COME SI DICE ''RAPHAEL'' IN MALTESE? – IL FANTASMA DI DAPHNE CARUANA GALIZIA ALEGGIA SUL PREMIER MUSCAT: LE PERSONE SCENDONO IN PIAZZA E LANCIANO MONETINE E UOVA SUI PARLAMENTARI – ARRESTATO KEITH SCHEMBRI, EX CAPO DI GABINETTO DEL PRIMO MINISTRO

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OMICIDIO CARUANA GALIZIA, ARRESTATO EX CAPO DI GABINETTO DEL PREMIER MUSCAT

Da www.repubblica.it

 

Keith Schembri JOSEPH MUSCAT Keith Schembri JOSEPH MUSCAT

Nuovi sviluppi nell'inchiesta sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia. Keith Schembri, ex capo di gabinetto del premier maltese Joseph Muscat, ha passato la notte in cella dopo essere stato fermato dalla polizia in seguito all'interrogatorio e alla perquisizione della sua abitazione privata. In serata è stato fermato anche il dottor Adrian Vella, medico personale del re dei casinò e grande imprenditore Yorgen Fenech arrestato la settimana scorsa mentre tentava la fuga da Malta in yacht. Vella è sospettato di aver fatto da tramite tra Fenech e Schembri.

 

Keith Schembri KONRAD MIZZI DAPHNE CARUANA Keith Schembri KONRAD MIZZI DAPHNE CARUANA

Fenech oltre ad essere uno dei principali imprenditori di Malta, è anche il titolare del fondo segreto 17 Black, denunciato dalla Caruana. Salgono quindi a quattro gli arresti per l'omicidio della giornalista Daphne Carua Galizia: Il capo gabinetto, ii due ministri Turismo ed Economia e il medico di Fenech. La reporter investigativa è morta il 16 ottobre del 2017 nell'esplosione della sua automobile. Stava lavorando a dossier scottanti su fatti di corruzione ad altissimo livello, quando fu uccisa.  Fu ritrovata dal figlio Matthew che sentì l'eplosione dalla loro casa.

 

joseph muscat joseph muscat

Migliaia di persone ieri hanno manifestato contro il governo sotto la sede del parlamento a Malta. E' la quarta volta in meno di dieci giorni che, sulla scia della svolta presa dalle indagini, scattano manifestazioni di protesta. Il premier Joseph Muscat è stato fischiato e insultato all'uscita dalla sede dell'esecutivo alla Valletta. I manifestanti hanno gridato "assassini", "via i mafiosi", "in galera" all'indirizzo di deputati e rappresentanti del governo. Auto ministeriali sono state bersagliate di uova. I dimostranti hanno intonato l'inno nazionale, in segno di unità contro la corruzione. "Due anni fa l'impensabile è accaduto. Una giornalista è stata assassinata - ha detto l'attivista Pia Zammit - Oggi siamo qui perché avevamo visto giusto. Daphne aveva ragione e dovrebbe essere qui con noi. Non dobbiamo mai più permettere che regni una cultura della paura".+

 

Malta, cadono i potenti. L'inchiesta su Caruana ora travolge il governo

Carlo Bonini per “la Repubblica”

malta, proteste contro la corruzione e il governo di joseph muscat 7 malta, proteste contro la corruzione e il governo di joseph muscat 7

 

In questo martedì 26 novembre, nella notte dell' ira e del riscatto civile che Malta, il più piccolo stato dell' Unione, non dimenticherà e che è destinato a cambiare il corso della sua storia politica, tutto si compie nel cuore della città vecchia, nel quadrilatero del Potere che divide Castille, sede del Governo, dal parallelepipedo in pietra e vetro del Parlamento disegnato da Renzo Piano.

 

In una nemesi di straordinaria forza simbolica, il fantasma di Daphne Caruana Galizia, la giornalista arsa viva nell' autobomba che la uccise il 16 ottobre 2017, e l' inchiesta sui mandanti del suo omicidio, trascinano con sé, in un baratro che non contempla redenzione o appello, chi, da viva, e poi da morta, aveva aggredito lei e il suo giornalismo, colpevoli di averne esposto la corruzione.

