ANCHE SUL REFERENDUM SULLA CITTADINANZA IL CAMPO LARGO DIVENTA CAMPO SANTO - CONTE NON FIRMA IL QUESITO PER LA CONSULTAZIONE SULLA MODIFICA DELLA LEGGE SULLA CITTADINANZA - MENTRE LE OPPOSIZIONI ESULTANO PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE 500 MILA FIRME (180 MILA NELLE ULTIME 24 ORE), PEPPINIELLO FA IL PESCE IN BARILE - ORA LA PALLA PASSA ALLA CORTE COSTITUZIONALE CHE...

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “La Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2024/09/24/news/cittadinanza_quorum_referendum_societa_civile_stop_meloni-423519574/?ref=RHLF-BG-P1-S1-T1

 

RICCARDO MAGI - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - FOTO LAPRESSE

È un’onda salita dal basso. Trainata da attori, registi, atleti e influencer, che ormai possono più della politica. Rimbalzata di chat in chat per avvicinare un traguardo che a dieci giorni dalla scadenza pareva irraggiungibile. E invece, in meno di 72 ore, il referendum sulla cittadinanza che punta a dimezzare, da 10 a 5 anni di residenza legale continuativa, il termine dopo il quale gli stranieri possono diventare “nuovi italiani”, ha centrato le 500mila firme necessarie a depositare il quesito in Cassazione entro il 30 settembre.

 

Data in cui la finestra per votare nella prossima primavera si sarebbe chiusa per sempre. E dire che in pochissimi ci credevano quando, il 6 settembre, +Europa insieme a un gruppo di associazioni ha pigiato lo start. Uno sprint certo figlio della piattaforma digitale attivata dal governo per sottoscrivere online le consultazioni popolari.

RICCARDO MAGI - REFERENDUM CITTADINANZA

 

Ma soprattutto della mobilitazione di volti noti della cultura, della musica, dello sport che hanno lanciato video e appelli, diventati subito virali: da Alessandro Barbero a Roberto Saviano, da Zerocalcare ad Anna Foglietta, Matteo Garrone, Malika Ayane, Julio Velasco, senza dimenticare Ghali che con i suoi 4 milioni di follower ha dato una spinta decisiva.

 

«Questo referendum è l’unico strumento concreto per cominciare a riformare la legge sulla cittadinanza », esulta Riccardo Magi, segretario di +Europa, l’unico partito a risultare tra i promotori del quesito. Legge che tuttavia per Giorgia Meloni è «ottima», interviene la premier a sera, «e questo è dimostrato dal fatto che siamo tra le nazioni europee che ne concede di più, dunque non ravvedo la necessità di cambiarla».

 

GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN

[...] Una campagna alla quale le altre forze progressiste si sono accodate solo a risutato acquisito. Straordinaria per l’entusiasmo che ha suscitato. Ben 180mila firme sono infatti arrivate nelle ultime 24 ore, segnala l’istituto Youtrend. Ad aver contribuito di più sono le regioni del Nord: prima la Lombardia con 106 mila firme alle 16.30 di ieri, mentre l’Emilia Romagna è quella che ha registrato maggiori adesioni rispetto alla popolazione (1.166 ogni 100mila abitanti).

 

Seguono Piemonte (1.061) e Lombardia (1.059). Più tiepide le regioni meridionali, a partire dalla Calabria (474), il Molise (506) e la Sicilia (526). Non solo. Esiste «una correlazione positiva fra il numero di firme e la popolazione straniera residente nella regione», conclude l’analisi di YouTrend.

 

Per i promotori, però, non finisce qui: l’invito è a proseguire con le sottoscrizioni «anche nei prossimi giorni per dare ancora più forza a questa iniziativa popolare». Così da farla pesare pure sul piano politico. Tant’è che «non fermiamoci, continuiamo a firmare!», condivide la sfida la segretaria dem Elly Schlein. Ma siccome «la piattaforma digitale è andat a in tilt» per due giorni di seguito, «il governo si affretti a rimediare», incalza Magi.

REFERENDUM CITTADINANZA

 

A eccezione di Giuseppe Conte rimasto in silenzio, il centrosinistra canta vittoria. «Ancora una volta l’Italia dimostra di essere molto più avanti di chi la governa», scolpisce Nicola Fratoianni. [...] Ora non resta che aspettare l’esito della raccolta. Due tappe cruciali. Il 15 dicembre, quando la Cassazione deciderà sulla legittimità del referendum.

 

ELLY SCHLEIN CONTE

E il 10 febbraio, allorché la Consulta si pronuncerà sulla sua ammissibilità. Se tutto va bene, fra il 15 aprile e il 15 giugno si voterà per decidere la sorte dei “nuovi italiani”. Insieme a quella dell’Autonomia differenziata e del Jobs Act, che quello stesso giorno verranno sottoposti al giudizio degli elettori

giorgia meloni all onu 1conte firma il referendum contro il jobs actgiorgia meloni all onu 3elly schlein giuseppe conte genova, manifestazione per le dimissioni di giovanni toti

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…