pier silvio marina berlusconi andrea giambruno giorgia meloni fuori onda

DAGOREPORT - LUGLIO SI CONFERMA IL MESE PIÙ CRUDELE PER IL FASCISMO DI IERI (25 LUGLIO, LA CADUTA DEL DUCE) E PER IL POST-FASCISMO DI OGGI (18 LUGLIO, L’EURO-CAPITOMBOLO DELLA DUCETTA) - IL "NO" A URSULA VON DER LEYEN SEGNA LO SPARTIACQUE DEL GOVERNO MELONI NON SOLO IN EUROPA MA ANCHE IN CASA: SI TROVERÀ CONFICCATA NEL FIANCO NON UNA BENSÌ DUE SPINE. OLTRE ALL'ULTRA' SALVINI, S'AVANZA UNA FORZA ITALIA CON VOLTI NUOVI, NON PIÙ SUPINA MA D’ATTACCO, CHE ''TORNI AD ESSERE RIFERIMENTO DEI TANTI MODERATI DEL PAESE” (PIER SILVIO) - ORA I PALAZZI ROMANI SI DOMANDANO: CON DUE ALLEATI DI OPPOSIZIONE, COSA POTRÀ SUCCEDERE AL GOVERNO DELLA UNDERDOG DELLA GARBATELLA? NELLA MENTE DELLA DUCETTA SI FA STRADA L’IDEA DI ANDARE AL VOTO ANTICIPATO (COLLE PERMETTENDO), ALLA RICERCA DI UN PLEBISCITO CHE LA INCORONI “DONNA DELLA PROVVIDENZA” A PIAZZA VENEZIA - MA CI STA TUTTA ANCHE L’IDEA DI UNA NUOVA FORZA ITALIA CHE RIGETTI L'AUTORITARISMO DI FDI PER ALLEARSI CON IL PARTITO DEMOCRATICO E INSIEME PROPORSI ALL’ELETTORATO ITALIANO COME ALTERNATIVA AL FALLIMENTO DEL MELONISMO DEL “QUI COMANDO IO!”

GIORGIA MELONI IN VERSIONE DUCETTA - MEME

DAGOREPORT

Luglio si conferma il mese più crudele non solo per il fascismo di ieri (25 luglio, la caduta del Duce) ma anche per il post-.fascismo di oggi (18 luglio, l’euro-capitombolo della Ducetta).

 

Il catastrofico voto contrario a Ursula von der Leyen segna lo spartiacque politico del governo di Giorgia Meloni, non solo in Europa ma anche in casa. Dal 18 luglio, infatti, la Fiamma Magica di Palazzo Chigi (Giorgia, Arianna, Fazzolari e Scurti) si troverà conficcata nel fianco non una bensì due spine. Del resto, finora la vera opposizione al melonismo senza limitismo è avvenuta all’interno della maggioranza di governo da parte di Salvini, mente Schlein e Conte si baloccano con le loro ambizioni sbagliate.

giorgia meloni spiega il no di fratelli d italia alla conferma di ursula von der leyen 2

 

Oltre a contrastare i sabotaggi quotidiani e gli sberleffi acidi di Matteo Salvini, che dal basso di una Lega galleggiante intorno 9% non smette un attimo di mettere i bastoni tra le ruote all’autoritarismo della Marchesa del Grillo (“Io ho il 30% e voi non siete un cazzo!’’), dopo il 18 luglio la Melona si troverà a combattere con una nuova Forza Italia, non più supina ai suoi piedi al limite dell'inesistenza.

 

Un partito così ‘’cameriere’’ che, quando in un ristorante di Bolgheri Meloni propose a Salvini di sparare la tassa sugli extra profitti bancari in cambio della legge sull’autonomia differenziata, la decisione avvenne a insaputa non solo di Bankitalia e istituti di credito ma tenendo del tutto all’oscuro anche la terza gamba del governo, il vicepremier, ministro degli Esteri e presidente di Forza Italia, il trasparente Antonio Tajani.

ursula von der leyen giorgia meloni g7 borgo egnazia

 

A quel punto, toccati nel vivo dei loro interessi (Banca Mediolanum), i “padroni” di Forza Italia reagirono con due micidiali missili catodici: i fuori onda di “Striscia la notizia” sulle smanie libertine del compagno della Meloni, Andrea Giambruno. E la tassa, che per Fazzolari e camerati doveva rappresentare alla “Nazione” come il governo Ducioni sistemava per le feste gli “usurai” dei risparmi degli italiani, finì nel cestino delle minchiate.

 

giambruno meloni

Per la gioia della Famiglia di Arcore seguirono poi altri “sgarbi” non da poco: prima il Decreto Capitali by Fazzolari-Caltagirone per finire con Salvini talmente furioso con i talk di Mediaset, che dopo aver pompato la Lega fino a issarla oltre il 30% l’hanno poi abbandonarlo per sintonizzarsi solo su Giorgia-Giorgia-Giorgia, che riesce a imporre al Consiglio dei ministri il taglio di 20 euro ai 90 del canone Rai. Una decurtazione al bilancio di viale Mazzini di 400 milioni che, se per il 2024 sono stati recuperati dal Mef, dal 2025 porteranno ad alzare il tetto pubblicitario della Rai a scapito delle casse di Mediaset, La7, Discovery, etc.

 

pier silvio marina berlusconi

Dal 18 luglio, la tarantella meloniana-salviniana intorno a quel tonto dormi-in-piedi di Tajani, deve finire. Marina e Pier Silvio hanno deciso di cambiare, e subito, spartito e musica. Negli ultimi due giorni, se Dagospia ha lanciato l’indiscrezione che vuole la Famiglia decisa ad abbandonare “Il Giornale” nelle mani di Angelucci e Sallusti, ormai soldatini di Meloni, e comprarsi un giornale (“Il Giorno” di Riffeser?), da “Repubblica” al “Corriere”, sono apparsi diversi articoli che hanno annunciato la nuova Forza Italia.

