vladimir putin gas gasdotto

ATTACCHIAMOCI ALLA CANNA DEL GAS DI QUALCUN ALTRO - L'ITALIA CERCA RISORSE ALTERNATIVE AL METANO CHE CI VENDE MOSCA E CHE FINO A OGGI CI HA GARANTITO IL 40% DEI CONSUMI NAZIONALI, CHE L'ANNO SCORSO HANNO TOCCATO QUOTA 76 MILIARDI DI METRI CUBI - IL GOVERNO HA CHIESTO ALL'AZERBAIGIAN IL RADDOPPIO DELLE FORNITURE VIA TAP E ANCHE L'ALGERIA SI È DETTA DISPONIBILE - INTANTO ARRIVA IL DECRETO PER IL CARBONE: TORNEREMO A USARLO NELLE CENTRALI DOVE È POSSIBILE FARLO...

1 - ITALIA A CACCIA DI GAS

Paolo Baroni per "La Stampa"

 

putin gas

Al valico di Tarvisio ieri l'afflusso di gas dalla Russia è stato regolare, sui livelli degli ultimi giorni, a conferma che Gazprom, nonostante la guerra in Ucraina e la tensione sempre alle stelle tra Unione europea e Russia, continua a garantire le forniture.

 

Questo però non esclude che il Paese si debba attrezzare e preparare per tempo per poter gestire una eventuale emergenza nel caso la situazione dovesse peggiorare. Innanzitutto si cercano forniture alternative al metano che ci vende Mosca e che sino ad oggi ci ha garantito circa il 40% dei consumi nazionali che l'anno scorso hanno toccato quota 76 miliardi di metri cubi.

 

le vie del gas russo

«Stiamo trattando col governo di Baku il possibile raddoppio delle forniture», ha spiegato ieri a Skytg24 il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano convinto, non da oggi, che si debba ridurre la nostra dipendenza da Mosca.

 

«Soprattutto sul breve periodo, in attesa di sviluppare le rinnovabili, all'Italia «servono partner più affidabili» di Mosca e per questo una delle ipotesi allo studio è quella di portare da 10 a 20 miliardi di metri cubi all'anno l'import di gas attraverso il tanto contestato Tap che dall'Azerbaigian porta il metano sino il Puglia e da qui poi anche in Europa.

 

gasdotto

Oltre a questo il governo starebbe anche valutando di far confluire in futuro nel Tap anche gas proveniente dal Turkmenistan. L'altro fornitore su cui puntare è l'Algeria. E sempre ieri la compagnia di Stato di quello che già oggi è il nostro secondo fornitore, con una quota vicina al 30%, ovvero la Sonatrach, per bocca del suo amministratore delegato Toufik Hakkaha ha detto di essere pronta a fornire più gas all'Europa in caso di calo delle esportazioni russe veicolandolo attraverso il gasdotto Transmed che collega l'Algeria all'Italia.

 

tap

Sia per questo «tubo» che per il Tap, stando ai tecnici, non ci sono assolutamente problemi di raddoppio della portata. E lo stesso vale per la rete nazionale gestita dalla Snam. Nell'attesa di concretizzare queste due opzioni, intanto oggi al Consiglio dei ministri approda un nuovo provvedimento che serve a rafforzare la sicurezza energetica Paese.

 

Dando seguito alla parole del premier Draghi, che la scorsa settimana non ha escluso un maggior ricorso al carbone in caso di bisogno, il Consiglio dei ministri approverà un decreto che «in caso di emergenza» consentirà ai produttori di energia elettrica, Enel, A2a e tutti gli altri, di differenziare le fonti fossili con cui produrre elettricità.

tap puglia

 

Per prevenire eventuali problemi si potrà insomma utilizzare anche il carbone, in quantità maggiore di quello impiegato oggi, mentre invece le norme in vigore indicano come fonte prioritaria il gas.

 

Oggi le sei centrali a carbone ancora attive in Italia e destinate ad essre spente nel 2025 (4 dell'Enel, una di A2a ed una dei cechi di Eph) garantiscono in media il 5% dell'elettricità che si consuma, ma avendo una potenza installata attorni ai 7 mila megawatt possono arrivare a coprire anche al 15% nei momenti di maggior consumo.

 

CINGOLANI

Dopo che sabato il ministero della Transizione ecologica ha proclamato lo stato di preallarme a causa della guerra Russia-Ucraina, dei maggiori rischi legati alla forniture dalla Russia ed al transito del gasdotto in terra ucraina, ieri il ministero ha fatto sapere che «l'Italia è lontana da una situazione di allarme per le forniture di gas» e che lo stato di pre-allarme è semplicemente una misura di cautela che avvia «un monitoraggio costante della situazione energetica nazionale» ed «un riempimento dello stoccaggio anticipato» rispetto a quanto normalmente accade da primavera avanzata in poi.

