domenico arcuri

C'È UN EMERGENZA SANITARIA ED EMERGE DI NUOVO LA SUPER-INUTILITÀ DEL SUPER-COMMISSARIO ARCURI: COSA HA FATTO DA MARZO A OGGI PER I TAMPONI, I TRASPORTI E I VACCINI ANTI-INFLUENZALI, OVVERO LE TRE PIAGHE CHE STANNO RENDENDO LA (ANNUNCIATISSIMA) SECONDA ONDATA UN INCUBO DOPO NEANCHE 10 GIORNI DALL'IMPENNATA DEI CONTAGI? - IL PARLAMENTO TACE, E LUI PUNTA SOLO A PASSARE LA NOTTATA (L'INVERNO) PER FARSI PIAZZARE DA CONTE AL VERTICE DI CDP - LA RISPOSTA DI ARCURI A DAGOSPIA: "UN ARTICOLO POCO INFORMATO. ECCO COSA HO FATTO..."

domenico arcuri

LA RISPOSTA DI ARCURI A DAGOSPIA

 

Caro Direttore,
sostenere che gli Uffici del Commissario Per l’emergenza Covid hanno già distribuito oltre 20 milioni tra tamponi e provette alle Regioni Italiane, che oggi ne hanno somministrati oltre 152 mila ai cittadini,

 

oppure che i vaccini antiinfluenzali non hanno nulla a che fare con le sue attività o, ancora, che le problematiche connesse al sistema dei trasporti sono di competenza di altri, sarebbe riduttivo.


Così come dire che il Commissario non ha ingaggiato ne’ Lorenzo Mingolla ne’ alcun altra risorsa per la comunicazione o le Relazioni Istituzionali sarebbe poco. L’intero articolo, per così dire, è davvero poco informato: sia sulle norme, sia sulle funzioni, sia sulle azioni specifiche che gli Uffici del Commissario Arcuri stanno ponendo in essere per fronteggiare l’emergenza.
 
L’Ufficio Stampa del Commissario Straordinario  per l’Emergenza Covid 19

 

 

 

 

DAGONEWS

 

C'è un responsabile dell'attuale situazione, che è precipitata nell'arco di dieci giorni? Ovviamente non ce n'è uno solo, ma su uno solo si è incaponito il premier nella scorsa primavera, tanto da dargli pieni poteri e da oscurare Protezione Civile e ministero della Salute. Parliamo ovviamente del commissario straordinario all'emergenza sanitaria Domenico Arcuri.

 

metro roma

Il prode ad di Invitalia (carica che ha ovviamente mantenuto) ha occupato le conferenze stampa a litigare con gli ''economisti da divano'' e gli studiosi da cocktail che gli contestavano le scelte sulle mascherine (introvabili) e poi l'estate aggrappato a questi demenziali banchi a rotelle (spostarli con le manine non si può). Il tutto senza che nel frattempo – il lockdown è finito ai primi di maggio - fosse predisposto un sistema per l’approvvigionamento di tamponi, di vaccini influenzali e mezzi di trasporto in vista della seconda ondata, evento che gli scienziati e virologi davano praticamente per scontato.

francesco boccia domenico arcuri

 

Il problema è che il prode manager non può nascondersi dietro al calo dei casi in estate o a settembre, perché in quegli stessi mesi il governo di cui fa parte aveva rinnovato lo stato di emergenza. Se c'è un'emergenza, bisogna predisporre misure straordinarie, no? E invece dopo i click day che duravano un secondo e le gare per centinaia di migliaia di banchi a rotelle affidate a ditte con un dipendente, siamo arrivati all'autunno con le proverbiali mani, una davanti e l'altra dietro.

 

DOMENICO ARCURI MASCHERINE

Il buco più clamoroso, oltre a quello dei tamponi per cui la gente fa file di 14 ore ai drive-in, è quello dei trasporti. Certo, non si può rivoluzionare un settore così fondamentale in pochi mesi, ma da marzo a oggi forse qualche idea poteva essere partorita. Invece niente. Il sistema della mobilità è lo stesso di allora, e si fa presto a mettere nastri e imporre capienze al 50 o 80% se tanto nessuno può controllare e non esistono mezzi aggiuntivi messi in campo dalle autorità.

 

E non parliamo dei bollettini: ogni giorno leggiamo una pioggia di numeri totalmente falsati, visto che le regioni con il maggior numero di contagi sono anche quelle che fanno più tamponi (Lombardia, Lazio) e che ci sono dei veri e propri buchi neri (vedi la Sicilia e il Piemonte) dove i test sono in numero ridicolo rispetto alla gravità del contagio. Questa quotidiana comparazione di pere e mele non viene né coordinata né spiegata da qualche esperto come almeno avveniva nella fase iniziale con le soporifere conferenze stampa di Borrelli e company.

Domenico Arcuri Smascherato Foto Mezzelani GMT007

vaccini

 

Il problema politico è però che nessuno chiede conto ad Arcuri di cosa abbia fatto in questi mesi. Non ci risulta che ci sia una commissione parlamentare che si occupi di verificare e controllare il suo operato. Dai 5 Stelle, che pure non lo amano (Di Maio in primis) non è venuto neanche un rantolo, per non indebolire il suo dante causa Conte prima delle elezioni.

tamponi drive in a roma

 

La maggioranza stessa sul tema Covid è in preda a un caos totale, con il consiglio dei ministri dell'altra sera che si è arenato proprio sul divieto di feste in casa e sull'ipotizzato demente sistema di delazione dei vicini messo in campo da Speranza.

 

Il fatto che il premier debba specificare ''Non vi manderemo la polizia in casa a verificare quanti siete'' è di per sé una follia col botto. Frasi mai sentite manco da Kim Jong-Un. Tanto che c'è voluto l'intervento di un Mattarella straincazzato per stoppare qualunque ipotesi di sanzione e di uso delle forze dell'ordine nei confronti di chi ospita persone a cena.

 

luigi di maio domenico arcuri fabrizio palermo

Anche grazie a questo bordello Arcuri può viaggiare sotto i radar e continuare a puntare al suo vero obiettivo: in tandem con il neo-ingaggiato Lorenzo Mingolla (ex collaboratore del famigerato sondaggista Luigi Crespi), aspetta solo che passi la nottata invernale per arrivare alle nomine di primavera, quando scade il cda di Cdp e lui punta a prenderne il timone al posto di Fabrizio Palermo.

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...