ATTRACCATI A 'STO CAZZO - VIA LE GRANDI NAVI DA VENEZIA: SARANNO DIROTTATE A MARGHERA, IN ATTESA DI UNA SOLUZIONE DEFINITIVA IN MARE APERTO - LA DECISIONE DEL GOVERNO DRAGHI È IL PRIMO TASSELLO PER EVITARE IL TRANSITO DAVANTI A SAN MARCO E SPOSTARE NELLA ZONA INDUSTRIALE TRA LE 80 E LE 100 IMBARCAZIONI RISPETTO ALLE OLTRE 500 CHE ARRIVAVANO PRIMA DELLA PANDEMIA...

Elisio Trevisan per “Il Messaggero

 

grandi navi venezia

Via libera alle navi da crociera a Marghera, almeno nel breve e medio periodo. Per la prospettiva lunga, invece, ci sarà un concorso di idee per terminal fuori dalla laguna, evitando il transito davanti San Marco. È la decisione assunta ieri da quattro ministri del governo di Mario Draghi per «tutelare un patrimonio storico-culturale non solo italiano ma del mondo intero».

 

I titolari della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, della Cultura Dario Franceschini, del Turismo Massimo Garavaglia e delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, hanno quindi deciso di risolvere in maniera strutturale e definitiva il problema del transito delle grandi navi a Venezia.

 

cnr i disastri delle grandi navi sui fondali di venezia 2

E sempre ieri Federico D'Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha detto che «grazie al Governo Conte II abbiamo messo in funzione il Mose per proteggere la città e i suoi tesori dai fenomeni dell'acqua alta», e ora «con il Governo Draghi auspichiamo di fare ancora di più, risolvendo il problema delle Grandi Navi e riportando il capoluogo veneto al suo antico splendore, fatto non solo di turisti ma anche di tradizioni, arti e antichi mestieri».

 

COMITATONE

Quattro ministri, dunque il doppio di quelli che avevano partecipato al comitato interministeriale del 21 dicembre scorso, hanno deciso di mettere in pratica ciò che quel Comitatone aveva stabilito anche se in assenza di decisioni operative, vale a dire sistemare ogni anno tra le 80 e le 100 tra le navi più grandi (rispetto alle oltre 500 che prima della pandemia arrivavano a Venezia) nella zona industriale di Porto Marghera: per il primo anno, il 2021, verranno ospitate in alcuni approdi temporanei alle banchine di due terminal per i container (il Tiv e il Vecon), per il 2022 in un nuovo terminal crociere sempre a Porto Marghera ma nel canale industriale Nord vicino allo stabilimento della Fincantieri che le grandi navi da crociera le costruisce; anche questa, però, sarà una soluzione temporanea in attesa di quella definitiva appunto in mare aperto, fuori della laguna.

 

cnr i disastri delle grandi navi sui fondali di venezia 3

E proprio per questo il Comitatone aveva stabilito - e ieri i ministri del nuovo governo Draghi lo hanno confermato - di indire un concorso di idee per capire come realizzare questo nuovo porto.

 

I numeri sulle navi che possono essere ospitate nei due terminal per container di Marghera sono teorici perché bisognerà capire, nella realtà, se l'emergenza Covid permetterà di riaprire il traffico crocieristico e, nel caso di Venezia, se le compagnie armatoriali decideranno di dare fiducia al porto lagunare dopo nove lunghi anni di attesa della soluzione definitiva per togliere le navi bianche dal bacino di San Marco come aveva previsto il decreto Clini-Passera (i cognomi di due ministri di allora) nella primavera del 2012, e fino a oggi mai applicato.

 

grandi navi a venezia foto di berengo gardin 2

Ieri, intanto, si è saputo anche che costerà 41 milioni di euro costruire il terminal provvisorio per le navi da crociera più grandi sulla sponda nord del canale industriale Nord di Marghera, in attesa della soluzione definitiva in mare aperto: la valutazione è all'interno del bando che l'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico settentrionale (Adspmas) ha pubblicato il 24 febbraio scorso per la progettazione di fattibilità tecnico-economica, per una cifra di 936.804 euro; il nuovo termine per la presentazione delle documentazioni è il 15 aprile, con scadenza di sei mesi per la consegna del progetto.

 

grandi navi a venezia foto di berengo gardin 3

Nel frattempo, sempre ieri, il commissario straordinario dell'Autorità portuale veneziana, Cinzia Zincone, ha annunciato di aver impugnato in Tribunale il decreto con cui il ministro della Transizione ecologica aveva imposto la procedura nazionale di Valutazione di impatto ambientale per lavori di messa in sicurezza delle rive del canale Malamocco-Marghera.

 

cnr i disastri delle grandi navi sui fondali di venezia 1

Un provvedimento che rallenterebbe i lavori per fare arrivare le navi a Marghera. «Ci dobbiamo assumere la responsabilità di far emergere chiaramente il paradosso che Venezia e la sua laguna sta vivendo - ha detto Zincone -. Non si può intendere altrimenti infatti il freno posto, tramite inutili rallentamenti burocratici, a necessari progetti di protezione ambientale della laguna e di Venezia proprio da chi, più di tutti, è titolato e chiamato a difendere l'ambiente».

grandi navi a venezia foto di berengo gardin 1grandi navi a venezia foto di berengo gardin 4

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…