CHE MI VENGA UN GOLPE - IL PRESIDENTE TUNISINO KAIS SAIED “CONGELA” IL PARLAMENTO E LICENZIA IL PRIMO MINISTRO HICHEM MECHICHI, FINITO NEL MIRINO DELLE PROTESTE POPOLARI - DOPO L’ANNUNCIO LA GENTE SI È RIVERSATA IN STRADA PER FESTEGGIARE - IL PRESIDENTE: “CHI PARLA DI COLPO DI STATO DOVREBBE LEGGERE LA COSTITUZIONE. SONO STATO PAZIENTE E HO SOFFERTO CON IL POPOLO” - VIDEO

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TUNISIA: PRESIDENTE, 'NON È UN COLPO STATO

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(ANSA) - TUNISI, 26 LUG - Le decisioni di congelare per 30 giorni il Parlamento, revocare l'immunità ai deputati e licenziare il premier non rappresentano "un colpo di Stato", si tratta di decisioni costituzionali, ai sensi dell'articolo 80 della Costituzione: lo ha detto il presidente tunisino, Kais Saied, rispondendo al presidente dell'Assemblea nonche' leader del partito islamico Ennhadha (primo in parlamento), Rached Ghannouchi. "Chi parla di colpo di Stato dovrebbe leggere la Costituzione o tornare al primo anno di scuola elementare, io sono stato paziente e ho sofferto con il popolo tunisino", ha detto Saied alla tv di Stato (ANSA).

 

TUNISIA: BAGNO FOLLA PER SAIED IN CENTRO A TUNISI

tunisini in piazza per kais saied tunisini in piazza per kais saied

 (ANSA) - TUNISI, 26 LUG - Il presidente tunisino Kais Saied nella notte ha raggiunto la centrale Avenue Bourguiba della capitale Tunisi per recarsi presso la sede del ministero dell'Interno, incontrando la folla che era scesa in strada per festeggiare la sua decisione di congelare il Parlamento e licenziare il premier Mechichi. Le immagini sono state mandate in onda dalla televisione di Stato Watanya 1.

 

"Abbiamo preso questa decisione - aveva spiegato Saied in precedenza, parlando alla tv - fino a quando non tornerà la calma e non metteremo lo Stato in sicurezza". Tutta la zona attorno agli edifici governativi e' attualmente blindata e protetta dalle forze di sicurezza, parlamento, sede della televisione e palazzo di governo. "Chiunque pensa di fare ricorso alle armi - aveva detto Saied - e chiunque sparerà anche un solo colpo, sappia che le forze armate risponderanno sparando". A dirigere il ministero dell'Interno Saied ha designato temporaneamente il direttore generale della sicurezza presidenziale Khaled Yahyaoui.

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"Chi parla di colpo di stato dovrebbe leggere la Costituzione o tornare al primo anno di scuola elementare, io sono stato paziente e ho sofferto con il popolo tunisino", ha detto il presidente, precisando di avere consultato di persona il capo del governo Hichem Mechichi e il presidente del Parlamento per telefono, prima di annunciare le misure.

 

Da parte sua, Ghannouchi ha chiamato i suoi a manifestare davanti alla sede dell'aula per "ripristinare la democrazia" ed ha sottolineato di non essere stato informato delle decisioni del capo dello Stato, così come previsto dall'art. 80 della Costituzione. Intanto arrivano le prime reazioni dei partiti, che la notte scorsa hanno tenuto vertici per valutare la situazione.

 

tunisini in piazza per kais saied tunisini in piazza per kais saied

Oltre alla scontata posizione contraria di Ennhadha, che rifiuta le decisioni di Saied, anche il suo alleato di governo, Qalb Tounes, ha definito la mossa del presidente "una grave violazione della Costituzione e delle disposizioni dell'articolo 80". Tounes ha anche invitato il capo del governo ad assumere le sue funzioni "legittime" e a non creare un vuoto nella presidenza del governo.

 

Preoccupa gli osservatori il fatto che Saied abbia deciso di avocare a sè anche la carica di Procuratore generale della Repubblica, con la facoltà dunque di poter esercitare l'azione penale. Ciò gli consentirebbe di arrestare anche i deputati, una volta tolta loro l'immunità. Sempre secondo le stesse fonti, nei confronti di Ghannouchi e di altri 64 deputati, che hanno cause pendenti con la giustizia, sarebbe già stato intimato il divieto di viaggiare all'estero.(ANSA).

 

TUNISIA, IL PRESIDENTE SAIED LICENZIA IL PREMIER E CONGELA IL PARLAMENTO

Da www.ansa.it

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Il presidente tunisino Kais Saied ha annunciato in tarda serata la sospensione del parlamento e il licenziamento del primo ministro Hichem Mechichi dopo una giornata di proteste popolari contro il sistema politico in atto. Subito dopo l'annuncio di Saied, a seguito di una riunione di emergenza a Cartagine con i vertici della sicurezza e dell'esercito, molti cittadini si sono riversati nelle strade suonando i clacson delle automobili in segno di giubilo.

 

Nella giornata di ieri, 64mo anniversario della proclamazione della Repubblica tunisina, migliaia di cittadini avevano marciato in diverse città per protestare contro i fallimenti del governo, il sistema e la malagestione della pandemia. Nella capitale, centinaia di manifestanti si erano radunati davanti al parlamento, gridando slogan contro il partito islamico Ennahdha e il premier Mechichi, con la folla a chiedere a gran voce lo "scioglimento del parlamento". Proteste sono state segnalate anche nelle città di Gafsa, Kairouan, Monastir, Sousse e Tozeur.

Hichem Mechichi Kais Saied Hichem Mechichi Kais Saied

 

"La Costituzione non consente lo scioglimento del parlamento, ma permette la sospensione dei suoi lavori", ha affermato il presidente, citando l'articolo 80 che consente tale misura in caso di "pericolo imminente". Saied ha detto che assumerà il potere esecutivo "con l'aiuto" di un governo guidato da un nuovo primo ministro nominato dallo stesso presidente. Il presidente ha anche detto che sarà revocata l'immunità ai deputati.

 

Nonostante sia passato un decennio dalla rivoluzione del 2011 che ha rovesciato il dittatore Zine El Abidine Ben Ali, la Tunisia rimane soggetta a una certa instabilità politica che ha ostacolato gli sforzi per rilanciare servizi pubblici in rovina e realizzare le riforme richieste dal Fondo monetario internazionale. La frammentata classe politica del Paese non è stata in grado di formare in questi anni governi duraturi ed efficaci. La situazione del resto era insostenibile.

 

tunisia giovani in rivolta tunisia giovani in rivolta

La Tunisia ha vissuto per mesi una sorta di stallo istituzionale a causa della contrapposizione tra il presidente Saied e il primo ministro Hichem Mechichi, per via di un rimpasto governativo già approvato dal parlamento a fine gennaio scorso, mai accettato dal capo dello Stato. In parlamento inoltre negli ultimi tempi erano andati in scena episodi di violenza tra deputati ed altri incidenti che ne hanno rallentato la normale attività e creato sempre maggiori tensioni sociali. Gli scenari che ora si aprono sono imprevedibili, anche perché il presidente del parlamento Rached Ghannouchi, anche leader del partito islamico Ennhadha, dopo la decisione di Saied ha annunciato che "le istituzioni sono ancora al loro posto, i sostenitori di Ennhahda e il popolo tunisino difenderanno la rivoluzione".

 

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