 

ROBERTO cingolani

In questi giorni l'attenzione del governo su questi temi è molto forte: in particolare il ministro Roberto Cingolani, che oggi a Bruxelles parteciperà ad un Consiglio europeo straordinario dei ministri dell'Energia, è in contatto continuo con Draghi e coi ministri dei principali paesi al mondo, dagli Stati Uniti ai suoi omologhi in Europa.

 

Ieri a Tarvisio sono arrivati 73 milioni di metri cubi di gas russo, quasi il triplo dei volumi di una settimana fa. Di contro la domanda (complice la giornata festiva) continua a mantenersi bassa, attorno a 225 milioni di metri cubi, a fronte di picchi che in inverno arrivano anche a 400 milioni e questo facilita il riempimento degli stoccaggi.

 

Il saldo netto tra quanto gas esce e quanto ne entra ieri è stato particolarmente basso, attorno a 23-24 milioni di metri cubi, mentre di solito in questa stagione si viaggia attorno ai 60 milioni. Segno che gli operatori hanno accolto l'invito del governo e stanno ricostituendo le scorte.

 

2 - VIA LIBERA AL CARBONE E PIÙ GAS DALL'AFRICA

Jacopo Orsini e Marco Conti per "Il Messaggero"

 

Torneremo ad utilizzare il carbone nelle centrali dove è possibile farlo. La guerra in Ucraina, e il conseguente decreto che sarà varato oggi dal Consiglio dei ministri, fermano il programma di dismissione di un combustibile che sarebbe dovuto sparire entro il 2025.

 

centrale carbone di portoscuso

Seppur in maniera temporanea, il decreto che verrà varato nel pomeriggio permetterà «una flessibilità» nell'uso delle fonti di energia. In altre parole la norma che sarà approvata dal governo autorizza in caso di emergenza a diversificare e bilanciare l'eventuale mancanza di gas con il carbone.

 

IL PREMIER

Il decreto, lo stesso nel quale verranno previsti aiuti militari all'Ucraina, è stato messo a punto dal ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani e di fatto dà seguito a quanto detto la scorsa settimana in Parlamento dal presidente del Consigli, Mario Draghi: «Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone per colmare eventuali mancanze nell'immediato».

 

centrale carbone di monfalcone

Quindi non solo aumentare l'energia prodotta dagli impianti ancora attivi, ma addirittura fare una momentanea marcia indietro rispetto all'impegno di dismettere o riconvertire tutte queste centrali entro il 2025, come prevede il Pniec - Piano nazionale integrato energia e clima - e gli impegni di Glasgow.

 

centrale carbone di fusina

Anche se va ricordato che complessivamente il contributo degli impianti a carbone alla produzione di energia elettrica in Italia non va oltre una quota compresa fra il 15 e il 30%.

 

Il pre-allarme dato ieri dal ministero di Cingolani sul fronte del gas, anche se non è ancora da codice rosso, fa seguito al monitoraggio sui consumi e sulla situazione degli stoccaggi.

 

centrale carbone di fiume santo

Si ritiene che «la situazione delle forniture sia al momento adeguata a coprire la domanda interna» e che quindi ad oggi la situazione in Italia è lontana da uno stato di allarme e più simile invece a quanto accaduto nel 2017, quando un inverno particolarmente freddo mise a rischio gli approvvigionamenti di metano.

 

centrale carbone di brindisi

GLI STOCCAGGI

Dai dati degli operatori emerge che attualmente gli stoccaggi italiani sono più pieni della media europea. La decisione che verrà assunta nel Consiglio dei ministri di oggi contribuisce a spingere il Paese verso quella diversificazione auspicata dallo stesso Draghi «per superare quanto prima la nostra vulnerabilità e evitare il rischio di crisi future».

 

IL PIANO

centrale a carbone

Nel decreto bollette è stato intanto già autorizzato l'incremento della produzione nazionale di gas. Il provvedimento comprende anche un pacchetto di norme per l'aumento e l'ottimizzazione degli stoccaggi.

 

centrale a carbone di torrevaldaliga

Il governo punta poi ad aumentare i volumi delle forniture di metano che arrivano dal Tap (Azerbaijan), dal TransMed (Algeria-Tunisia), dal GreenStream (Libia). Inoltre, sempre nel decreto bollette varato nei giorni scorsi, è stato avviato un «poderoso programma», come l'ha definto il governo, di accelerazione sul fronte delle sorgenti rinnovabili, in particolare per il fotovoltaico, con un intervento di semplificazione per l'installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali.

 

centrale a carbone di la spezia

Tempi più lunghi, invece, «per migliorare la nostra capacità di rigassificazione», come sollecitato dal presidente del Consiglio. Il piano è stato messo a punto anche per affrontare i rischi di una cessazione delle forniture dai gasdotti russi anche se continuano le rassicurazioni e dallo snodo di Tarvisio non si registrano diminuzioni nei flussi, anzi negli ultimi giorni a sorpresa sono risaliti.

 

Per adesso comunque il gas che arriva da Mosca (il 45% delle importazioni totali italiane) sta continuando ad affluire in Europa, anche se la situazione potrebbe cambiare da un momento all'altro.

 

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...