roberto gualtieri giampiero massolo sergio mattarella giorgia meloni giovanbattista fazzolari expo 2030 roma

DAGOREPORT - LA BATOSTA DELL’ITALIA NELLA CORSA A EXPO 2030 È UN BOCCONE AMARISSIMO PER GIORGIA MELONI: ERA CONVINTA CHE ROMA STRAPPASSE ALMENO IL BALLOTTAGGIO, E INVECE L'HANNO ABBANDONATA ANCHE I PAESI UE (SU 27, SOLO 5/6). A COMPLICARE LA CORSA È STATO ANCHE L’ESPLICITO SOSTEGNO DI ISRAELE A ROMA – SUBITO È CACCIA AL CAPRONE ESPIATORIO, CHE A DESTRA VEDONO IN GUALTIERI, L’UNICO INSIEME A MASSOLO CHE SI È SPESO PER LA CITTÀ – PERCHÉ NON È STATO COINVOLTO MATTARELLA? – IL MANCATO SOSTEGNO DEI PAESI UE E' UN BRUTTO SEGNALE PER LA PARTITA DEL PATTO DI STABILITÀ – L’ULTIMATUM DEL PPE ALLA DUCETTA...

DAGOREPORT

GIORGIA MELONI 2

Per Giorgia Meloni la batosta ricevuta dall’Italia nella corsa a Expo 2030 è un boccone amarissimo.

 

La Ducetta era convinta che la candidatura di Roma avrebbe strappato almeno il ballottaggio con la favoritissima Riad.

 

Ma dopo il suo tour nei paesi africani la Premier ha capito che Bin Salman aveva già esteso il suo “soft power” a suon di valigioni ricolmi di petroldollari.

 

la delegazione italiana a parigi per expo 2030

A quel punto, la sora Giorgia si è ritrovata davanti a un bivio: inchiodare e ritirare la candidatura, oppure andare dritto nonostante tutto.

 

Il carattere, in questo caso, ha prevalso: la Meloni non ammette mai le sconfitte, men che meno quelle preventive, e vuole giocare per vincere, anche se poi deve accontentarsi di un’onorevole sconfitta.

 

In questo caso, di onorevole c’è ben poco: per Roma e per l’Italia, la partita Expo è stata devastante. I 17 voti ricevuti dalla Capitale arrivano da qualche Paese africano, alcuni del Sud America (tra questi non c'è il Brasile di Lula, che ci aveva promesso sostegno ma ha disertato la votazione), e 5-6 Stati dei 27 dell’Ue. Un risultato modestissimo, che dimostra quanta poca considerazione ci sia del Governo Meloni tra le cancellerie europee.

 

roberto gualtieri - expo 2030 - vignetta by osho

A parte la solita Francia di Macron, che aveva già annunciato il suo voto all’amico MBS, manca l’appoggio del blocco europeo che ha perso l’ennesima occasione per dimostrare la propria unità di fronte al mondo.

 

A complicare la corsa di Roma, è stato l’esplicito sostegno di Israele. Quando Tel Aviv ha annunciato il voto per l’Italia, tutti i Paesi pro-Palestina, e che criticano il governo Netanyahu hanno subito capito dove posizionarsi.

 

giampiero massolo 2

Un orientamento anti-israeliano era già emerso al summit dell’Unione interparlamentare, che si è tenuta a Luanda, in Angola dal 23 al 27 ottobre scorso, dov’era presente per l’Italia Pierferdinando Casini: in quell’occasione più dell’85% delle delegazioni aveva espresso perplessità e critiche all’azione politica di “Bibi”.

 

A noi resta la batosta, che Corrado Augias su “Repubblica” ha definito “la più grave umiliazione che Roma, e l’Italia, abbiano avuto da molti anni a questa parte”. In casi come questo, dopo aver curato le ferite, servirà trovare un capro espiatorio. Al governo hanno già iniziato il tiro al piccione sul sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e sul capo del comitato promotore, Giampiero Massolo.

 

ROMA PERDE L EXPO 2030 - MEME BY OSHO

A tal proposito, basta leggere le pallottole meloniane caricate nel pezzo di Salvatore Merlo per “il Foglio”: “A Roma si consuma il falò del degrado politico e amministrativo. […] a Parigi […] c’era Roberto Gualtieri, tuttavia, lui che sarebbe il sindaco di Roma, il prodotto di una politica senza slancio, un sindaco venuto fuori per accordicchi al ribasso, perché nessuno si voleva caricare l’immobile disastro di Roma sulle spalle: il prescelto di un’elezione comunale depotenziata politicamente e umanamente. Di quali altri segnali abbiamo bisogno per comprendere finalmente che Roma è un’emergenza nazionale? Capitale putrida, patria fallita”.

 

I SAUDITI FESTEGGIANO L ASSEGNAZIONE A RIAD DI EXPO 2030

Si tratta di attacchi pretestuosi, visto che una partita così delicata e rilevante si gioca a un livello più alto, tra governi e diplomazie. Un sindaco, da solo, non sposta equilibri, ed è un vaso di burro in mezzo a vasi di metallo.

 

giovanbattista fazzolari giorgia meloni

L’ambasciatore Massolo, invece, si è speso moltissimo, fino alla fine, per sostenere la candidatura di Roma, invocando a più riprese un maggior coinvolgimento del governo.

 

È stato l’ambasciatore, infatti, a insistere per avere almeno il video promozionale di Giorgia Meloni, nonostante lo scetticismo di Fazzolari, per lo sprint finale della candidatura sul palco di Parigi, dove è salita la singolare delegazione composta da Bebe Vio, Sabrina Impacciatore e la britannica Trudie Styler, nota a pochi per essere moglie di Sting.

 

sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare

Nella partita promozionale per Roma non ha mosso un dito, perché nessuno gli ha chiesto di farlo, il più alto rappresentante dell’Italia nel mondo: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non che il Colle fremesse per dare una mano a un governo che non è nelle sue corde, un’antipatia cordialmente ricambiata.

 

Lo scarsissimo sostegno e la zoppicante considerazione mostrati dai Paesi Ue è un pessimo segnale per Giorgia Meloni in vista della partita europea del Patto di stabilità: l’8 dicembre si riunisce l’Ecofin, che dovrà trovare l’accordo finale sulle nuove regole di finanza pubblica per i Paesi membri.

 

giorgia meloni ursula von der leyen

Ps. Il Partito Popolare Europeo, che sente di avere già in tasca, grazie alla tradizionale alleanza con Socialisti e Liberali, i numeri per eleggere la futura Commissione, ha dato l’ultimatum alla Sora Giorgia: o ti allei ora con noi, e in cambio daremo all’Italia un commissario di peso, oppure resti fuori dai giochi. Tradotto: per voi resteranno le briciole, tipo il commissariato ai “valori e la trasparenza”.

BEBE VIO - TRUDIE STYLER - SABRINA IMPACCIATORE - GIUSEPPE SCOGNAMIGLIO EXPO 2030 ROMA

giorgia meloni e l euro vignetta by lele corvi per il giornalone la stampa

 

discorso di Giorgia Meloni per la candidatura di Roma a expo 2030

 

I SAUDITI FESTEGGIANO L ASSEGNAZIONE A RIAD DI EXPO 2030

giorgia meloni

sabrina impacciatore testimonial di roma expo 2030 assemblea generale dell ufficio internazionale delle esposizioni annuncio expo 2030bebe vio testimonial di roma expo 2030

expo 2030 rappresentanti riad arabia saudita

 

discorso di Giorgia Meloni per la candidatura di Roma a expo 2030 I SAUDITI FESTEGGIANO L ASSEGNAZIONE A RIAD DI EXPO 2030ROBERTO GUALTIERI E LA SCONFITTA DI ROMA A EXPO 2030

ROBERT D'ARABIA - MEME BY EMILIANO CARLI

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”