VI RICORDATE DELLO ZIO DANISH PRINCIPALE ACCUSATO DELL’OMICIDIO DI SAMAN ABBAS? DOPO ESSERSI SEMPRE OPPOSTO ALL’ESTRADIZIONE IN ITALIA, ORA HA CAMBIATO IDEA: “NON SERVE A NIENTE CHE IO RESTI QUI. NON HO NEPPURE SOLDI PER TELEFONARLE. PREFERISCO TORNARE IN ITALIA E SPIEGARMI” – NONOSTANTE LA TESTIMONIANZA DEL FRATELLINO DELLA VITTIMA, LO ZIO CONTINUA A PROFESSARSI INNOCENTE: “SE FOSSI STATO COLPEVOLE DI QUELLO PER CUI SONO ACCUSATO, SAREI FUGGITO IN PAKISTAN, NON QUI…”

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Riccardo Rimondi per "La Stampa"

 

Danish Hasnain Danish Hasnain

Colpo di scena nel caso di Saman Abbas. A Parigi, a mille chilometri dalle campagne di Novellara (Reggio Emilia) in cui è stata vista per l'ultima volta la diciottenne pakistana scomparsa dal 30 aprile, suo zio ha chiesto di essere consegnato all'Italia. Danish Hasnain, 33 anni, è il principale accusato per l'omicidio della ragazza, che si era opposta a un matrimonio imposto con un parente in patria e - secondo gli inquirenti - sarebbe stata uccisa dalla famiglia.

 

Mentre nella Bassa reggiana si cercava il suo corpo, lui era sparito per essere localizzato e arrestato a nord di Parigi il 22 settembre. Finora si era opposto alla consegna negando ogni coinvolgimento nell'assassinio della nipote. Ieri ha cambiato idea: «Non mi oppongo, non serve a niente che io resti qui», ha detto prendendo la parola davanti alla Corte d'appello di Parigi, i cui giudici - sorpresi - mercoledì 12 comunicheranno la procedura di estradizione.

LA FOTO DI SAMAN ABBAS CON IL LIVIDO SULLA GUANCIA LA FOTO DI SAMAN ABBAS CON IL LIVIDO SULLA GUANCIA

 

Hasnain ha spiegato che da Parigi non può parlare con la moglie: «Non ho neppure soldi per telefonarle. Preferisco tornare in Italia e spiegarmi». L'uomo si proclama ancora innocente: «Se fossi stato colpevole di quello per cui sono accusato, sarei fuggito in Pakistan, non qui». Procura e carabinieri di Reggio Emilia invece pensano che sia l'uomo chiave, esecutore materiale e organizzatore. Contro di lui la testimonianza del fratello minorenne di Saman: «Secondo me l'ha uccisa strangolandola».

 

Ma anche un video del 29 aprile, in cui compare nei dintorni della casa con i due cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Per gli inquirenti i tre, muniti di pala e piede di porco, stavano andando a scavare la buca per seppellire la giovane. Il giorno dopo, ha raccontato il fratellino, Hasnain avrebbe partecipato a una riunione a casa Abbas in cui si parlò di fare a pezzi il corpo.

DANISH HASNAIN - LO ZIO DI SAMAN ABBAS DANISH HASNAIN - LO ZIO DI SAMAN ABBAS

 

Ijaz, arrestato in Francia a fine maggio, è in carcere in Italia e ha sempre negato di avere a che fare con la vicenda. Nomanhulaq è ricercato. Indagati e latitanti anche Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, genitori di Saman, partiti per il Pakistan il primo maggio. Le speranze di trovare la giovane in vita sono pressoché inesistenti. Gli inquirenti lavorano per renderle giustizia.

Nazia Shaheen, la madre di saman abbas Nazia Shaheen, la madre di saman abbas I GENITORI DI SAMAN ABBAS IN FUGA A MALPENSA I GENITORI DI SAMAN ABBAS IN FUGA A MALPENSA DANISH HASNAIN ZIO DI SAMAN ABBAS DANISH HASNAIN ZIO DI SAMAN ABBAS SAMAN ABBAS SAMAN ABBAS saman abbas 4 saman abbas 4 SAMAN ABBAS SAMAN ABBAS saman abbas 2 saman abbas 2 saman abbas 5 saman abbas 5 SAMAN ABBAS SAMAN ABBAS I GENITORI DI SAMAN ABBAS IN FUGA A MALPENSA 1 I GENITORI DI SAMAN ABBAS IN FUGA A MALPENSA 1 PADRE E ZIO saman abbas IN PAKISTAN PADRE E ZIO saman abbas IN PAKISTAN

 

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