imprese fallimento

ALLA CANNA DEL GAS - LA SPESA IN ENERGIA PER IL TERZIARIO NEL 2022 AMMONTERÀ A 33 MILIARDI, IL TRIPLO RISPETTO AL 2021: A RISCHIO FALLIMENTO 120 MILA AZIENDE - A SOFFRIRE DI PIÙ SONO LA MEDIA E GRANDE DISTRIBUZIONE ALIMENTARE CHE A LUGLIO HA VISTO QUINTUPLICARE LE FATTURE DI LUCE E GAS, LA RISTORAZIONE E GLI ALBERGHI CON AUMENTI TRIPLI RISPETTO A LUGLIO 2021, E I TRASPORTI ALLE PRESE CON I RINCARI DEI CARBURANTI - IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, BONOMI: “SE IL TETTO AL PREZZO DEL GAS NON VIENE FATTO A LIVELLO EUROPEO, DEVE ESSERE FATTO A LIVELLO NAZIONALE” 

1 - GAS: SCENDE A QUOTA 292 EURO AL MWH IN APERTURA AD AMSTERDAM
(ANSA)
-  Scende sotto quota 2954 euro al MWh il gas naturale in avvio di seduta sulla piazza di Amsterdam, dopo essere salito nella vigilia fino a oltre 321 euro. I contratti futures sul mese di settembre segnano un calo del 9,15% a 292 euro al MWh

 

2 - BOLLETTE, IMPRESE A RISCHIO

Luca Monticelli per “la Stampa”

 

carlo bonomi mezzora in piu 3

Continua la folle corsa del prezzo del gas oltre il muro dei 300 euro al megawattora. Ieri un nuovo record alla Borsa di Amsterdam: dopo il picco a 324 euro, i contratti si sono attestati a 321,4 euro, il massimo storico a fine seduta, registrando una crescita del 10%. Fiammate che interrogano l'Europa e la politica italiana in campagna elettorale.

 

La viceministra all'Economia Laura Castelli annuncia provvedimenti: «Ci sono i margini per un decreto che possa calmierare gli effetti del prezzo del gas ormai a livelli insostenibili», mentre il governo porta avanti in Europa la battaglia per fissare un price cap.

CARO BOLLETTE GAS

Secondo il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, «il governo Draghi può e deve intervenire. Se il tetto al prezzo del gas non viene fatto a livello europeo, deve essere fatto a livello nazionale. E poi bisogna sganciare il prezzo dell'energia elettrica da quello del gas, e sospendere i certificati verdi».

 

Intanto, il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti ha firmato i decreti sul rafforzamento dei contratti di sviluppo per le imprese: 2 miliardi per 101 progetti, l'80% al Sud.

giancarlo giorgetti sorride a mario draghi

Il Mise annuncia che saranno agevolati gli investimenti che puntano alla riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra, o del 20% del consumo di energia.

Secondo Confcommercio il caro-bollette mette a rischio 120 mila imprese del terziario e 370 mila posti di lavoro, da qui ai primi sei mesi del 2023.

 

A soffrire di più sono la media e grande distribuzione alimentare che a luglio ha visto quintuplicare le fatture di luce e gas, la ristorazione e gli alberghi con aumenti tripli rispetto a luglio 2021, e i trasporti alle prese con i rincari dei carburanti. Risentono di questa situazione anche i liberi professionisti, le agenzie di viaggio, le attività artistiche e sportive, il comparto dell'abbigliamento.

 

bollette luce gas

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, stima che la spesa in energia per il terziario nel 2022 ammonterà a 33 miliardi, il triplo rispetto al 2021 e più del doppio del 2019: «È vitale tagliare drasticamente il costo dell'energia per tutte le imprese - sottolinea - anche quelle non energivore e gasivore. In caso contrario si rischia di vanificare la ripresa economica».

 

La Cna auspica «un tetto al prezzo del gas, una priorità del Paese su cui chiediamo l'impegno congiunto di tutte le forze politiche, al di là degli esiti del voto del prossimo 25 settembre». L'appello è anche al governo Draghi perché «la gravità della situazione impone interventi rapidi ed efficaci, come l'introduzione di un massimale al prezzo del gas su base nazionale».

bollette luce gas

 

Per il settore del vetro il mercato è ancora positivo, con ordini in crescita su tutti i segmenti, tuttavia il caro energia potrebbe incidere sulla competitività internazionale delle imprese. Assovetro sollecita perciò l'esecutivo a intervenire con «una garanzia statale sui contratti di fornitura del gas, gettando le basi per una nuova politica energetica fondata sulle rinnovabili e sul nucleare».

 

Le aziende termali, che assistono tre milioni di italiani in convenzione con il servizio sanitario nazionale, sono preoccupate dei tempi della politica: «Nel migliore dei casi il nuovo esecutivo non sarà operativo prima di novembre e questo lasso di tempo non è accettabile. I partiti - spiega Federterme - devono spingere il governo Draghi ad intervenire con provvedimenti immediati, quali il totale sganciamento del prezzo delle rinnovabili dal gas, l'attivazione dei gassificatori, e destinare un importo rilevante alle imprese con un immediato scostamento di bilancio».

bollette luce gas

 

Prospettive cupe anche per le discoteche. Il comparto dell'intrattenimento ha visto proprio quest' estate una vera ripartenza dopo due anni terribili dovuti alla pandemia. «I rincari però - sostiene Confesercenti - potrebbero far precipitare la situazione in autunno: le bollette di luce e gas sono più che raddoppiate».

 

Durissimo il commento di Paolo Agnelli - imprenditore leader dell'alluminio e presidente di Confimi, la confederazione dell'industria manifatturiera - che accusa l'immobilità della politica: «Le aziende chiudono o falliscono, e non stiamo facendo nulla per tutelarle dalla morsa dei costi dell'energia. Si pensi a salvare quel sistema Italia di cui ci si riempie la bocca solo in campagna elettorale - attacca Agnelli - senza però intervenire. Non possiamo buttar via anni di sacrifici per colpa di inefficienze di governi miopi e sordi al problema».

bollette luce gas stangata

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…