enrico michetti 3

ENRICO MICHETTI ERA TALMENTE ADATTO A FARE IL SINDACO DI ROMA CHE ORA NON VOGLIONO NEMMENO LASCIARGLI IL SUO SEGGIO IN AULA GIULIO CESARE! - FRATELLI D’ITALIA STA CERCANDO DI CONVINCERLO A DIMETTERSI, PREFERENDOGLI UNA FIGURA PIÙ ABITUATA A SCORNARSI CON GLI AVVERSARI, COME FEDERICO ROCCA. E C’È PURE UN RISCHIO DI INCOMPATIBILITÀ - LUI INTANTO PROVA A SMALTIRE LA DELUSIONE IN BICICLETTA, ANCHE SE QUELLA TELEFONATA…

1 - ROMA, FRATELLI D'ITALIA HA GIÀ SCARICATO ENRICO MICHETTI. PRESSING PER IL POSTO DA CONSIGLIERE

Domenico Alcamo per www.iltempo.it

 

enrico michetti 1

Da ipotetico Mr Wolf a uomo di troppo. In politica i destini cambiano con la rapidità di un tweet, ed ecco che l’effetto di questa implacabile regola tocca anche a Enrico Michetti, candidato sindaco del centrodestra a Roma uscito sconfitto di ampio margine alle elezioni.

 

Ora, esaurita l’eruzione emotiva del day after, per chi ha vinto e chi ha perso, espletato il passaggio di consegne tra Virginia Raggi e Roberto Gualtieri, la nuova consiliatura al Campidoglio ha preso il via.

 

enrico michetti 4

Ed Enrico Michetti ha il suo seggio in Aula Giulio Cesare. Proprio questo, però, sembra essere il problema. Perché pare che da Fratelli d’Italia si affollino i convincimenti per far dimettere l’avvocato, per tutta la campagna elettorale presentato ai cittadini romani come il grande esperto della macchina amministrativa e figura che, a fronte di poca notorietà presso il grande pubblico, avrebbe espresso indubbie qualità di governo in caso di vittoria. Ora, però, tutto questo sembra passare in secondo piano.

 

federico rocca

Forse è meglio, starebbero ragionando, sostituire il civico, poco avvezzo alla muscolarità politica, con una figura più abituata alla tenzone tra partiti come Federico Rocca, che subentrerebbe in caso di dimissioni dell’avvocato amministrativista.

 

E pare gli argomenti utilizzati per far spogliare Michetti del proprio ruolo di consigliere comunale d’opposizione siano tutti incentrati sulla sua attività di consulente legale degli enti locali, sollevando l’attenzione sia sul rischio di incompatibilità con il ruolo di eletto al Campidoglio, sia con un criterio di opportunità.

 

enrico michetti 3

Come più volte affermato da lui stesso, infatti, Michetti ha ottenuto incarichi amministrativi anche da sindaci di centrosinistra. Chi, tra questi ultimi, gli affiderebbe più una prestazione professionale stante la sua attività politica proprio in opposizione alla coalizione progressista e al sindaco PD?

 

enrico michetti 2

Questi sono i pensieri che dal partito di Giorgia Meloni, principale sponsor dell’avvocato durante la campagna elettorale, starebbero recapitando a Michetti e occorrerà vedere se e quando verranno raccolti dal diretto interessato.

 

enrico michetti 5

Situazione molto simile starebbe vivendo Luca Bernardo a Milano, il quale però ha già fatto sapere di voler continuare a dire la sua in consiglio Comunale. I casi in questione testimoniano la portata effimera di questa breve, e rovinosa, stagione elettorale dei «civici» per il centrodestra da schierare nelle grandi città.

 

Una partita su cui, a quanto è trapelato, è stata fatta una rapida analisi del voto, tutta incentrata sulle tempistiche nella scelta dei candidati. Per arrivare a schierare i potenziali primi cittadini, infatti, la coalizione formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia ha impiegato mesi di vertici e riunioni andate a vuoto, ha sprecato torme di nomi, alcuni dei quali anche molto qualificati e molto più competitivi come Guido Bertolaso su Roma e Gabriele Albertini a Milano ponendoli nel ventilatore dei retroscena giornalistici e sulla graticola di una snervante attesa.

 

LUCA BERNARDO

Per poi rimediare una sconfitta pesante alla prova dei fatti. Per ora, il vertice tra i leader a Villa Grande, residenza romana di Silvio Berlusconi, ha prodotto solo la presa d’atto che per le prossime occasioni le scelte vanno adottate prima e meglio. E quelli che sono stati i protagonisti di una campagna elettorale durissima, sono già pronti per il dimenticatoio. Possibilmente fuori dal campo istituzionale. Società civile andata e ritorno, insomma. Perché la politica, oltre ai ritmi veloci, ha anche un cuore duro.

 

2 - MICHETTI, PEDALARE PER DIMENTICARE: L’EX CANDIDATO SINDACO «BECCATO» IN BICI A MONTEVERDE

Marco Esposito per www.leggo.it

 

enrico michetti in tenuta da bici

«Sotto questo sole è bello pedalare, ma c’è da sudare». Così probabilmente canterebbero Paolo Belli e Francesco Baccini vedendo l’ex candidato sindaco di Roma Enrico Michetti - vestito da perfetto ciclista - questa domenica mattina a Monteverde.

 

Michetti, a cui il «gran premio del Colle Campidoglio» è risultato indigesto, ha approfittato di questa bellissima domenica di sole per un giro in bicicletta, probabilmente alla ricerca di un po’ di relax dopo le tensioni della campagna elettorale romana.

 

MEME SULLA VITTORIA DI GUALTIERI

Sorpreso a Circonvallazione Gianicolense, davanti al giornalaio del suo amico Massimo, di cui è amico dai tempi dell’infanzia, Michetti appare impegnato in una conversazione telefonica che sembra appassionarlo un bel po’: le prime mosse per organizzare l’opposizione a Gualtieri o un saluto con un amico per continuare questa domenica di relax? Quel che è certo è che, come cantava Cocciante questa volta, potrà continuare «a pedalare senza fretta la domenica mattina».

enrico michetti dopo la sconfitta 2enrico michetti fabio rampelli

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)