massimo miani mose venezia

VENEZIA SOMMERSA DAI DEBITI – IL MOSE RISCHIA DI NON ALZARSI PIU' A CAUSA DEI DEBITI DEL "CONSORZIO VENEZIA NUOVA", L'ASSOCIAZIONE DI IMPRESE CHE AVEVA AVUTO DALLO STATO L'INCARICO DI COSTRUIRLO: STIPENDI NON PAGATI E CASSA E LAVORI FERMI - OLTRE AL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER IL COMPLETAMENTO DELL'OPERA, IL GOVERNO HA NOMINATO UN COMMISSARIO LIQUIDATORE DEL CONSORZIO, MA LE IMPRESE NON SONO PIÙ DISPOSTE A LAVORARE SE NON SI SALDANO PRIMA I DEBITI PREGRESSI, CHE AMMONTANO A CIRCA 280 MILIONI DI EURO…

Enrico Tantucci per “La Stampa”

 

venezia, il mose non viene attivato e torna l acqua alta 4

È costato oltre 6 miliardi di euro e non è ancora terminato, anche se nell'autunno e inverno scorsi ha già difeso Venezia almeno una ventina di volte dall'acqua alta, alzando le sue paratoie ancora in fase sperimentale. Ma adesso rischia nuovamente di fermarsi per la grave situazione debitoria del Consorzio Venezia Nuova, l'associazione di imprese che aveva avuto dallo Stato l'incarico di costruirlo, che ha portato allo stato di agitazione dei dipendenti delle imprese consorziate e di quelle esterne, appena proclamato, con la cassa integrazione dietro l'angolo e gli stipendi non pagati. Stiamo parlando del Mose, il sistema di dighe mobili alle bocche di porto progettato proprio per difendere Venezia dalle alte maree sempre più frequenti e sempre più elevate, per effetto dei cambiamenti climatici in atto.

mose venezia

 

Anche la scorsa notte, in pieno agosto, le previsioni parlavano di un'altezza massima di 105 centimetri sul medio mare intorno alle 23, un livello mai registrato in questo periodo dell'anno. Il piano di salvataggio Ma i lavori sono fermi, perché del Mose si discute in questo momento soprattutto in Tribunale.

Accanto a un commissario straordinario per il completamento dell'opera, Elisabetta Spitz, il Governo ha nominato infatti un commissario liquidatore del Consorzio, Massimo Miani, che dovrebbe appunto riportare sotto controllo la situazione debitoria e poi sciogliere l'associazione di imprese, una volta completata l'opera.

 

acqua alta a venezia

 Ma le imprese non sono più disposte a lavorare se non si saldano prima i debiti pregressi, che ammontano a circa 280 milioni di euro, 120 dei quali riferiti a crediti del Provveditorato alle Opere Pubbliche del Triveneto, gli altri alle imprese. Non ha avuto successo il tentativo di Miani di seguire in Tribunale la strada dell'articolo 182 bis della legge fallimentare per la ristrutturazione del debito per risolvere i problemi del Consorzio Venezia Nuova, perché non accettato da una parte delle imprese, che hanno rifiutato la proposta della rifusione del 70 per cento del debito per le imprese consorziate e dell'80 per cento di quelle non consorziate.

Massimo Miani 1

 

Lamentando di non essere mai state convocate dal commissario liquidatore in precedenza per aprire una trattativa. Il Tribunale di Venezia ha dunque respinto la proposta e la strada obbligata per il commissario liquidatore del Consorzio è stata quella di una richiesta di concordato preventivo, per mettersi al riparo dai pignoramenti, con la nomina da parte del Tribunale di altri due commissari. Miani da parte sua, negando di non aver cercato un accordo con le imprese, lamenta anche la pesantissima situazione debitoria ereditata al suo arrivo: «Oltre ai debiti con le imprese e con il fisco ci sono numerosi contenziosi in atto. Il mio obiettivo è quello di voltare pagina, risolvere la situazione debitoria e liquidare il Consorzio, che non può continuare a erogare risorse all'infinito, e consentire che il Mose sia finalmente concluso. Se così sarà, credo che sarà un buon servizio reso alla città e alle stesse imprese».

 

mose entra in funzione di notte 3

Ma la via obbligata resta quella di un accordo stragiudiziale sul debito tra Consorzio Venezia Nuova, provveditorato alle Opere Pubbliche e imprese, molte delle quali già in causa con la società. Il tempo stringe e all'accordo lavora sotto traccia anche il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, veneziano che segue da vicino le vicende della sua città. I pericoli Ma intanto la situazione si è fatta esplosiva, mettendo a rischio non solo l'ultimazione del Mose, ma anche i sollevamenti autunnali e invernali delle dighe mobili, di cui la città ha assoluto bisogno per difendersi dall'acqua sempre più alta.

 

Per questo è stato proclamato dai sindacati lo stato di agitazione per i lavoratori di Consorzio Venezia Nuova, Thetis e Comar - altre imprese consorziate - per i quali la cassa integrazione scatterà già dal 23 agosto. «Al di là delle inaccettabili ricadute sui lavoratori - scrivono nel loro documento - rischiamo il blocco totale dei lavori del Mose, nonché la mancanza di controlli sull'inquinamento della laguna di Venezia.

mose entra in funzione di notte

 

Cresce, inoltre, il rischio che vengano meno le condizioni, all'avvicinarsi dell'autunno, per l'alzata in sicurezza delle paratoie con gli immaginabili quanto inaccettabili pericoli per la città». Senza accordo sui debiti, tremano il Consorzio Venezia Nuova, le imprese i lavoratori e anche tutta la città, sommersa dall'acqua senza più difese.

il mosesollevamento del mose 15 ottobre 2020sollevamento del mose 15 ottobre 2020 4sollevamento del mose 15 ottobre 2020 5sollevamento del mose 15 ottobre 2020 1Massimo Miani sollevamento del mose 15 ottobre 2020 3sollevamento del mose 15 ottobre 2020 2venezia asciutta grazie al mose

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."