IL CRUDELE ADDIO DI FRANK CIMINI A DAVIGO - ''IL MERITO CIOÈ LA COLPA STA TUTTA IN MANI PULITE, LA PIÙ GRANDE PRESA PER I FONDELLI DELLA STORIA GIUDIZIARIA DOV’È CI FURONO MILLE PESI E MILLE MISURE MA CHE GODEVA DI BUONA STAMPA (EUFEMISMO) PERCHÉ GLI EDITORI A CAUSA DELLE LORO ATTIVITÀ IMPRENDITORIALI ERANO TUTTI SOTTO LO SCHIAFFO DEL MITICO POOL - IL MANUALE CENCELLI CHE LO HA MESSO AL VERTICE DELL'ANM: I MAGISTRATI SI CONSIDERANO I MIGLIORI E DICONO PESTE E CORNA DEI POLITICI MA IN REALTÀ NON VEDONO L'ORA DI EMULARLI''

-

Condividi questo articolo


Frank Cimini per ''il Riformista''

 

 

frank cimini -foto di Giovanni Tagliavini frank cimini -foto di Giovanni Tagliavini

C’è un manuale Cencelli dei magistrati e dice che Piercamillo Davigo è stato il numero uno dell’Anm per un anno, una sorta di contratto a termine con incarico a rotazione per i leader di altre correnti in modo da non scontentare nessuno e accontentare tutti o quasi tutti. Si considerano i migliori dicono peste e corna dei politici ma in realtà non vedono l’ora di emularli. I politici vengono eletti anche se in realtà nominati dai vertici dei partiti, le toghe hanno solo vinto un concorso.

 

È appena finita con il pensionamento la parabola dentro la categoria di Davigo del quale per anni articolesse perentorie e definitive, editoriali, pezzi di tg hanno raccontato di un magistrato inflessibile la solita favola trita e ritrita di quello che non guarda in faccia a nessuno. Eppure al vertice dell’Anm non ce lo aveva messo lo spirito santo, ma nessuno ha ricordato il “dettaglio” neanche nel momento dello scontro interno alla categoria che ha preceduto la decisione sul pensionamento.

PIERCAMILLO DAVIGO PIERCAMILLO DAVIGO

 

In realtà il merito cioè la colpa sta tutta in Mani pulite la più grande presa per i fondelli della storia giudiziaria dov’è ci furono mille pesi e mille misure ma che godeva di buona stampa (eufemismo) perché gli editori a causa delle loro attività imprenditoriali erano tutti sotto lo schiaffo del mitico pool.

 

Davigo fu protagonista di una stagione in cui lo stato di diritto fini’ in soffitta dopo essere già stato falcidiato anni prima in virtù della delega che la politica aveva dato ai giudici per risolvere il problema della sovversione interna.

 

davigo davigo

Davigo, tanto per ricordarne una tra tante, davanti al fascicolo sul generale Giampaolo Ganzer indagato per traffico di droga si inventò letteralmente la competenza di Bologna insieme alla collega Ilda Boccassini altra toga la cui fama va oltre tutte le galassie. La Cassazione si mise a ridere e rimandò il fascicolo su Ganzer a Milano. Insomma semplicemente Davigo e Boccassini non se la sentirono di indagare sull’allora potente capo del Ros dei carabinieri.

 

Del resto si sa che in magistratura è possibile acquisire maggiore potere sia facendo le inchieste che non facendole a seconda della convenienza. Accadde così con Mani pulite dove ci furono interi tronconi di indagine dimenticati nei cassetti. Lo stesso è avvenuto in anni più recenti per Expo dove la procura di Milano se ne fregò dell’obbligatorietà dell’azione penale per salvare l’evento.

davigo di pietro colombo davigo di pietro colombo

 

Davigo come altri magistrati ha scelto quali inchieste fare e quali no. Se non ci sono innocenti ma solo colpevoli che l’hanno fatta franca come ama sproloquiare il nostro, ci sono indagati dai quali è meglio stare lontani e passare la palla a qualche collega. Ganzer infatti andò a giudizio e fu condannato in base a indagini fatte da altri.

 

E adesso Piercamillo Davigo ci delizierà con i suoi “giardinetti”, ficcanti editoriali sul Manette Daily e comparsate televisive senza in pratica contraddittorio in cui ripeterà per l’ennesima volta l’aneddoto sul vicino che ti ruba l’argenteria e non devi aspettare la Cassazione per non invitarlo più a cena. Ma non sappiamo se sarà tutto proprio come prima, senza l’incarico e senza il potere che ne derivava.

GHERARDO COLOMBO ANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO GHERARDO COLOMBO ANTONIO DI PIETRO PIERCAMILLO DAVIGO frank cimini a milano frank cimini a milano

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO