenza sulle donne 3

Nel piccolo centro, nessuno si sarebbe atteso questo epilogo. Lei viene descritta come una donna solare e mamma molto premurosa e affettuosa. «È una tragedia immane, che non possiamo spiegarci — spiega il sindaco Paolo Nadal — e come istituzioni non avevamo nessuna segnalazione di rapporti anomali, nemmeno dai Servizi sociali. Siamo attoniti e addolorati: la coppia si era stabilita in città nel 2013 e avevano scelto di vivere nel quartiere che nei primi anni Duemila ha ospitato i militari della Base Usaf di Aviano e che poi era stato riconvertito».

 

accoltella compagna

Un delitto così efferato che l’avvocatessa Rossana Rovere, già presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia di Pordenone, ha rinunciato a difendere Forciniti. «Non sono serena, non posso accettare l’incarico — ha detto il legale — l’indagato mi conosceva e ha indicato me quando gli è stato chiesto chi dovesse patrocinare la sua difesa, ma non posso accettare l’incarico. In questi minuti si sta procedendo a indicare l’avvocato d’ufficio: io non posso assumere le difese di quest’uomo, dopo una vita e una carriera spese a promuovere la tutela dei diritti delle donne».

 

I precedenti

violenza donne

È stato un mercoledì terribile in Friuli. Proprio ieri che era la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. A Cadoneghe, nel Padovano, il trentanovenne marocchino Jennati Abdelfettah, ha ucciso a coltellate la compagna Aychanata El Abioui mentre lei dormiva e poi ha chiamato i carabinieri: «Ho ammazzato mia moglie, venite a prendermi». I militari l’hanno trovata ancora sul letto con due fendenti all’altezza del cuore. La coppia, sposata dal 2008, abitava insieme ai tre figli — la più piccola ha appena 4 anni, il maggiore 9 — che sono stati affidati a un’amica della famiglia. Aycha aveva denunciato El Abioui spiegando ai carabinieri un clima di minacce di morte e vessazioni subite dal marito che sembrava ossessionato dalla gelosia e temeva che lo tradisse.

 

accoltella compagna

«Mi ha detto: “Ti avrei voluto infilare un coltello nella schiena mentre dormivi ma ho pensato ai nostri figli e mi è passata l’idea”», aveva messo a verbale. La giovane donna aveva abortito un mese fa e aveva anche raccontato di essere spiata costantemente. «Il 4 ottobre i miei figli mi hanno detto di aver visto il papà inserire nel lampadario, all’entrata di casa, una telecamera puntata sulla porta d’ingresso, e che ne ha ordinata un’altra su Amazon. Mi hanno fatto perfino vedere il pacco e sulla etichetta c’era scritto: telecamera».

 

Lei andò via di casa per un breve periodo a ottobre ma le acque sembrava si fossero calmate tanto che Aychanata ritirò la querela e rientrò in famiglia. Mercoledì, purtroppo, l’epilogo. L’ennesima vita spezzata che riporta in Friuli alla mente l’omicidio ad Aquileia di Marinella Maruel, accoltellata anche lei dal marito Livio Duca dopo un litigio oppure l’omicidio di Nadia Orlando, la ragazza che fu soffocata in auto dal fidanzato, Francesco Mazzega, a Vidulis di Dignano nel 2017.

violenza donna

 

L’uomo, poi, si era costituito a Palmanova al comando della Stradale dopo aver vagato in auto per tutta la notte con il cadavere della donna sul sedile del passeggero. Mazzega, tragedia nella tragedia, si è suicidato il 30 novembre scorso dopo che gli erano stati inflitti 30 anni di carcere. Tante troppe, le vittime di uomini violenti negli ultimi anni come Michela Baldo, di Spilimbergo, uccisa nel 2016 dall’ex convivente Manuel Venier a colpi di pistola. Poi anche lui si suicidò. Nel 2012 era stata la 22 Lisa Puzzoli ad essere uccisa a coltellate Basiliano dall’ex fidanzato Vincenzo Manduca. Lisa lo aveva denunciato più volte e quel giorno era scesa a parlargli solo perché temeva che l’uomo si sarebbe scagliato contro i familiari.

accoltella compagna

 

L’allarme

Roberto Calvani, presidente dell’Ordine degli psicologi del Friuli Venezia Giulia e segretario nazionale della categoria, lancia un allarme: «Nel nostro Paese si commette un femminicidio ogni 3 giorni e i dati raccolti in Friuli Venezia Giulia affermano che, in almeno una coppia su dieci, le ragazze subiscono già violenza fisica, sessuale o psicologica dai loro fidanzati». Secondo i dati Istat, i femminicidi avvengono più nel Nord che nel resto d’Italia. Il Centro è l’area dove ne avvengono di meno.

 

I dati

VIOLENZA DONNE

Il problema, però, attraversa tutte le Regioni, nessuna esclusa. Lo scorso anno le donne uccise da uomini violenti sono state purtroppo 111 (-22 rispetto al 2018). Però quest’anno, sulla base dei dati preliminari della Direzione centrale della Polizia il numero delle vittime, fino al mese di luglio, è in crescita (da 56 a 59). «L’effetto — spiega l’Istat — è dovuto soprattutto all’aumento degli omicidi a gennaio 2020». C’è di più.

 

«La serie storica degli omicidi per genere mostra come siano soprattutto gli omicidi di uomini a essere diminuiti in 25 anni (da 4 per 100.000 maschi nel 1992 a 0,8 nel 2017) — proseguono dall’Istat — mentre le vittime donne di omicidio sono rimaste complessivamente stabili (da 0,6 a 0,4 per 100.000 femmine)». Il diverso andamento degli omicidi per genere ha, dunque, radicalmente modificato il rapporto tra i sessi perché, tra l’altro, le donne partivano da una situazione molto più favorevole. La diminuzione nel tempo ha invece seguito ritmi molto più lenti, fino ad arrestarsi.

coltello sangue

 

Il profilo dell’omicida

Se si scende nel dettaglio del profilo dell’omicida si capisce come spesso si è vittima di una persona che si conosce: l’88,3 per cento di chi ha ucciso nel 2019 conosceva la sua vittima. In particolare nel 49,5 per cento dei casi è stato il partner attuale (55 vittime su 111), nell’11,7% è stato l’ex (13 vittime), nel 22,5 per cento un familiare (25 vittime) e nel 4,5 per cento erano amici, conoscenti o colleghi (5 vittime). In buona sostanza nel 61,3 per cento degli omicidi, le donne sono state uccise dal compagno attuale o dal precedente.

violenza contro donne

 

Un trend in crescita visto che cinque anni prima la percentuale era ferma al 54,7. Per nulla conforta il dato che, tra i 24 Paesi dell’Unione europea per i quali si hanno a disposizione dati recenti, la media si osservino valori inferiori solo fra Paesi Bassi, Polonia, Irlanda e Croazia.

accoltella compagnacoltello insanguinato

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…