matteo renzi

COMUNQUE VADA, IL 25 SETTEMBRE CI SARÀ UNA BUONA NOTIZIA: RENZI SARÀ FUORI DAL PARLAMENTO – MATTEUCCIO FA FINTA CHE ANDARE DA SOLO SIA UNA SUA SCELTA: IN REALTÀ NESSUNO VUOLE ACCOLLARSELO, VISTO CHE FA SCAPPARE GLI ELETTORI. “ITALIA VIVA” NEI SONDAGGI È DATA SOTTO IL 2% ED È DIFFICILE, QUASI IMPOSSIBILE, CHE RIESCA A SUPERARE LA SOGLIA DEL 3 NECESSARIA PER AVERE UN POSTO… - VIDEO

MATTEO RENZI SUL DIRITTO DI TRIBUNA

Mauro Bazzucchi per “La Verità”

 

MATTEO RENZI BY ANNETTA BAUSETTI

E così l'accoppiata Letta-Calenda ha fatto fuori Matteo Renzi, colui che fino a ieri era considerato il «mago» delle operazioni politiche. In realtà le cose sono un tantino più complicate, ma la chiusura dell'accordo elettorale tra il segretario dem Enrico Letta e il leader di Azione Carlo Calenda, per l'ex-premier ed ex-golden boy della politica italiana, in sostanza, significa la fine dell'esperienza politica di Italia viva.

 

Perché è difficile pensare che l'appeal del partito di Renzi possa sopravvivere all'uscita dal Parlamento di una forza nata da un'operazione (brillante) concepita e portata a termine all'interno del Palazzo, per essere l'ago della bilancia e tenere in scacco il Conte bis, fino all'affondamento dell'anno scorso.

 

RENZI LETTA

Soprattutto, è difficile pensare che il leader di Iv e il suo cerchio magico possano, in splendida solitudine, superare l'asticella del tre per cento (anche se il diretto interessato ha detto di puntare al cinque per cento) prevista dal Rosatellum per portare eletti in Parlamento, per i partiti che non si presentano in coalizione.

 

ENRICO LETTA CARLO CALENDA

In presenza di un accordo col Pd (che Letta e Calenda ancora non escludono in linea di principio), Renzi e il famoso «cerchio magico» beneficerebbero di quel «diritto di tribuna» ribadito ancora ieri dai piani alti del Nazareno per chi farà parte della versione 2.0 del campo largo lettiano, ma con la penuria di collegi blindati e le caselle già riempite dai vari Bonelli, Fratoianni, Speranza etc. i giochi per l'ex-sindaco di Firenze appaiono fatti.

 

MATTEO RENZI

Un sussulto potrebbe regalarlo, a questo punto, una convergenza con Giovanni Toti, che però pare ben avviato a tornare da figliol prodigo nel recinto del centrodestra, portando in dote i collegi contendibili della sua Liguria.

 

Tornando a Renzi, con l'abilità che lo contraddistingue quest' ultimo ha già iniziato a fare di necessità virtù, battendo sui tasti della coerenza politica e delle contraddizioni delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra. Il che, magari, non gli regalerà i suffragi necessari a ad avere un pugno di seggi, ma lo farà uscire di scena con classe. E non a caso, tutte le dichiarazioni della giornata di ieri, man mano che l'intesa Letta-Calenda andava a cementarsi, hanno insistito sul fatto che nel «Campo quasi largo» c'è la sinistra radicale che si è schierata da subito contro il governo Draghi e ha sostenuto gli argomenti con cui Giuseppe Conte ha aperto la crisi.

ANGELO BONELLI NICOLA FRATOIANNI

 

La reazione a caldo Renzi l'ha affidata a Twitter, scrivendo che Italia viva «ha voluto Draghi al governo, sola contro tutti» e che «oggi non ci alleiamo con chi ha votato contro Draghi. Prima della convenienza viene la Politica. Quello che gli altri definiscono solitudine, noi lo chiamiamo coraggio».

 

In precedenza, mentre si profilava l'accordo che lo mette fuori gioco, Renzi aveva sottolineato che «ciascuno fa i suoi conti, da una parte c'è la necessità di raccontare un progetto credibile ai cittadini e dall'altra dire: "No, se mi metto insieme sono più tranquillo perché so quanti seggi scattano". Chi c'è nel terzo polo?», ha aggiunto. «Di Maio no.

renzi di maio calenda

Andava dai gilet gialli e poi è andato per Macron. Non è che non lo imbarco, è già con il Pd.

 

La destra la conosciamo, la sinistra terrà insieme Pd con sinistra radicale e poi c'è Di Maio. Spero che i riformisti veri siano nel terzo polo, ma rischieremo anche da soli».

C'è stato anche tempo anche per una polemica tra Maria Elena Boschi ed Emma Bonino, quando la capogruppo Iv ha accusato la senatrice radicale di «rancore» per Renzi a causa della rimozione dalla Farnesina ai tempi del suo primo governo. La replica della Bonino è stata laconica: «Renzi è nei guai, ma ci si è messo da solo».

MATTEO RENZI IN SENATO. L ARMATA BRANCALEONE DI LETTA

Ultimi Dagoreport

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...