fittipaldi d'alema de benedetti

D’ALEMA DOLCE STIL NOVO: ‘’NON LE MANDO UN CAZZO… MI SONO UN PO’ ROTTO I COGLIONI… IO HO FATTO IL GIORNALISTA MENTRE LEI RACCATTA MERDA DI MESTIERE’’ – LA VIOLENTA TELEFONATA TRA BAFFINO E FITTIPALDI (“DOMANI”): “QUESTE NON SONO DOMANDE. SE LEI FOSSE UN GIORNALISTA AVREBBE FATTO IL LAVORO CHE HO FATTO IO, HO MESSO INSIEME INFORMAZIONI ESATTE, PRECISE. IO HO FATTO IL DIRETTORE DI UN GRANDE GIORNALE, DOVE UNO COME LEI NON L’AVREI ASSUNTO. NOI CERCAVAMO DI NON RACCATTARE MERDA” – “SCRIVA QUELLO CHE VUOLE, L’IDEA DI CITARE L’INGEGNER DE BENEDETTI MI DIVERTE. I SOLDI LI HA, LUI SÌ VERAMENTE, E SO BENE COME LI HA FATTI E QUINDI È IN GRADO DI RIPAGARCI. ARRIVEDERCI”

EMILIANO FITTIPALDI per Domani

emiliano fittipaldi foto di bacco

 

Il colloquio con Massimo D’Alema, a cui Domani ha rivolto alcune domande sulla transazione tra l’Eni e Blue Power e sui suoi presunti rapporti con Piero Amara, si svolge in due tempi. La prima telefonata è nei limiti della cordialità, la seconda meno.

 

 

PRIMA TELEFONATA

Presidente D’Alema, lei si è mai occupato, anche informalmente, del contenzioso tra Eni e Blue Power di Francesco Nettis?

 

Mah...So che loro avevano un contenzioso, non so se l’hanno chiuso...lo sapevo perché sono amico di famiglia, ma non me ne sono occupato da un punto di vista professionale. Il padre era uno che distribuiva le bombole del gas.

 

Il figlio ha fatto carriera però...

MASSIMO DALEMA

 

Sì, poi il figlio ha avuto un affare con Eni, ma so che gli ha tirato una fregatura micidiale, poveretto. Lui gli ha fatto una causa per un miliardo, alla fine credo che l’Eni l’abbia liquidato con una manciata di soldi.

 

Ho visto che Nettis è pure socio della sua società che produce vino, la Madeleine.

 

Nettis? No, mi pare di no. Forse non è vero.

 

Non è stato socio dei suoi figli con il 30 per cento?

 

No. Non mi risulta.

alessandro casali massimo d'alema

 

Le carte della società dicono altro. Qualcuno dice che lei ha provato a intermediare la transazione di Blue Power con Alessandro Casali. Quest’ultimo che lei e Amara avete avuto un incontro alla fondazione Italianieuropei.

 

Lo conosco Casali, ma con Nettis non c’entra nulla. Amara poi presso la fondazione non ha mai messo piede. Non ho mai avuto incontri con lui, mai discusso di questa questione, sarebbe stata la persona meno indicata per fare una cosa così. Sono curioso di vedere il suo articolo, che darò al mio avvocato.

 

Non conosce nemmeno Giuseppe Calafiore?

 

GIUSEPPE CALAFIORE 1

No, non lo conosco assolutamente, mai andato a pranzo o cena, che mi ricordi. Non ho alcun rapporto particolare.

 

Che rapporti ha con Casali? Lui dice che vi vedete spesso nel suo studio e in fondazione.

 

Ho rapporti con Casali, qualche volta mi invita a cena. Parliamo di due o tre volte l’anno. Nel mio studio? Mi pare una versione molto esagerata, lei dice delle cose strane.

