valerina golino lina wertmüller

LA WERTMÜLLER C'AVEVA CAPITO TUTTO – VALERIA GOLINO: “LINA MI ACCUSAVA URLANDO DI ESSERE UNA CAGNA, UN'ATTRICE NEGATA, E MI ESORTAVA A LASCIARE IL SET. IO CI RIMANEVO MALE, OGGI RIPENSO A QUEL BATTESIMO TRAUMATICO E SORRIDO. MI MALTRATTAVA TUTTO IL TEMPO E PROBABILMENTE AVEVA RAGIONE. IO ERO GIOVANE E INDISCIPLINATA, MI DISTRAEVO E ANDAVO A GIOCARE CON I TECNICI. ME NE DICEVA DI TUTTI I COLORI…”

Gloria Satta per "il Messaggero"

 

valeria golino sean penn

La terza prova dietro la cinepresa e, come attrice, l'opera prima di Michela Cescon Occhi blù: sono i progetti immediati di Valeria Golino, premiata con la Foglia d'oro d'onore al festival France Odeon che si è chiuso ieri a Firenze con la vittoria della commedia di Yvan Attal Mon chien stupide.

 

valeria golino in hot shots con charlie sheen

«Porterò sullo schermo il libro di Goliarda Sapienza L'Arte della Gioia, sto scrivendo la sceneggiatura con le mie collaboratrici e amiche di sempre Velia Santella e Francesca Marciano», racconta Valeria. Intanto, fasciata in sontuosi abiti settecenteschi, l'attrice canta il melodramma e balla il minuetto con Giacomo Casanova (un soprendente Vincent Lindon) in Dernier Amour, il film di Benoît Jacquot applaudito in anteprima a France Odeon e atteso nelle nostre sale nelle prossime settimane.

 

Interpreta una delle conquiste del grande seduttore?

valeria golino dustin hoffman

«Sono il suo antico amore Theresa Cornelys, nome d'arte della veneziana Anna Maria Teresa Imer, soprano e madre della figlia di Giacomo: un personaggio avventuroso che conduceva una vita sfarzosa, seminava debiti monumentali e con l'ex amante mantenne sempre un rapporto di complicità. Mi sono divertita a fare la dama del Settecento».

 

valeria golino

Esistono ancora degli uomini come Casanova?

«Spero proprio di sì. Quel tipo di virilità, intesa come rispetto e ammirazione della donna, si sta facendo sempre più rara. Sarebbe triste se, oggi che i rapporti tra i sessi sono cambiati, sparisse del tutto».

 

Oltre vent'anni decise di lasciare Hollywood: vuole ora consolidare la sua carriera francese?

«Ho girato Dernier amour per l'amicizia che da 30 anni mi lega a Lindon e la stima nei confronti di Jacquot con cui ho altri progetti. In Francia ho interpretato recentemente dei piccoli ruoli in grandi film, è stato bello. In quel Paese potrei lavorare di più, ma lo faccio quando gli impegni italiani me ne lasciano il tempo. E attualmente ne ho tanti».

valeria golino foto di bacco

 

Che momento è della sua vita?

«Né bello né brutto. Mi sento a bagnomaria, in attesa che spiri un vento diverso. Girerò il nuovo film di Giuseppe Gaudino su Pompei, Via dell'Abbondanza, e Sei tornato di Stefano Mordini. Ho appena finito La terra dei figli di Claudio Cupellini e ho avuto chiara una verità».

Lina Wertmüller e valeria golino

 

Quale?

«Il set, dove gli altri si prendono cura di me, continua ad essere il luogo in cui mi sento più tranquilla».

 

Cosa ha imparato dalle sue due regie precedenti, Miele e Euforia?

«Che il lavoro dietro la cinepresa è fatto per me, mi somiglia. Ho capito che ho voglia di continuare e di fare sempre meglio. Sono ormai un'attrice di mezza età ma una giovane regista. L'idea mi piace».

valeria golino

 

Scrive con due sceneggiatrici per innalzare le quote rosa nel cinema?

«No, ho scelto di lavorare con Velia e Francesca perché mi sento in sintonia con loro. Tra noi c'è una grande intimità e l'ego di ciascuna non emerge mai. Sono grandi professioniste e, per caso, anche donne».

 

Nel 1983, a 18 anni, lei girò il suo primo film, Scherzo del destino in agguato dietro l'angolo come un brigante da strada, con Lina Wertmüller. Cosa ha pensato quando la regista ha ricevuto l'Oscar alla carriera?

valeria golino ph adolfo franzo'

«Sono stata felice e mi sono detta: era ora. Ho festeggiato Lina qualche giorno prima della cerimonia, al gala organizzato a Roma dall'Academy. Lei è stata dolcissima, mi ha riempito di baci e carezze. Ma sul set, 36 anni fa, non andò proprio così».

 

Che cosa successe?

«Lina mi maltrattava tutto il tempo e probabilmente aveva ragione. Io ero giovane e indisciplinata, mi distraevo e andavo a giocare con i tecnici... La regista me ne diceva di tutti i colori, del resto era famosa per la sua severità».

 

A volte alzava le mani e morse un dito a Luciano De Crescenzo, colpevole di gesticolare troppo...

«Lina mi accusava urlando di essere una cagna, un'attrice negata, e mi esortava a lasciare il set. Io ci rimanevo male, oggi ripenso a quel battesimo... traumatico e sorrido».

benicio del toro valeria golinovaleria golino tom cruisevaleria golinovaleria golino 1VALERIA GOLINO TOM CRUISE E DUSTIN HOFFMANvaleria golino e alba rohrwacher 8VALERIA GOLINO E DUSTIN HOFFMAN patricia arquette valeria golino

Ultimi Dagoreport

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…