antonio di fazio

LA VIOLENZA SESSUALE NON E' STATA SOLTANTO QUELLA DEGLI ABUSI FISICI, MA ANCHE DELLE FOTO: PER QUESTO IL GIUDICE HA CONDANNATO ANTONIO DI FAZIO A UNA PENA DI 15 ANNI E MEZZO DI RECLUSIONE, PIU' ALTA RISPETTO AI 9 ANNI CHIESTI DALLA PROCURA - L'IMPRENDITORE ERA STATO ARRESTATO PER SEI PRESUNTE VIOLENZE SESSUALI - L'INDAGINE AVEVA PRESO IL VIA DOPO LA DENUNCIA DA PARTE DI UNA STUDENTESSA DI 21 ANNI...

Martina Fiorini per "il Messaggero"
 

antonio di fazio

Non soltanto gli abusi fisici, ma anche le foto. Così il giudice di Milano ha riconosciuto l'ipotesi di violenza sessuale per quelle immagini che ritraggono le vittime nude e narcotizzate, condannando l'ex imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio a una pena di 15 anni e mezzo di reclusione. Arrestato nel maggio del 2021 e finito a processo con rito abbreviato per sei presunte violenze sessuali, al 50enne è stata inflitta una pena più alta rispetto ai 9 anni chiesti dalla procura.
 
L'indagine aveva preso il via dopo la denuncia da parte di una studentessa di 21 anni che era stata avvicinata dal manager con la scusa di conoscersi per un possibile stage presso la sua azienda. Una volta attirata la vittima nell'appartamento in centro a Milano, dove viveva, le aveva somministrato una massiccia dose di benzodiazepine tramite un caffè, l'aveva violentata e le aveva scattato quelle agghiaccianti fotografie.
 

antonio di fazio

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, lo stesso schema sarebbe stato messo in atto dall'uomo nei confronti di altre cinque donne, tra cui alcune ex fidanzate e l'ex moglie, che avevano denunciato a loro volta le violenze e le cui foto erano state trovate nel computer dell'imprenditore.
 
LA PENA La pena stabilita dal gup milanese Anna Magelli, definita «severa» dal legale di Antonio Di Fazio, supera la richiesta dei pm, perché il giudice non ha riconosciuto la cosiddetta continuazione fra i reati che avrebbe portato a una diminuzione complessiva della pena, sommando invece i singoli casi.
 

antonio di fazio

Nello specifico, Di Fazio è stato condannato a 6 anni e 2 mesi per i capi d'imputazione di violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona legati della studentessa 21enne, a 7 anni e 10 mesi per gli episodi di abuso riguardanti le altre quattro ragazze e ad un anno e 6 mesi per maltrattamenti nei confronti dell'ex moglie. In merito a quest'ultima, infatti, le accuse di violenza sessuale si sono prescritte.
 
L'unico altro caso in cui le accuse di violenza sessuale non vengono riconosciute è quello di una delle ex fidanzate, per il quale il gup ha riqualificato l'accusa in stato di incapacità procurato mediante violenza, quindi soltanto per la somministrazione di benzodiazepine. Il reato di violenza sessuale, inoltre, è stato riconosciuto anche nelle fotografie trovate sui dispositivi elettronici dell'uomo che, secondo i pm, sarebbero state un modo per «dare sfogo alle sue perversioni».
 

antonio di fazio

Tutte queste pene sommate, quindi, hanno portato a una condanna di 15 anni e 6 mesi di reclusione. La difesa dell'ex imprenditore 50enne, durante l'arringa, aveva chiesto per alcuni episodi l'assoluzione, mentre per altri la derubricazione dal reato di violenza sessuale aggravata in quello più lieve inerente la somministrazione di sostanze. Per l'episodio più grave, quello della studentessa 21enne ammesso anche dallo stesso manager, era stata invece proposta l'assoluzione dall'accusa di sequestro di persona e comunque il trattamento sanzionatorio al minimo della pena.
 

antonio di fazio 2

L'EX MOGLIE L'ex moglie di Antonio Di Fazio, «è molto soddisfatta di essere stata finalmente ascoltata, creduta e aver ottenuto giustizia, riappropriandosi di quella dignità e quel rispetto calpestati per anni», dice il legale della donna, l'avvocato Maria Teresa Zampogna. «È soddisfatta - prosegue il legale - che siano stati riconosciuti tutti i fatti da lei denunciati subiti dal 2008 al 2017, a prescindere dalle riqualificazioni, dalle prescrizioni e dalla pena. Sono questioni tecniche che non le interessano, non nutrendo alcun intento punitivo o vendicativo nei confronti dell'ex marito».
 

ANTONIO DI FAZIO

Antonio Di Fazio ex fondatore della Global Farma, recentemente dichiarata fallita dallo scorso febbraio si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico in una comunità per disintossicarsi dalle benzodiazepine. Conosciuto come il manager dalla doppia vita con profili sui social pieni di foto di auto di lusso, e famoso per vantarsi di conoscenze importanti -, al momento dell'arresto era stato trovato con un tesserino contraffatto del ministero dell'Interno e di un led lampeggiante in uso alle forze dell'ordine. Un reato quello di possesso di segni distintivi contraffatti e falso da cui poi è stato prosciolto per intervenuta prescrizione.

BROMAZEPAM ANTONIO DI FAZIO.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)