 

Le riferisco solo quello che mi ha detto Casali. Senta, a noi risulta che Nettis abbia finanziato l’azienda vinicola Madeleine con circa 500mila euro, comprando pure il 30 per cento delle quote dai suoi due figli. Poi Nettis esce dal capitale nel 2018: negli atti della camera di commercio si legge che ha ceduto le quote per soli 30mila euro. Mi manca qualcosa per spiegare questa discrasia?

 

D'Alema

Sì, sicuramente le manca qualcosa. Una cosa sono le azioni, un altro è un credito che poi si può recuperare. Devo controllare comunque, ora sono all’estero e nel week-end è difficile.

 

Non si preoccupi, posso aspettare.

 

Va bene.

 

SECONDA TELEFONATA

d alema 3

D’Alema richiama dopo appena un’ora e mezza. «Buonasera. Ho fatto il suo lavoro, quello che dovrebbe fare lei. Ho parlato con tutti i protagonisti, anche con il mio avvocato: mi sono un po’ rotto i coglioni. Un concetto generale. Siccome abbiamo da fare con i vari Belpietro, la metto nella lista. Allora, Nettis quando uscì dalla Madeleine fu liquidato e ha avuto un po’ più di quanto aveva messo, perché la società fu rivalutata. Abbiamo tutta la documentazione, i riscontri, potrei persino mandarle le fotocopie, ma non le mando un cazzo».

 

Prendo atto. E sulla vicenda Nettis-Eni?

 

massimo d'alema a palazzo chigi nel 1998 ph guido harari:contrasto

Il contenzioso si è chiuso in modo disastroso per Blue Power: ancorché il giudice inglese avesse ammesso il contenzioso per 700 milioni di euro, Eni lo ha chiuso al 4 per cento del valore. Operazione che la compliance dell’Eni ha considerato molto positiva. Ho parlato con l’avvocato Speroni (probabilmente intende Stefano, direttore affari legali dell’Eni, ndr), ho fatto il suo lavoro diciamo. Con Eni le facciamo causa insieme, così ci divertiamo.

 

Scusi ma perché...

 

Quindi la tesi che lei ha sostenuto prima al telefono, che Nettis mi avrebbe dato mezzo milione in cambio della mia mediazione con Eni è una cazzata priva di qualsiasi fondamento!

 

Veramente non l’ho mai...

 

piero amara

Io ho fatto il giornalista (urla), mentre lei raccatta merda di mestiere. Noi siamo pronti, Nettis, Eni e io, a farle causa, il suo padrone i soldi li ha, lui sì veramente, e so bene come li ha fatti e quindi è in grado di ripagarci. Arrivederci.

 

Ma perché si incazza in questo modo? Io le ho fatto solo delle domande.

 

No caro Fittipaldi, queste non sono domande. Se lei fosse un giornalista avrebbe fatto il lavoro che ho fatto io, ho messo insieme informazioni esatte, precise. Io ho fatto il direttore di un grande giornale, dove uno come lei non l’avrei assunto. Noi cercavamo di non raccattare merda.

 

È un inchiesta che...

 

Ascolti! Lei lavora sulla base di una registrazione con questo Calafiore, che avrò visto una volta alla cena dei Cavalieri della Roma, che ha fatto in modo illecito una registrazione a questo Casali, e Casali gli ha detto una montagna di cazzate. Millanterie pure. Compreso il fatto che io avrei preso i soldi per Leu, che è un’organizzazione che non esiste: era un cartello elettorale. Cazzari che si dicono cazzate, senza alcun riscontro.

carlo de benedetti 1

 

Casali ha ribadito che l’incontro tra lei e Amara c’è stato. Lei prima mi ha persino negato che Nettis fosse socio della sua società, nonostante vi abbia dato mezzo milione. Come mai?

 

Ma io non me lo ricordo! Comunque, ho molti dubbi che Casali possa aver detto quello che lei mi dice. Forse al bar, ma non a lei o a un magistrato. Sarebbe un pazzo, sarebbe una falsità e lo denuncerei. Comunque scriva quello che vuole, l’idea di citare l’ingegner De Benedetti mi diverte.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."