 

silvio berlusconi con marina e pier silvio

Scrive Antonio Fraschilla su “la Repubblica”: “Esalta il ruolo di Forza Italia nel voto alla presidenza della Commissione Ue di Ursula von del Leyen, rimarcando le distanze con gli alleati di governo Giorgia Meloni e Matteo Salvini e sottolineando il ruolo «moderato» del partito. E nel frattempo prepara subito nuovi ingressi. All’indomani della strigliata arrivata da Pier Silvio Berlusconi, che vuole una Forza Italia d’attacco con volti nuovi e che torni a essere riferimento “dei tanti moderati del Paese”.

 

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia

Il ragionamento dei fratelli di Arcore ruota sul fatto che il declino di Forza Italia è stata la conseguenza di un Silvio Berlusconi malato, privo di energie per curarsi del suo partito, di qui l’emorragia di voti verso Fratelli d’Italia che fece il grande balzo approfittando del suo ruolo di unica forza di opposizione durante il governo-ammucchiata di Mario Draghi.

 

Secondo Marina e Pier Silvio, d’accordo con vari analisti, lo zoccolo duro del partito fondato da Meloni-La Russa-Crosetto resta intorno al 10% di fidelizzati, l’altro 20 non è radicato tra i nostalgici del post-fascismo ma rappresenta quel voto mobile, deluso e deideologizzato, che prima ha premiato i Cinque Stelle, poi la Lega e infine Fratelli d’Italia. Occorre quindi recuperare gli elettori che hanno sempre votato Silvio Berlusconi e la sua idea di partito moderato, liberale e conservatore, erede della Democrazia Cristiana che fu.

 

antonio tajani maurizio gasparri paolo barelli festa dei 30 anni di forza italia

Ancora ”La Repubblica”: “I Berlusconi, Marina e Pier Silvio, hanno chiesto un cambio di passo, spinti anche dai loro consiglieri Mediaset che quando in tv vedono alcuni vecchi volti del partito saltano su dalla sedia. Non a caso proprio da Cologno Monzese, via Fedele Confalonieri, è ripartito il refrain sui «volti nuovi e smart». Il segretario per mercoledì ha convocato i dipartimenti di Fi e ha chiesto di coinvolgere nei territori volti nuovi: soprattutto professionisti, tecnici di area, gente con «esperienza».

 

E così mentre in tv nei programmi Mediaset anche per assecondare i desiderata dei manager dei Berlusconi, da un po’ ha iniziato a mandare volti giovani, come quello di Simone Leoni, adesso Tajani ha chiesto ai suoi una sorta di «fase due»”. (Tra i volti che spingono Marina a spegnere la televisione c’è di sicuro quello del capogruppo al Senato di Forza Italia, l’immarcescibile Maurizio Gasparri che un bel giorno, manco fosse un Achille Starace, ha proposto addirittura l’assegno di maternità).

giorgia meloni matteo salvini.

 

Ora i Palazzi romani si domandono, più curiosi di una scimmia: chissà cosa potrà succedere al governo della Underdog della Garbatella, già col fianco martoriato dal “mordi e fuggi” quotidiano del “Patriota” Salvini, con l’arrivo a Palazzo Chigi della “Fase Due” di Forza Italia, un alleato non più disposto a portare il tovagliolo sul braccio da bravo cameriere?

 

Quello svalvolato di Matteo Renzi, intervistato dal ‘’Corriere’’, alla domanda: “Il governo potrebbe cadere prima della fine della legislatura?”, ha risposto: “Sì. Sarà la stessa Meloni ad anticipare per evitare di perdere il referendum costituzionale e perché, se anche trova i soldi della legge di Bilancio 2025, sull’anno successivo è strangolata dai vincoli”.  

 

meloni sirena tricolore

L’idea di andare al voto anticipato, alla ricerca di un plebiscito popolare che la incoroni “Donna della provvidenza” sul balcone di Piazza Venezia, prima che sia strangolata economicamente dalle regole del nuovo Patto di Stabilità (il taglio di 10 miliardi del deficit metterebbe in crisi anche un Draghi) e finire logorata dalla visione politica più lontana che mai dei due partiti alleati (quella sovranista e populista di Salvini contro quella liberale e europeista di Forza Italia), ci sta tutta nella mente esaltata di “Io so’ Giorgia”, la cui unica cultura politica è quella di fare a cazzotti con l’opposizione (non ha mai lasciato via della Scrofa per Palazzo Chigi).

 

 (Ovviamente, tra il desiderio e la realtà, bisogna fare i conti con Sergio Mattarella).

 

elly schlein ai funerali di silvio berlusconi

Come d’altra parte, ci sta tutta anche l’idea di una nuova Forza Italia, ''faro dei moderati che guarda al futuro con l’innesto di giovani energie'' (Pier Silvio), che rigetta l’anti-europeismo tafazziano del 18 luglio mollando al suo destino l’arroganza e la tigna della Fiamma Magica di Palazzo Chigi per traslocare sulla sponde dell’opposizione quale partito di centro (lasciato orfano dalla psicoegolatria di Calenda e Renzi) alleandosi con il Partito Democratico e quello che resterà in piedi di Conte e M5S, e insieme proporsi all’elettorato italiano come alternativa al fallimento del melonismo del “Qui comando io!”.

francesco boccia elly schlein funerali di silvio berlusconi

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...