ENRICHETTO, RI-STAI SERENO - RENZI CENA CON SALVINI E MANDA UN PIZZINO A LETTA: “SE CONTINUA DI QUESTO PASSO SARANNO I DEPUTATI E SENATORI DEL PD A FARSI SENTIRE”. PER MATTEUCCIO DIETRO LE CONTINUE PUNTURE DI SPILLO AL GOVERNO DEL SEGRETARIO DEM C’È IL TENTATIVO DI ALZARE IL PIÙ POSSIBILE L'ASTICELLA, COSÌ DA DISTOGLIERE L'ATTENZIONE SULL'EVENTUALE SCONFITTA ALLE AMMINISTRATIVE. MA ALL’INTERNO DEL PD I MALUMORI SONO TANTI. AL SEGRETARIO VIENE RINFACCIATO DI AVER SPOSTATO IL PARTITO TROPPO A SINISTRA…

Adalberto Signore per “il Giornale”

 

RENZI LETTA

Il governo Draghi, si sa, ha messo insieme una maggioranza a sorpresa. Con una vera e propria rivoluzione del quadro politico che si è consumata nel giro di poche settimane.

 

salvini renzi meme

Quello che forse in pochi si aspettavano, però, è che una simile virata fosse a stretto giro seguita anche da un ribaltamento dei ruoli dei protagonisti, con gli attori in campo che hanno cominciato a recitare parti in commedia diverse da quelle che sembravano scritte per loro. L' esempio di scuola è ormai quello di Enrico Letta, ricevuto ieri mattina a Palazzo Chigi per provare a mettere fine ai rumors che lo raccontano in modalità Papeete e che parlano di un Draghi piuttosto infastidito.

 

Un lungo colloquio, focalizzato sui temi «al centro dell' agenda di governo», fa sapere Palazzo Chigi. Con Letta che, un minuto dopo la fine della riunione, racconta via Twitter la «piena sintonia» con il premier per «accelerare le riforme su giustizia, fisco e semplificazioni».

 

LA STRETTA DI MANO TRA ENRICO LETTA E MATTEO RENZI

Concetto ribadito nelle ore successive in una sequela di interventi - da Rai3 a Radio1, passando per social e webinar - da far invidia persino al Matteo Salvini più in forma. E, in effetti, a proposito di inversione di ruoli, è proprio uno dei copioni più cari al segretario della Lega che Letta sembra aver deciso di recitare in queste ultime settimane. Sempre in prima linea a dettare l' agenda, persino aprendo fronti su temi - dallo ius soli al ddl Zan, passando per la tassa di successione sui grandi patrimoni - evidentemente divisivi per una maggioranza così disomogenea come quella che sostiene Draghi.

 

ENRICO LETTA RENZI

Una linea di condotta che ha l' obiettivo di accendere lo scontro tra le diverse forze politiche, secondo almeno uno dei tre ministri dem.

 

Per Matteo Renzi - che domenica sera era seduto a tavola insieme a Matteo Salvini, ospiti per un compleanno in una villa dei Castelli romani - è invece il tentativo di alzare il più possibile l' asticella, così da distogliere l' attenzione sull' eventuale sconfitta nell' ormai imminente tornata amministrativa.

 

berlusconi salvini renzi

 Tra il 15 settembre e il 15 ottobre, infatti, si voterà - tra le altre - in cinque città chiave: Bologna, Napoli, Milano, Roma e Torino. Il Pd parte da un 4-1 che difficilmente potrà essere confermato. E non solo per il rischio di perdere Torino o il caos nella Capitale, ma anche perché Beppe Sala a Milano non è certo uomo di Letta e ancora peggio potrebbe andare per il segretario dem se a Bologna dovesse spuntarla la renziana Isabella Conti. Proprio Renzi, che continua a rivendicare l' arrivo di Draghi a Palazzo Chigi come un suo successo, è peraltro piuttosto battagliero sul punto.

ENRICO LETTA GIOCA A CALCIO

 

Secondo il leader di Italia viva, infatti, Letta sarebbe davvero tentato dal far saltare il banco, convinto che un eventuale voto anticipato gli permetterebbe almeno di ridisegnare dei gruppi parlamentari che oggi non rispondono a lui. Anzi, gli sono in parte finanche ostili.

 

Tanto che Renzi arriva a lasciarsi scappare che «se continua di questo passo» saranno proprio i deputati e senatori del Pd a «farsi sentire».

 

Non è un caso, dunque, che il segretario dem continui a spingere sul tema delle riforme («porteremo le nostre idee e troveremo la miglior sintesi», ha ribadito ieri). Ben sapendo che è quasi impossibile trovare un punto di caduta che tenga insieme tutta la maggioranza su un tema come il fisco.

 

RENZI E LETTA

E non solo sullo specifico punto della tassa di successione sui patrimoni milionari, ma più in generale sull' approccio alla materia. Il dossier tasse, dunque, è probabile che finisca in un nulla di fatto, proprio per evitare di accendere micce pericolose, soprattutto se l' emergenza Covid-19 dovesse davvero - come tutti si augurano - essere alle spalle di qui a breve. Sul tavolo, però, resta la riforma della giustizia, a cui è vincolata l' erogazione dei fondi del Recovery fund. Difficile, insomma, nasconderla sotto il tappeto. E altrettanto complicato è trovare un punto di mediazione tra approcci che - almeno ad oggi - sembrano distanti anni luce.

 

renzi marcucci

Basti pensare che il M5s è tornato alla carica con lo stop alla prescrizione dopo il primo grado, tema su cui il centrodestra difficilmente potrà venire a patti.

 

salvini renzi

Nonostante la disponibilità manifestata ieri da Palazzo Chigi verso Pd e sindacati sulla riforma del codice degli appalti, dunque, la strada per Draghi continua ad essere in salita. E accidentata da un' agenda che di qui a poche settimane non farà che favorire la conflittualità. Il 3 agosto, infatti, si apre il semestre bianco, scadenza a questo punto più psicologica che reale, ma comunque un crocevia. Poi, tra fine settembre e inizio ottobre, il voto amministrativo che rischia di azzoppare la segreteria del Pd e pure di riscrivere gli equilibri nel centrodestra tra Salvini e Giorgia Meloni. Infine, a febbraio, l' elezione del successore di Sergio Mattarella. Insomma, politicamente parlando, un vero e proprio percorso a ostacoli per chi - come Draghi - auspica stabilità.

MATTEO RENZI NELL UFFICIO DI LETTA A PALAZZO CHIGI RENZI E LETTA ALL ASSEMBLEA NAZIONALE PD

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)