conte casalino

CONTE DI MONTECRISTO: "ORA CI PRENDIAMO IL M5S" - IL "CERCHIO TRAGICO" DI "GIUSEPPI", GUIDATO DA TA-ROCCO CASALINO, SOGNA LA VENDETTA - SUSSURRI GRILLINI: "ESSENDO STATO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, CONTE CONSIDERA TUTTO UNA DIMINUTIO. NON HA VOLUTO FARE IL MINISTRO NE' IL CANDIDATO A SINDACO DI ROMA. TENTENNA ANCHE SULL'INGRESSO NEL DIRETTIVO DEL M5S. VUOLE FARE IL CAPO POLITICO MA HA PAURA CHE IN UNA VOTAZIONE ON LINE DI BATTISTA LO SCONFIGGA. I SUOI FEDELISSIMI LO POMPANO, MA LUI È INDECISO A TUTTO"

Carlo Tarallo per "la Verità"

 

CONTE CASALINO

Se si potesse scommettere sull'esito della votazione su Rousseau, il «sì» al governo Draghi da parte degli iscritti al M5s pagherebbe poco: i big pentastellati, tutti schierati a favore dell'ingresso nell'esecutivo, sono moderatamente ottimisti sul via libera definitivo, così come vuole Beppe Grillo, che ieri, a sorpresa, ha partecipato alle consultazioni con il «professore».

 

Eppure, non c'è la matematica certezza che il fronte del «no», che chiede l'astensione sul voto di fiducia, capitanato da Alessandro Di Battista, sia sconfitto in partenza. Domani alle 13 conosceremo il risultato della consultazione, che inizia oggi alla stessa ora (salvo rinvii decisi all'ultimo minuto, dato che ieri in serata il Movimento ha comunicato che servono più elementi per decidere), consultazione voluta da Davide Casaleggio eVito Crimi, e accettata dal gotha M5s, che in questo modo conta di ridurre, in caso di vittoria dei «sì», la fronda dei dissidenti al Senato.

GIUSEPPE CONTE VENDITORE DI CALDARROSTE

 

Lo stesso Crimi, al termine dell'incontro tra M5s e Draghi, durato un'infinità, quasi un'ora e mezza, invoglia gli iscritti a procedere sul cammino: «Abbiamo ribadito l'importanza del reddito di cittadinanza», dice il reggente del M5s, «e abbiamo avuto la rassicurazione che oggi più che mai è necessario rafforzare le misure di sostegno e creare misure universali che abbiano al proprio interno misure di ammortizzatori sociali e sussidi.

 

GIUSEPPE CONTE E ROCCO CASALINO - MEME

La cosa a cui tenevamo di più è che l'azione di governo avesse come pilastro la transizione energetica e ambientale. Abbiamo insistito», sottolinea Crimi, «sull'idea di un super ministero che coordini tutti gli investimenti indirizzati in politiche che mettano l'ambiente come filtro dell'attività. Abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che si stia immaginando quale sia l'assetto istituzionale che possa adeguarsi a questo approccio. E Draghi ha raccontato che è andato a verificare l'esperienza francese sul super ministero per le politiche ambientali. Il Mes», dice ancora Crimi, «non è stato minimamente elencato».

 

conte e casalino - Grande Fratello Chigi

Parola d'ordine: rassicurare, ammorbidire, rendere potabile per gli iscritti e i militanti l'ingresso nel governo Draghi. Idea che continua a essere combattuta da Di Battista: «A me darebbe fastidio», attacca il Dibba, intervistato da Andrea Scanzi proprio mentre Crimi parla alla Camera, «vedere ministri e sottosegretari seduti in un governo vicino a Forza Italia. Mi auguro che questa scelta non si farà: se si dovesse fare rifletterò su cosa fare io. Credo che la possibilità di vederci sedere al tavolo con Fi sia una ragione in più per astenersi. Riconosco, da non eletto», sottolinea Di Battista, «le posizioni dei parlamentari, ritengo per questo che l'opzione dell'astensione sia ragionevole».

 

conte casalino

Lo scontro ora è sul quesito che verrà sottoposto agli attivisti: «Chiedo formalmente al capo politico», scrive su Facebook la senatrice dissidente Barbara Lezzi, «che tra i quesiti previsti sul governo Draghi, sia compresa anche l'opzione dell'astensione». La stessa Lezzi, insieme a Di Battista e a una ventina di parlamentari, ieri sera ha partecipato a un evento su Zoom organizzato da un consigliere regionale grillino della Campania intitolato «V-day 2021-No governo Draghi».

 

Clima teso, dunque, in casa M5s, e come se non bastasse a far fibrillare i pentastellati ci si mette Giuseppe Conte. «Ora ci prendiamo il M5s»: questo il grido di battaglia che sale dall'entourage di Giuseppi, rimasto politicamente a spasso con i suoi collaboratori. La megalomania dell'ex premier e del suo staff, però, sta portando l'ex avvocato del popolo a sbagliare un'altra volta tutte le mosse.

conte e casalino

 

«Essendo stato presidente del Consiglio», rivela un parlamentare di primo piano del M5s, «Conte considera tutto una diminutio. Non ha voluto fare il ministro, non ha voluto fare il candidato a sindaco di Roma. Tentenna anche sull'ingresso nel direttivo collegiale del M5s, che prenderà il via se gli iscritti approveranno la modifica allo statuto». E che vuole fare? «Il capo politico del M5s», aggiunge la fonte, «ma ha paura che in una votazione on line Alessandro Di Battista lo sconfigga. I suoi fedelissimi lo pompano, ma lui è indeciso a tutto e rischia di sparire».

 

Conte Casalino

Errare è umano, perseverare è Giuseppi: sembra di essere tornati ai tempi in cui il premier ciuffato pensava di attrarre eserciti di senatori dall'opposizione, con il miraggio di una candidatura nel suo partito. Come è finita lo sappiamo tutti: i «responsabili per Conte» stanno sfilando in processione da Mario Draghi.

 

Pure l'idea di candidare l'ex premier alle suppletive della primavera prossima a Siena, nel collegio della Camera lasciato libero da Pier Carlo Padoan, che si è dimesso da deputato del Pd per assumere la guida di Unicredit, è tramontata. Sono arrivati pesanti «no grazie», non solo quello scontato di Maria Elena Boschi e quello prevedibile del sindaco di Firenze Dario Nardella, ma pure quello, ben più pesante del segretario regionale toscano del Pd, Simona Bonafè. «Rispetteremo l'autonomia dei territori», ha chiosato il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. Provaci ancora, Giuseppi.

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...