CHE COVO DI VIPERE L'EUROPA - LA BOCCIATURA DI SYLVIE GOULARD COME COMMISSARIA UE E’ LA VENDETTA DI MANFRED WEBER, SILURATO DAL RUOLO DI PRESIDENTE PER IL VETO DI MACRON - LA FRANCESE È STATA IMPALLINATA ANCHE COME RITORSIONE PER LA BOCCIATURA DEL CANDIDATO UNGHERESE DEL PPE E DELLA CANDIDATA RUMENA DEL PSE - SE I TRE PRINCIPALI PARTITI COMINCIANO LA LEGISLATURA A SUON DI RITORSIONI RECIPROCHE…

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Andrea Bonanni per “Affari & finanza - la Repubblica”

 

sylvie goulard ed emmanuel macron sylvie goulard ed emmanuel macron

Comunque vada a finire la vicenda, la bocciatura della francese Sylvie Goulard come commissaria Ue è un duro schiaffo al presidente Macron che gli arriva direttamente dal Parlamento europeo. Ma segna anche una evoluzione politica che va in una direzione preoccupante. Da una parte la bocciatura della Goulard è un peccato, perché la liberale francese sarebbe stata una commissaria europea sicuramente capace, di alto profilo e di convinzioni politiche profondamente europeiste.

 

manfred weber manfred weber

D'altra parte ci sono non poche ragioni che possono spiegare il flop della candidata di Macron. Prima fra tutte il desiderio di rivalsa del capo degli eurodeputati popolari, Manfed Weber. Weber era lo "Spitzenkandidat", il candidato di punta, del Ppe alle elezioni europee per coprire il ruolo di presidente della Commissione. Essendo il Ppe il partito di maggioranza relativa dell' assemblea, Weber avrebbe dunque dovuto ricevere l' investitura dei capi di governo europei per quella carica, come era già accaduto per Jean-Claude Juncker.

 

Così non è stato. E il motivo è il veto che Macron ha posto senza giustificazioni. In realtà il presidente francese pensava di essere stato molto furbo e, con un sol colpo, aver portato a casa due risultati. Primo: fare un favore ad Angela Merkel, che non poteva opporsi a Weber ma che avrebbe preferito un candidato più vicino a lei, come appunto Ursula von der Leyen.

emmanuel macron sylvie goulard emmanuel macron sylvie goulard

 

Secondo: affossare il sistema degli Spitzenkandidaten che riduceva notevolmente il potere dei governi nazionali nella scelta del presidente della Commissione a tutto vantaggio del Parlamento. Macron sarà anche un ardente europeista, ma certo non a discapito della sovranità francese, come si è già notato nella vicenda dei cantieri Saint Nazaire e della mancata fusione Fca-Peugeot.

 

Al di là della vendetta del Parlamento, però, c'è un altro aspetto della bocciatura di Goulard che dovrebbe preoccupare. La liberale francese, infatti, è stata "impallinata" anche come ritorsione per la bocciatura del candidato ungherese del Ppe e della candidata rumena del Pse.

 

angela merkel ursula von der leyen angela merkel ursula von der leyen

Bocciature ottenute anche con i voti dei liberali. Il problema è che questa Commissione si dovrebbe reggere sul sostegno politico di una maggioranza composta proprio da popolari, socialisti e liberali. Se i tre principali partiti europeisti cominciano la legislatura a suon di dispetti e ritorsioni reciproche, faranno solo il gioco della destra sovranista. Che infatti ha festeggiato la bocciatura di Goulard come un proprio successo politico. Difficile dargli torto.

ursula von der leyen e angela merkel ursula von der leyen e angela merkel

 

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