enrico letta matteo salvini giorgia meloni

CONTE E SALVINI GIOCANO A CHI MINACCIA PIÙ FORTE LA MAGGIORANZA – IL “CAPITONE” VEDE PEPPINIELLO CHE STREPITA E NON RESISTE: LA SCUSA PER PROMETTERE SFRACELLI SONO LE PROPOSTE DELLA SINISTRA SU IUS SCHOLAE E CANNABIS – “LA SINISTRA VUOLE FAR SALTARE IL GOVERNO, QUANDO GLI ITALIANI HANNO PROBLEMI DI BOLLETTE” – LA DRAMMATIZZAZIONE GLI FA COMODO PER FAR FINTA CHE LUI SI OCCUPA DI COSE SERIE, E PER MARCARE A VISTA LA MELONI. CHE INFATTI SUBITO LO PUNGOLA : “VEDIAMO SE I NOSTRI ALLEATI SARANNO COERENTI…”

Francesco Olivo per “la Stampa”

 

matteo salvini dopo il doppio flop referendum amministrative 5

L'arrivo in aula delle proposte di legge sulla cittadinanza e sulla cannabis provoca un terremoto. Non è ancora il momento di votare, a Montecitorio è andata in scena soltanto la discussione generale, ma per la Lega è sufficiente per alzare al massimo il livello dello scontro: «Così non si può andare avanti», dice il capogruppo Riccardo Molinari.

 

Una chiara minaccia di crisi, che però Matteo Salvini attribuisce agli altri, «la sinistra vuole far saltare il governo, quando gli italiani hanno problemi di bollette». Con lo Ius Scholae e le droghe leggere il governo non c'entra, le iniziative sono puramente parlamentari, eppure Salvini coglie l'opportunità per mettere pressione sui temi economici.

 

MELONI LETTA

Oggi il registro potrebbe cambiare, visto che Mario Draghi è tornato in anticipo dal vertice Nato per un Consiglio dei ministri nel quale si affronterà, tra gli altri, il tema delle bollette».

In Aula si svolge prima la discussione generale sulla proposta di legge che mira a consentire la coltivazione in casa di un massimo di 4 piantine di cannabis e a seguire la discussione generale sul testo che modifica le norme sulla cittadinanza, riconoscendola ai minori immigrati che hanno compiuto un ciclo scolastico di almeno 5 anni.

 

RICCARDO MOLINARI MATTEO SALVINI

Inizia così un'escalation di dichiarazioni sempre più pesanti, che vanno di pari passo all'ostruzionismo della destra, in una seduta che va in scena fino a tarda notte.

 

La drammatizzazione voluta da Matteo Salvini sfocia in una riunione convocata con grande urgenza per il tardo pomeriggio. Il leader chiama a raccolta tutti i parlamentari per un discorso dai toni quasi drammatici, arrivando a parlare di «volgare provocazione che mette a rischio la maggioranza e il governo».

 

«Mentre gli italiani hanno problemi di stipendi e pensioni basse, di mutui che salgono e bollette sempre più care - dice il segretario del Carroccio - Pd e 5 Stelle vogliono approvare due leggi su droghe libere e cittadinanza facile per gli immigrati». I parlamentari intervengono uno per uno, dai peones ai volti noti, alcuni insistono sulle critiche al governo, in particolare contro il ministro Luciana Lamorgese, altri si spingono ad auspicare l'uscita dall'esecutivo.

 

ius scholae 4

Nei Palazzi il nervosismo aumenta: «Cosa staranno decidendo lì dentro? ». Quando la riunione è ancora in corso, il capogruppo Molinari esce dalla sala per spiegare: «Abbiamo aperto una riflessione politica e ci aspettiamo di capire dai capi dei partiti e anche dal governo cosa si intende fare. Così non si può andare avanti».

 

Molinari, che rifugge per natura da toni estremistici, dà una spiegazione politica: «Per noi è inaccettabile portare temi così divisivi che sono fuori dall'agenda del governo alla discussione».

 

referendum cannabis legale

Quello che Salvini vuole dimostrare con la mobilitazione generale di ieri è che non è la Lega a minare la stabilità del governo, ma sono Pd e M5S a volere la rottura, imponendo temi che rompono la maggioranza.

 

Al leader della Lega la drammatizzazione di ieri è servita per almeno due motivi: poter mostrare che lui si occupa di cose concrete, specie in tempi di crisi, mentre il centrosinistra no, e in secondo luogo per marcare stretta Giorgia Meloni pronta a puntare il dito contro «la maggioranza Draghi», chiamata così proprio per sottolineare il fatto di essere sola all'opposizione.

 

MEME SU MATTEO SALVINI E LUCA MORISI

Non è un caso che dopo aver ascoltato le parole di Molinari, Francesco Lollobrigida, capogruppo di FdI lanci una proposta maliziosa: «Ora vediamo se i nostri alleati della Lega avranno la coerenza di arrivare in fondo. Siamo convinti che sui principi e i valori "violati" in queste norme non ci siano mediazioni o compromessi possibili». Meloni definisce il testo sulla cittadinanza, «un'offesa agli italiani».

 

«Una posizione antistorica e persino sadica - secondo Riccardo Magi, presidente di +Europa -, un crudele accanimento verso ragazzi che si sentono italiani, ma che non lo sono solo per questioni burocratiche».

 

Il centrodestra però non è compatto: la posizione di Forza Italia, pur contraria al testo licenziato dalla Commissione, ha una posizione molto più dialogante. «Siamo favorevoli al principio dello Ius scholae ma perché ci sia il nostro sostegno serve un corso completo di formazione», dice il coordinatore Antonio Tajani.

 

MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI

Per non essere da meno, anche il Senato ha vissuto qualche ora agitata: la Lega ha votato sì a un emendamento di Fratelli d'Italia al ddl Delegazione europea, che chiedeva l'esclusione degli stabilimenti balneari dalla direttiva Bolkenstein.

 

La materia, contenuta nel ddl Concorrenza, è stata oggetto di un accordo sottoscritto anche dal Carroccio, con la benedizione anche del ministro del Turismo, il leghista Massimo Garavaglia. «Siamo stati coerenti», dice il capogruppo a Palazzo Madama Massimilano Romeo. Criticato dalla collega del Pd Simona Malpezzi: «La Lega dovrebbe spiegarlo al suo ministro Garavaglia. Noi oggi abbiamo difeso il lavoro della maggioranza che Lega e Forza Italia hanno messo a rischio».

giorgia meloni francesco lollobrigidda MATTEO SALVINI LUCA MORISI MEMEgiorgia meloni enrico letta atreju ius scholae 3mattia santori per la cannabis legalemeloni letta

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT