trivelle luca zaia guido crosetto

CHE GIRAMENTO DI TRIVELLE NEL GOVERNO! – CROSETTO E URSO AZZANNANO ZAIA, CHE SI OPPONE ALLO SBLOCCO DELLE PERFORAZIONI NELL’ADRIATICO: “SULL’INTERESSE STRATEGICO NAZIONALE NON POSSONO PREVALERE LE RIVENDICAZIONI TERRITORIALI’ – DOPO CHE ANCHE CALDEROLI È SALITO SULLE BARRICATE CON IL GOVERNATORE VENETO, IN FRATELLI D’ITALIA TEMONO CHE DIETRO ALLA MOSSA SULLE TRIVELLE CI SIA UNA STRATEGIA LEGHISTA PER DARE UN ALTRO COLPO ALLA MELONI…

Estratto dell’articolo di Valerio Valentini per “Il Foglio”

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti guido crosetto

Se è sulla coerenza, che bisogna metterla, Guido Crosetto non si tira indietro: “Io sono sempre stato favorevole alle trivelle. Non ho cambiato idea”. Fa il verso a Luca Zaia, il ministro della Difesa. Che nel difendere le ragioni dei Nimby del Polesine, ricorda con allusiva perfidia di quando a fare campagna contro le estrazioni in mare era Giorgia Meloni. Lui, Crosetto, alla vigilia del referendum dell’aprile del 2016 twittava invece così: “No trivelle, no autostrade, no inceneritori, no centrali, no scavi, no industrie, no acciaio, no cemento. Però più lavoro. Mah”.

 

LUCA ZAIA VISITA ROBERTO CALDEROLI IN OSPEDALE

Ecco, “non ho cambiato idea”, insiste. Sapendo però, anche lui, che non è sulla coerenza, che bisogna vincere la sfida. “Qua la sfida è la crisi energetica”, ha spiegato Adolfo Urso, ministro meloniano dello Sviluppo, ai patrioti veneti, pure loro su posizioni zaiane. E dunque, se “l’urgenza è quella di ridurre al più presto la dipendenza energetica della nostra nazione”, come ripete Meloni, “allora non possiamo mettere in discussione progetti di rilevanza strategica in nome di pur comprensibili obiezioni locali”, dice Urso ai suoi colleghi di FdI.  […]

 

clara ovest piattaforma sul mare adriatico

E forse è proprio questo, il sospetto diffuso tra i pretoriani di FdI. Che ci sia di più, di una semplice rivendicazione territoriale, nella mossa di Zaia. “A essere onesti, si fa fatica a capire”, scuote il capo il ministro per i Rapporti col Parlamento Luca Ciriani, al centro di un capannello in mezzo a quel Transatlantico che a metà pomeriggio vede passare un Francesco Lollobrigida, responsabile dell’Agricoltura e sommo confidente di Donna Giorgia, che al solo sentire il nome di Zaia cambia espressione, si fa tutto spigoloso: “Le sue dichiarazioni? Non le ho lette”.

 

GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010

E non serve neppure dare credito alle voci che descrivono una Meloni adirata non poco, di buon mattino, alla lettura dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera dal presidente veneto, per capire che dissimula. “Anche perché Salvini, che ha chiesto il ministero dei Trasporti per voler sbloccare i cantieri, accetta davvero una cosa del genere? E proprio nel giorno in cui Zaia, prima di dirsi contrario alle trivelle, era stato a Porta Pia  per annunciare la necessità di realizzare nuove infrastrutture?”. C’è del marcio, insomma, a giudizio di chi frequenta assiduamente Palazzo Chigi in queste ore.

 

“C’è un gioco interno alla Lega, un gioco di posizionamento, che va decifrato”, spiega il deputato meloniano Federico Mollicone, fresco di elezioni alla presidenza della commissione Cultura.  Un segno di opposizione interna? Così si spiegherebbe anche la baldanza con cui Roberto Calderoli, che da ministro per gli Affari regionali potrebbe richiamare il Doge all’ordine, entrando in Cdm rivendica invece di pensarla “esattamente come Zaia”, sulle trivelle. […]

 

trivelle

E così Meloni, prima dell’inizio del Cdm, ha dovuto rassicurare Gilberto Pichetto che sì, il provvedimento sulle estrazioni sarà confermato, che non si torna indietro. E che se anche non si è riusciti a portarlo in Aula come emendamento al dl Sostegni ter, è stato solo per motivi tecnici. Che dunque lo si inserirà nel Sostegni quater, che proprio ieri è stato discusso dai ministri. “E le condizioni restano quelle già indicate”, precisa il ministro dell’Ambiente.

 

luca zaia pontida 2022 1

Si potrà perforare nei pozzi di una certa dimensione, quelli con almeno 500 milioni di metri cubi di gas situati tra le nove e le dodici miglia dalla costa, al di sotto del 45° parallelo. “E il tutto, lo sappiamo, a seguito di una valutazione di impatto ambientale”, dice Flavio Tosi, che di Zaia è conterraneo, e che ai suoi colleghi deputati di Forza Italia ha spiegato che quella del presidente vento è una “posizione antistorica”, una “rivendicazione da sindacato di territorio”.

 

Del resto, “se avesse delle evidenze scientifiche sui danni che le trivelle provocherebbe, dovrebbe subito condividerle. Sennò, la sua resta la dichiarazione di chi vuole salvaguardare il suo consenso sul territorio, e basta. Che è comprensibile, certo, ma alla vigilia di un inverno in cui le bollette potrebbe esplodere, e le aziende chiudere, è alquanto irresponsabile”.

adolfo urso adolfo urso giorgia meloni matteo salvini luca zaia pontida 2022

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...