stalking-7

IL VICINO TI MANDA LONTANO – L’INCREDIBILE VICENDA DI PAOLA SCARAMOZZINO, GIORNALISTA RAI IN PENSIONE, COSTRETTA A VENDERE LA VILLA A VELLETRI DOPO 20 ANNI DI PERSECUZIONI DA PARTE DEL VICINO STALKER - NONOSTANTE 33 DENUNCE, L’UOMO HA CONTINUATO A VESSARE LA SUA FAMIGLIA: OCHE E GALLINE SGOZZATE, SERRATURE CHIUSE CON IL MASTICE, TOMBINI OCCLUSI CON IL CEMENTO, UN POZZO SVUOTATO. FINO AI PEDINAMENTI, AI FILMATI IN CASA E ALLE MINACCE DI MORTE: “TI SPARO, TI SPARO…”

Karen Leonardi per “il Messaggero”

 

stalking 5

Ha trovato le oche e le galline sgozzate. Le serrature chiuse con il mastice. I tombini occlusi con il cemento. Il pozzo svuotato. Non basta: ha subito minacce di morte, pedinamenti, intimidazioni. Tutto per mano di una persona, il vicino di casa, colpevole per sua stessa ammissione di ogni genere di angheria e sopruso. È una storia da film, ma è successa davvero: da quasi vent' anni una famiglia per bene è costretta a vivere nell'incubo del vicino stalker a tempo pieno. Di più: un persecutore seriale, un maniaco. Vittima dell'incredibile vicenda è Paola Scaramozzino, giornalista Rai da poco in pensione, che negli anni Novanta decise di trasferirsi ai Castelli Romani, in armonia con la natura e con le persone a lei care. Lei, il marito, la figlia, gli amati animali.

 

stalking 1

Un progetto di vita che non rinnega ma che, adesso, le è diventato impossibile proseguire. È lei stessa a raccontare fin dall'inizio il calvario che, dopo due decenni e 33 denunce, l'ha portata a un gesto sofferto: la vendita della sua villa, sulla via Appia, a sud di Velletri. Una decisione dolorosissima, rinunciare al regalo dei genitori per farla vivere felice con la sua famiglia.

 

stalking 4

LA RABBIA «Mi sento usurpata - racconta Paola - violentata nella mia persona. È la mia casa. Ho l'ansia quando entro nella strada perché non so mai cosa mi aspetta. Ho sempre il cellulare in una mano. Il 112 arriva subito quando lo chiamo. Mi conoscono i carabinieri, la polizia municipale, tutti, ma non ho scelta: la vendo in cambio della serenità». Ecco le sue parole per descrivere l'incubo fin dall'inizio: «È iniziato nel 2003 alla morte di mio padre. Un vicino mai visto prima perché viveva all'estero ha strappato i manifesti a lutto posti sul nostro cancello. È stato il primo segno, siamo rimasti increduli».

stalking 9

 

Poi un'escalation di avvertimenti. Minacce e aggressioni vanno avanti negli anni, nonostante le denunce e querele presentate ai carabinieri della compagnia di Velletri e «derubricate dalla Procura di Velletri - spiega la vittima - a semplici liti di vicinato». La serratura del cancello danneggiata con l'attack, la griglia di ferro dello scolo delle acque cementata, le grondaie otturate. «Vi sparo, vi sparo». Fino a che arriva il peggio.

 

stalking 2

«Ancora me la ricordo la scampanellata al cancello - prosegue Paola - di una domenica mattina: Devi togliere le galline e le oche. E io ingenua: Perché ti danno fastidio? Sei a 500 metri dalla mia casa. Decine di denunce sue e alla fine arriva a casa mia il direttore della Asl, il 113 e la polizia municipale per vedere l'allevamento di polli abusivo. Giunte scuse ufficiali da parte del dirigente dell'Azienda sanitaria . Giorni dopo la macabra scoperta: ho trovato 5 galline morte nel terreno di 1500 metri quadri e 3 oche decapitate nella tinozza piena di acqua dove si facevano il bagno. Erano oche francesi che ti seguono, vengono se le chiami, si fanno accarezzare. Le ho seppellite con un dolore immenso».

stalking condominiale

 

Anche la baby sitter, che ha vissuto con la famiglia per 7 anni, ha notato gli strani comportamenti del vicino. «Ci chiamava in continuazione a lavoro, a Roma - aggiunge la giornalista - perché il tizio sostava davanti al cancello facendo foto e riprese attraverso i buchi della siepe o delle griglie del cancello minacciandoci». La famiglia, cosi, decide di trasferirsi a Roma e utilizzare la casa nei fine settimana. Le vessazioni e i dispetti, però, non si fermano. Ieri mattina Paola Scaramozzino ha deciso di tornare negli uffici dei carabinieri della compagnia veliterna, dopo aver notato che la stradina di accesso era stata deliberatamente delimitata.

 

paura dei vicini

«Appena vede un'auto si precipita davanti al cancello, fa foto, filmini, minacce che si sono estese anche a chi mi viene a trovare. La strada è sua. Ha aggredito due agenti immobiliari, messo tronchi, laterizi, pietre. Sabato 26 marzo ha messo lastre di cemento lungo tutto il percorso della strada che porta alla mia abitazione». La strada è stata già oggetto di una causa civile vinta nei tre gradi dalla donna. Ma non è cambiato molto. «In una riunione di tutti i confinanti ha detto chiaramente che non mi farà entrare nel mio cancello e che mi deve distruggere».

stalking 7stalking 4stalking 6stalking 8

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...