donald trump congresso usa

COM'È PARTITO DAVVERO L'ASSALTO AL CAMPIDOGLIO AMERICANO? IL COMIZIO PROVOCATORIO DI TRUMP E I MESSAGGI SUI SOCIAL HANNO GETTATO LA BENZINA SUL FUOCO - FONTI DELL'FBI: "IL PRESIDENTE HA LASCIATO ENTRARE I VIOLENTI ALLA CASA BIANCA, È STATO IMPOSSIBILE CONTENERLI" - ERANO ARMATI CON MANETTE E PISTOLE: "VOLEVANO PRENDERE OSTAGGI"...

Massimo Basile per "la Repubblica"

 

donald trump by pat ludo

Ventimila manifestanti, meno di duemila decisi a entrare dentro Capitol Hill. E tra questi, poche decine, che sapevano dove andare, come in un' operazione militare, forse per prendere politici in ostaggio e avviare processi sommari. Il tutto favorito da un evento: il comizio di Donald Trump, che ha facilitato l' accesso di migliaia di persone all' area della Casa Bianca. Buffalo Bill, i volti stralunati da Armata Brancalone, il "patriota" Bigo con i piedi sulla scrivania della Speaker della Camera sono stati la schiuma di un magma più oscuro che puntava a ingoiare le istituzioni democratiche. Non c' è nessun effetto sorpresa per spiegare la facilità con cui il Congresso è stato violato. Secondo una fonte Fbi che ha parlato con Repubblica, i «manifestanti erano 20-30 mila, per lo più civili innocui, nei confronti dei quali non si poteva fare prevenzione».

 

donald trump

«All' interno - continua - c'erano gruppi di violenti, circa il 7 per cento, cioè meno di duemila persone. Hanno provato a isolarli, ma dopo che il presidente Trump li ha fatti entrare per il comizio, la prevenzione è saltata». La breccia è stata l'Ellipse, area di ventuno ettari sul lato sud della Casa Bianca, vicino a Constitution Avenue, il viale che porta al Congresso.

 

Nei 60 minuti di discorso, Trump aveva infiammato i sostenitori, dicendo che «dopo questo assalto alla nostra democrazia» la gente «avrebbe dovuto dirigersi verso Capitol Hill». Lui, intanto, li aveva fatti entrare dentro l' area protetta.

 

donald trump discorso save america davanti alla casa bianca

Da lì, i sostenitori hanno raggiunto facilmente a piedi l'area del Congresso, una zona di cinque chilometri quadrati tra le più protette, con più di duemila agenti al servizio dei 435 rappresentanti della Camera e i cento membri del "club" più esclusivo d' America, il Senato. Numero enorme paragonato agli 840 agenti destinati a proteggere i 425 mila abitanti di Minneapolis, ma mercoledì erano troppo pochi. Nonostante da settimane sui social di destra come Gab e Parler si parlasse di invadere il Congresso, non è stato alzato il livello d' allarme. Secondo l' agenzia Ap, la polizia di Washington ha rifiutato per due volte un aiuto: tre giorni prima ha detto "no" al Pentagono e, durante il caos, ha respinto l' ultima offerta del dipartimento di Giustizia. Non c' era neanche una centrale di comando. Il capo della polizia, Steven Sund, ha sostenuto di aver messo in campo un «piano robusto », ma è stato costretto alle dimissioni. «Per capire cosa sarebbe successo, bastava saper leggere», ha commentato al Washington Post Michael Chertoff, segretario alla Sicurezza interna sotto George W. Bush.

 

donald trump

Quando alle 14,24 Trump, in un messaggio poi oscurato da Twitter, ha scritto che «Pence non aveva avuto il coraggio di fare ciò che avrebbe dovuto», cioè ribaltare l' esito del voto, sulla piattaforma Gab erano apparse decine di messaggi rivolti a chi era dentro Capitol Hill perché andasse «a prendere» il vice. In alcuni video si sente urlare «Where is she?», Dov' è lei?, riferito a Pelosi, e «Where is Pence?». Dalle foto scattate all' interno, emergono due figure che chiameremo Uomo1 e Uomo2. Il primo indossa indumento militare, cappellino nero, il simbolo di Punisher, fantasma con il teschio utilizzato dall' ultra destra. Su un fianco porta quella che appare una pistola o un Taser Pulse Holster, sul petto il cellulare con la luce rossa della diretta. Nella mano sinistra stringe un mazzo di manette flessibili di plastica, di quelle in dotazione alla polizia ma anche in vendita online a 132 dollari per cento pezzi. Altri, ripresi nelle foto, hanno le stesse manette. Pensavano di fare ostaggi? E chi? I patiboli stile Ku Klux Klan montati fuori dal Congresso potrebbero essere una bravata o il paradigma della follia del cappio, già emerso nel fallito complotto per giustiziare la governatrice del Michigan, Withmer.

 

migliaia di supporter di trump a washington

L' Uomo2 è sui sessant'anni, aria da veterano, grande e grosso. Appare a capo dei manifestanti. La sera prima, in diretta streaming, aveva detto: «Di domani non voglio neanche parlare, perché so che verrò arrestato. Ma noi abbiamo bisogno di andare dentro Capitol Hill». Alla fine, dopo sei ore di assedio, nessun politico è rimasto ferito, quattro manifestanti sono morti, più un poliziotto. Il 20 gennaio ci sarà la cerimonia di insediamento di Joe Biden.

 

supporter di trump

«Molti di noi Patrioti - scrive "Colonel Perez" su Parler - ritorneremo il 19 gennaio 2021 portando le nostre armi in difesa della nostra nazione. A tutti coloro che non stanno con noi, sarebbe un buon momento per prendervi qualche giorno di vacanza».

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…