zingaretti d'urso asor rosa

ASOR ROSA FA NERO ZINGARETTI - "LE DIMISSIONI AVEVANO UN SENSO, MA DALLA D'URSO HA NEGATO I PROBLEMI DEL PD. LO HA DESCRITTO COME UN PARTITO NEL QUALE SONO PRESENTI FORZE SANE CHE POSSONO REAGIRE ALLA SITUAZIONE DATA. MA ALLORA, PERCHÉ SE N'È ANDATO? - IO NON SAREI MAI ANDATO A "DOMENICA LIVE". MA NON CONDIVIDO LE CRITICHE ALL'APPREZZAMENTO DI ZINGARETTI ALLA D’URSO. SI TRATTA DI UNA SCELTA PERSONALE CHE NON MI SENTO DI CONDANNARE. ORMAI IN ITALIA LA SINISTRA NON ESISTE PIÙ…’’

Mirella Serri per "la Stampa"

 

NICOLA ZINGARETTI DA BARBARA D'URSO

Professor Alberto Asor Rosa qual è attualmente lo stato di salute della sinistra italiana dopo lo shock che Nicola Zingaretti ha inferto al Pd con le sue dimissioni da segretario del partito?

«E' assai arduo definire cosa sia in questo momento storico la sinistra in Italia. Dubito che esista una frazione del mondo politico odierno per la quale si possa usare la parola "sinistra"», afferma con convinzione il docente romano.

 

Storico della letteratura, critico letterario e da un po' di anni anche narratore, Asor Rosa è uno degli intellettuali che più hanno orientato il corso della cultura ma anche della politica italiana di sinistra dagli anni Sessanta in poi. L'addio di Zingaretti alla segreteria del Pd è l' ultimo atto di una vicenda che, dalla nascita del partito nel 2007, ha visto alternarsi al vertice otto segretari in 14 anni. Una storia fatta di dimissioni anticipate e incarichi ad interim.

capalbio asor rosa

 

Come la giudica?

«Da tempo, nelle forze politiche di un certo rilievo la connotazione di "sinistra" è più o meno assente. Forse la componente estrema che va da Liberi e Uguali a Sinistra italiana può aspirare a definirsi di sinistra. Ma perfino a loro manca un significativo rapporto con le classi popolari.

BARBARA D'URSS - CARLI

 

Ho seguito con attenzione Zingaretti quando domenica ha esposto le sue ragioni nel programma tv di Barbara D' Urso. Nicola mi ha deluso parecchio. Con mia sorpresa, ha tracciato un quadro del Pd molto positivo. Lo ha descritto come un partito nel quale sono presenti forze sane che possono reagire alla situazione data. Ma allora, perché se n' è andato? Doveva restare a combattere assieme con quella parte del partito nella quale ripone fiducia».

 

Dunque considera incoerenti, incomprensibili le sue dimissioni?

alberto asor rosa foto di bacco (3)

«Trovo coerenza solo se penso alle parole usate dal segretario dimissionario quando aveva annunciato di lasciare, e non invece a quelle pronunciate dalla D' Urso. Se è vero che nel Pd, in una fase così grave della vita del paese, si parla solo di poltrone e di primarie, come aveva detto Zingaretti, il suo gesto ha un senso. Ma è anche la testimonianza di un problema di enorme portata: neppure dentro al suo partito vi sono energie in grado di cavalcare la crisi e di portarla a un esito positivo?».

 

Come si è giunti a questo punto drammatico?

«Nel Pd vi erano serie difficoltà preesistenti che sono precipitate con l' avvento del governo di Mario Draghi. Si tratta di una compagine che prescinde dalle dinamiche di un sistema democratico rappresentativo, che nasce fuori dal Parlamento e che ha accentuato la fragilità delle forze politiche».

 

Il governo Draghi ha rappresentato uno tsunami che si è abbattuto su tutti i partiti causando disastri nella medesima misura?

BARBARA D URSO ZINGARETTI

«Non direi. Lo schieramento che definirei vagamente di centro-sinistra è stato sottoposto a una lacerazione strutturale, più drammatica di quella che ha interessato le forze di centro-destra. Il M5S era un alleato abbastanza naturale del Pd: questi due partiti avrebbero potuto portare il precedente governo alla fine della legislatura».

 

Zingaretti afferma il suo diritto di andare nel salottino pop della D' Urso sostenendo che «il populismo si combatte senza la puzza sotto al naso». E' così che la sinistra può conquistare nuovi consensi?

«Io non sarei mai andato a "Domenica live". Ma non condivido le animate critiche all' apprezzamento di Zingaretti per quello spazio televisivo. Si tratta di una scelta personale che non mi sento di condannare. Lo dico con una battuta: non ci sono più i partiti di una volta...».

 

barbara durso nicola zingaretti 5

Cos' è cambiato?

«Sono mutati i modelli di elaborazione del discorso politico. Il Pci era profondamente radicato nel corpo della società italiana. Prevaleva il comando politico ma la rappresentatività popolare era imprescindibile. Questo valeva anche per la Dc. Tutto ciò è venuto via via a mancare. Ora non vi è più né rappresentatività né comando».

 

Lei nel 1977 pubblicò il saggio "Le due società" in cui descriveva una spaccatura profonda tra garantiti e non garantiti che metteva in crisi le tradizionali basi sociali dei partiti. Oggi che succede?

«Nella realtà attuale la Lega rappresenta le forze produttive e le aree industriali del centro-nord. Le forze di sinistra, invece, non hanno più i riferimenti "classisti" di un tempo, la loro rappresentatività è quasi zero, sono sempre più paralizzate dall' impossibile scelta fra garantiti e non. E per di più la pandemia sta accentuando la frammentazione del tessuto sociale».

barbara durso nicola zingaretti 2

 

In questo contesto assolutamente nuovo, quale può essere la funzione degli intellettuali e della letteratura, argomenti a cui ha dedicato molte sue riflessioni e passioni?

«Gli intellettuali e la letteratura sono completamente usciti di scena. Ciò è l' espressione di quella rottura fra orientamenti politici e società italiana che si è ingigantita negli ultimi tempi. Mentre la politica ignora il mondo della cultura, quest' ultimo a sua volta sembra disinteressarsi dell' universo politico, forse perché non è più in grado di parlare una lingua che gli sia comprensibile».

alberto asor rosa foto di bacco (2)MEME SUL SOSTEGNO DI NICOLA ZINGARETTI A BARBARA DURSOMEME SUL SOSTEGNO DI NICOLA ZINGARETTI A BARBARA DURSOalberto asor rosaMEME SUL SOSTEGNO DI NICOLA ZINGARETTI A BARBARA DURSO

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…