 

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In Strait street, nella sera illuminata dagli addobbi natalizi, in migliaia, per la quarta volta in una settimana, assediano i parlamentari e i membri del Governo laburista che provano a lasciare il Palazzo dopo che la seduta è stata sospesa. I deputati dell' opposizione nazionalista hanno appena abbandonato i loro banchi gridando «Mafia!», «Mafia!». Le stesse parole d' ordine di cui rimbomba la piazza, dove, insieme alle bandiere maltesi, si sollevano i cartelli a didascalia di questo epilogo. «Vergogna!». «Corrotti!». «Giutizia! ». Mentre piovono uova e monete sui parlamentari che cercano di raggiungere i loro autisti in macchina a motore acceso.

 

daphne caruana galizia daphne caruana galizia

Il redde rationem con il Potere ha una sua liturgia. Identica a ogni latitudine. E questa maltese appare un calco della notte del Raphael, quella della fuga di Bettino Craxi. O della piazza del Quirinale, nella notte delle dimissioni di Berlusconi. Il governo del premier laburista Joseph Muscat viene infatti giù come una house of cards, un castello di carte, nello spazio di un giorno.

BLACKOUT MALTA BLACKOUT MALTA

 

Schianta dalle dimissioni al mattino di Keith Schembri, capo di gabinetto, poco prima di entrare negli uffici della polizia dove verrà interrogato per l' omicidio di Daphne. Seguite, intorno alle 15, da quelle del ministro del Turismo Konrad Mizzi e dall' autosospensione di quello dell' Economia, Chris Cardona.

sandro gozi matteo renzi chris cardona sandro gozi matteo renzi chris cardona

 

Schembri, Mizzi e Cardona. Sono i tre moschettieri di Joseph Muscat. La triade del potere laburista nell' isola, conquistato nel 2013 e rinnovato nel 2017. E cementato da un patto che Daphne Caruana aveva svelato come "corrotto" e che ora l' inchiesta sul suo omicidio conferma come tale. Sono gli stessi uomini che, dal 2016, Muscat aveva difeso anche di fronte all' evidenza della loro compromissione.

 

konrad mizzi 1 konrad mizzi 1 craxi le monetine all hotel raphael craxi le monetine all hotel raphael

Così era accaduto per Cardona, quando era stato raccontato da Daphne in un bordello tedesco durante una visita di Stato. E quando il "Daphne Project", con Repubblica , aveva documentato i suoi legami con due degli esecutori materiali dell' omicidio. Così era stato per Schembri e Mizzi, titolari di due società off-shore panamensi scoperte da Daphne e destinate a ricevere almeno due milioni di dollari dalla società "17Black", il veicolo delle tangenti sull' appalto della nuova centrale elettrica dell' isola.

chris cardona chris cardona

 

Già, Schembri, Mizzi, Cardona. Yorgen Fenech, l' uomo d' affari proprietario della "17Black", arrestato quale mandante dell' omicidio una settimana fa mentre tentava di lasciare l' isola su uno yacht dopo aver fatto un' ultima telefonata proprio a Schembri (che lo informava evidentemente sull' andamento dell' indagine), promette di trascinarli con sé qualora Muscat dovesse accordargli la grazia per una confessione che si dice pronto a fare.

 

Jorgen Fenech Jorgen Fenech

Sostenendo, come ha già fatto prima di lui Melvin Theuma (l' intermediario dell' omicidio cui Fenech affidò l' incarico di reclutare i sicari di Daphne), di essere stato solo uno degli anelli di una catena che porta dritto al premier Joseph Muscat. La famiglia Caruana Galizia ha chiesto ieri che venga messo sotto inchiesta per aver protetto Schembri e Mizzi. Lui, come un esorcismo, dice: «Ho la responsabilità di assicurare una leadership stabile che consenta al Paese di attraversare questo momento turbolento ».

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