''IMMUNI'' ALL'APP - LA DISOBBEDIENZA DELLE REGIONI: I GOVERNATORI BOICOTTANO L'APPLICAZIONE FACENDOSI LE PROPRIE O SEGUENDO STRATEGIE DI TRACCIAMENTO AUTONOME. ZAIA SI È FATTO L'APP REGIONALE, E ALLA SPERIMENTAZIONE DELLA CREATURA ''NAZIONALE'' PARTECIPERANNO SOLO 4 REGIONI SU 20

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Flavia Amabile per ''la Stampa''

 

Fatta Immuni ora bisogna fare gli italiani direbbe Massimo D' Azeglio se fosse vivo e osservasse quello che sta accadendo sul tracciamento dei contagi in tutt' Italia. L' app Immuni è stata lanciata accompagnata da mille polemiche e altrettante prese di distanza.

immuni app la donna bada al figlio immuni app la donna bada al figlio

 

E alla fine la gran parte delle Regioni sta provvedendo da sé lanciando le proprie app o comunque seguendo le proprie strategie.

Già a fine aprile l' Alta scuola di economia e management dei servizi sanitari dell' Università Cattolica di Milano aveva calcolato che esistevano quasi 90 app in 17 regioni. Erano soprattutto strumenti di telemedicina per permettere ai medici di monitorare a distanza chi aveva contratto il virus o aveva altre patologie e aveva bisogno di controlli. Poi però le Regioni hanno iniziato a concentrarsi su qualcosa di più preciso, le app per tracciare i contagi.

 

Il Veneto ha annunciato a fine aprile di avere allo studio un' app regionale di tracciamento. Luca Zaia insisteva per renderla obbligatoria poi ha cambiato idea: tre giorni fa ha detto che Immuni «non funziona» e che sul suo territorio stanno pensando invece alla biosorveglianza «che permette di sapere chi sono i positivi, dove sono e con informazioni precise». In Friuli Venezia Giulia il presidente Massimiliano Fedriga a fine maggio ha ritirato la disponibilità a partecipare alla sperimentazione di Immuni. Erano stati i primi a sviluppare un' app di tracciamento dei contagi già agli inizi di aprile. Era praticamente pronta a essere lanciata ma la Regione decise di fermarla all' ultimo minuto perché allora intorno all' app del governo sembrava che dovesse esserci l' unità del Paese.

 

immuni app la donna madre o nonna e l'uomo impegnatissimo immuni app la donna madre o nonna e l'uomo impegnatissimo

Un mese dopo di quest' unità resta poco. Il Friuli si è sganciato. Alla sperimentazione parteciperanno quattro regioni su 20 dopo molte giravolte. E pure la Liguria che è una delle magnifiche quattro ha accettato dopo uno scontro pubblico tra il presidente Giovanni Toti e il suo assessore alla Sanità.

 

Anche il Lazio sta percorrendo una strada diversa. Da marzo nella regione c' è Lazio Doctor per un' autodiagnosi e per essere contattati da un medico. Un mese dopo era stata annunciata anche un' app dell' Ordine dei Medici di Roma. Ora il presidente Nicola Zingaretti ha deciso di affidarsi a un contact tracing basato sull' aumento dei controlli e un raddoppio del personale impegnato soprattutto nelle stazioni dell' Alta Velocità, negli aeroporti e nei porti.

 

Il Piemonte è arrivato più tardi di altre Regioni a definire una strategia di tracciamento dei contagi. A maggio sono state create delle reti basate sul modello del medico sentinella in grado di identificare in modo rapido i casi sospetti. Due giorni fa la Regione ha bocciato Immuni sostenendo che si tratta di uno strumento inutile che potrebbe rendere più complicato l' attuale sistema di tracciamento che invece adesso funziona e quindi si è deciso di non incentivarne l' uso.

 

 In Valle d' Aosta del tracciamento «continua a occuparsi il dipartimento di Igiene e Sanità pubblica e funziona sempre egregiamente», assicura Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell' Unità di crisi per l' emergenza coronavirus.

immuni app per il coronavirus 4 immuni app per il coronavirus 4

La Regione Calabria ha lanciato a marzo RCovid 19 per stimare il livello di diffusione del contagio e creare un collegamento diretto tra cittadini e istituzioni. E pure la Sardegna ha la sua app e non ha timore di definirla uno strumento di «contact tracing su base volontaria». Altre Regioni preferiscono sottolineare un uso differente. La Sicilia avrà la sua app dal primo luglio. Si chiamerà Sicilia SiCura e nelle intenzioni ufficiali non vuole sovrapporsi a Immuni, ma permettere ai cittadini di essere immediatamente in contatto con il sistema sanitario regionale. Più o meno quello che ha fatto il governatore De Luca in Campania dove è operativa e-Covid. Ma quando i propri dati sono su un' app come si può non pensare a un tracciamento?

 

immuni app per il coronavirus 1 immuni app per il coronavirus 1 le tose de zaia 1 le tose de zaia 1 conte santelli 3 conte santelli 3 fedriga fedriga

 

 

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